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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 15065 del 11 giugno 2018
«In tema di successione nei contratti ai sensi dell'art. 2558 c.c., l'automatico subentro del cessionario in tutti i rapporti contrattuali a prestazioni corrispettive non aventi carattere personale si applica soltanto ai cosiddetti "contratti di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49070 del 25 ottobre 2017
«Riveste la qualifica di incaricato di pubblico servizio il sub-concessionario per la gestione dei giochi telematici, trattandosi di un soggetto che, in virtù di una facoltà riconosciuta al concessionario dall'Amministrazione Autonoma dei Monopoli...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 28490 del 29 novembre 2017
«La clausola attributiva della competenza territoriale esclusiva è opponibile dal debitore ceduto al cessionario del credito nascente dal contratto in cui detta clausola sia inserita, alla stregua di ogni altra eccezione opponibile all'originario...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12612 del 19 maggio 2017
«In tema di esecuzione cd. esattoriale, quando l'opposizione proposta dal debitore è accolta in relazione a vizi del procedimento o di merito ascrivibili esclusivamente all'ente creditore, il diritto del concessionario del servizio di riscossione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7120 del 16 maggio 2002
«In tema di trasferimento d'azienda, l'art. 47, comma quinto, della legge n. 428 del 1990 che l'art. 2 del D.L.vo n. 18 del 2001 ha lasciato inalterato e che la Corte di giustizia, nella sentenza 7 dicembre 1995, in causa C472/1993, ha ritenuto in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15371 del 9 agosto 2004
«A norma dell'art. 2112 c.c. nel testo vigente anteriormente alla modifica di cui all'art. 32 del D.L.vo n. 276 del 2003 (ed applicabile nella specie ratione temporis ), in caso di trasferimento d'azienda e di prosecuzione dei rapporti di lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19000 del 2 settembre 2010
«In caso di fusione per incorporazione di una società in un'altra ai sensi degli artt. 2501 e 2504 bis c.c., sussiste il diritto alla reintegrazione del lavoratore illegittimamente licenziato, già dipendente della società incorporata, nella società...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16255 del 26 luglio 2011
«L'art. 2112 c.c., nel regolare i rapporti di lavoro in caso di trasferimento d'azienda, trova applicazione in tutte le ipotesi in cui il cedente sostituisca a sé il cessionario senza soluzione di continuità, anche nel caso di affitto d'azienda; ne...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19291 del 22 settembre 2011
«In caso di cessione d'azienda assoggettata al regime di cui all'art. 2112 c.c., posto il carattere retributivo e sinallagmatico del trattamento di fine rapporto che costituisce istituto di retribuzione differita, il datore di lavoro cedente rimane...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14208 del 5 giugno 2013
«Nel caso di trasferimento di azienda, il riconoscimento, in favore dei lavoratori dell'azienda ceduta, dell'anzianità maturata presso il cedente non implica che il cessionario debba corrispondere gli scatti in riferimento a tale anzianità, ove...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13617 del 16 giugno 2014
«In tema di trasferimento d'azienda, il lavoratore ha interesse ad accertare in giudizio la non ravvisabilità di un ramo d'azienda in un complesso di beni oggetto del trasferimento, e, quindi, in difetto del suo consenso, l'inefficacia nei suoi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18955 del 9 settembre 2014
«In caso di dichiarazione di nullità della cessione di ramo di azienda, il cedente, che non provveda al ripristino del rapporto di lavoro, è tenuto a risarcire il danno secondo le ordinarie regole civilistiche, sicché la retribuzione, corrisposta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21565 del 13 ottobre 2014
«Nel caso di cessione di azienda, il cessionario acquista gli obblighi gravanti sul cedente in favore del lavoratore, in forza del disposto dell'art. 2112, primo comma, cod. civ., rispondendo di tutti i debiti non ancora estinti per prescrizione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23473 del 4 novembre 2014
«Nell'ipotesi di cessione di azienda, ai sensi dell'art. 63 del d.lgs. 8 luglio 1999, n. 270, e dell'art. 47 della legge 29 dicembre 1990, n. 428, con trasferimento parziale dei lavoratori dipendenti al cessionario, la rinuncia alla solidarietà di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4598 del 6 marzo 2015
«L'art. 2112, secondo comma, cod. civ., che prevede la solidarietà tra cedente e cessionario per i crediti vantati dal lavoratore al momento del trasferimento d'azienda a prescindere dalla conoscenza o conoscibilità degli stessi da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 29608 del 16 novembre 2018
«La cessione del credito, quale negozio a causa variabile, può essere stipulata anche a fine di garanzia e senza che venga meno l'immediato effetto traslativo della titolarità del credito tipico di ogni cessione, in quanto è proprio mediante tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17727 del 6 luglio 2018
«Mentre la cessione del contratto opera il trasferimento dal cedente al cessionario, con il consenso dell'altro contraente, dell'intera posizione contrattuale, con