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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36670 del 24 luglio 2017
«In tema di falso in scrittura privata, a seguito dell'abrogazione dell'art. 485 cod. pen. e della nuova formulazione dell'art. 491 cod. pen. ad opera del D.L.vo 15 gennaio 2016, n. 7, permane la rilevanza penale della condotta di falsificazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22193 del 8 maggio 2017
«In tema di diffamazione commessa con il mezzo della stampa , il giornalista può operare accostamenti tra notizie vere, a condizione che esse non producano un ulteriore significato che trascenda la notizia stessa, acquisendo autonoma valenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32056 del 4 luglio 2017
«...l'ulteriore importo dovuto, atteso che il comportamento di detto acquirente difetta di qualsivoglia carica decettiva, a fronte dalla piena consapevolezza, da parte del fornitore, di operare con un cliente mostratosi ripetutamente insolvente.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13086 del 21 marzo 2018
«In tema di falso in scrittura privata, a seguito dell'abrogazione dell'art. 485 cod. pen. e della nuova formulazione dell'art. 491 cod. pen. ad opera del d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, permane la rilevanza penale della condotta di falsificazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14628 del 30 marzo 2018
«In tema di falso in scrittura privata, a seguito dell'abrogazione dell'art. 485 cod. pen. e della nuova formulazione dell'art. 491 cod. pen. ad opera del d.lgs. n. 7 del 2016, la condotta di falsificazione di assegno bancario avente clausola di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 12171 del 16 maggio 2017
«...di incompetenza conseguente ad un'opposizione a decreto ingiuntivo, aveva ritenuto valida la riassunzione innanzi al giudice dichiarato competente, operata sulla base della procura rilasciata a margine dell'originario ricorso monitorio).»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 21335 del 14 settembre 2017
«Il comma 4 dell'art. 155 c.p.c., diretto a prorogare al primo giorno non festivo il termine che scada in un giorno festivo, ed il successivo comma 5 del medesimo articolo, introdotto dall'art. 2, comma 1, lett. f), della l. n. 263 del 2005 e...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8758 del 4 aprile 2017
«È inammissibile il ricorso per cassazione con cui si deduca, apparentemente, una violazione di norme di legge mirando, in realtà, alla rivalutazione dei fatti operata dal giudice di merito, così da realizzare una surrettizia trasformazione del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16993 del 10 luglio 2017
«La proposizione del ricorso per cassazione contro le decisioni del Consiglio Nazionale Forense è soggetta, ai sensi dell'art. 36, comma 6, della l. n. 247 del 2012, al termine breve di trenta giorni, decorrente dalla notificazione della pronuncia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9352 del 12 aprile 2017
«...reintrodotto dalla l.n. 69 del 2009, con la modifica dell’art. 616 c.p.c., reputando, erroneamente, operante il regime della ricorribilità in Cassazione introdotto dalla l.n. 52 del 2006 con la precedente modifica dello stesso art. 616 c.p.c.)..»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3366 del 24 gennaio 2018
«...equivalga ad una nuova citazione dell'imputato, atteso che l'assenza del suo difensore, o di un sostituto, alla prima udienza impediscono l'operatività dell'istituto della rappresentanza, previsto dall'art. 420-bis, comma 3, cod. proc. pen.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19836 del 4 ottobre 2004
«...il provvedimento di inquadramento nell'area di base di un dipendente dell'Ente Poste Italiane, proveniente dalla IV categoria, già inquadrato dal Ccnl nell'area operativa e dichiarato idoneo ad alcune delle mansioni proprie dell'area operativa. )»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15093 del 22 novembre 2000
«La fusione, nelle due forme previste dall'art. 2501 c.c., ha efficacia traslativa, dal momento che l'unificazione di più società separate ed indipendenti, che tale operazione determina, comporta la concentrazione (e quindi il trasferimento) dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5080 del 3 ottobre 1979
«In tema di procedimento di nuova opera, lo svincolo della cauzione imposta ex art. 1171, secondo comma, c.c., non richiede una pronuncia di contenuto decisorio la cui omissione sia censurabile per violazione dell'art. 112 c.p.c. ma, essendo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2026 del 27 marzo 1984
«...dal giudice, con lo stesso rito ordinario, con conseguente inoperatività per essa della decadenza collegata dall'art. 418, primo comma, c.p.c. all'omessa richiesta, da parte del convenuto, di fissazione di una nuova udienza di discussione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5546 del 12 novembre 1985
«A differenza delle preclusioni stabilite dagli artt. 183 e 184 c.p.c., le quali sono poste soltanto a tutela dell'interesse privato delle parti, onde la tardività di una domanda nuova, proposta nel corso del giudizio di primo grado, è sanata dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5825 del 14 giugno 1990
«Tale mezzo di impugnazione presuppone, pertanto, che si sia esaurita la funzione del giudice, con la conseguenza che non è ammissibile avverso l'ordinanza con la quale il pretore, adito in sede di denuncia di nuova opera, dispone procedersi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4573 del 26 aprile 1991
«In tema di denunzia di nuova opera l'ordinanza con la quale il pretore chiude la fase cautelare ha valore di sentenza per quanto concerne la statuizione sulla competenza in relazione alla successiva fase di merito ed è pertanto impugnabile con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6776 del 17 giugno 1993
«...denuncia di nuova opera, con il ricorso al pretore aveva dichiarato di agire in via petitoria e poi, rimessa da quel giudice la causa al tribunale, nel costituirsi dichiarava di voler agire in via possessoria, immutando così l'originaria domanda).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10367 del 3 dicembre 1994
«...il giudice del merito, ove ritenga inoperante nella specie il contratto collettivo invocato, può e deve esaminare il fondamento della domanda sotto il profilo della proporzionalità della retribuzione alla quantità e qualità del lavoro prestato.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 398 del 13 gennaio 1995
«...dopo la proposizione del ricorso per cassazione e ciò perché, in tale ipotesi, il ricorrente non ha potuto tener conto dei mutamenti operatisi successivamente nei presupposti legali che condizionano la disciplina dei singoli casi concreti.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7100 del 23 giugno 1995
«Nel caso di difformi pareri di consulenti tecnici, in sede di legittimità non possono essere prospettati per la prima volta nuovi temi di dibattito non tempestivamente affrontati nella fase di merito né può censurarsi per difetto di motivazione la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4182 del 13 maggio 1997
«Nel giudizio di cassazione, in cui i motivi del ricorso esplicano una funzione determinativa e limitativa dell'oggetto del giudizio, l'art. 3, comma sessantacinquesimo, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, che ha stabilito nuovi criteri per la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10037 del 24 luglio 2001
«Ai sensi dell'art. 384, primo comma c.p.c., l'enunciazione del principio di diritto vincola sia il giudice di rinvio sia la stessa Corte di cassazione, nel senso che, qualora sia nuovamente investita del ricorso avverso la sentenza pronunziata dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10767 del 3 agosto 2001
«...il giudice del merito, ove ritenga inoperante nella specie il contratto collettivo invocato, può e deve esaminare il fondamento della domanda sotto il profilo della proporzionalità della retribuzione alla quantità e qualità del lavoro prestato.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2871 del 27 febbraio 2001
«La regola del foro speciale della residenza dell'attore, introdotta dall'art. 7 R.D. 30 ottobre 1933, n. 1611 come eccezione al foro erariale per i giudizi dinanzi ai pretori, trova applicazione, riguardo alle controversie previdenziali in cui sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12529 del 7 luglio 2004
«Non costituisce domanda nuova in cassazione la deduzione come motivo di ricorso da parte dell'I.N.P.S. della mancata applicazione da parte del giudice di rinvio — investito a seguito di precedente cassazione con rinvio per effetto di riassunzione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9899 del 11 maggio 2005
«...n. 56 del 1987, atteso che la disciplina del contratto a termine delineata dalle due suddette leggi costituisce un sistema unico, in cui la disciplina dettata dalla seconda opera sul medesimo piano di quella generale dettata dalla prima legge.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 10547 del 8 maggio 2006
«Nel giudizio di legittimità, lo ius superveniens che introduca una nuova disciplina del rapporto controverso, può trovare di regola applicazione solo alla duplice condizione che, da un lato, la sopravvenienza sia posteriore alla proposizione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13162 del 5 giugno 2006
«...il nuovo decreto al primo, del quale sono eliminati tutti gli effetti, compresa la notificazione eseguita in base ad esso. Conseguentemente, solo con riferimento al secondo decreto opera, il precetto di cui all'art. 415, comma quinto, c.p.c.»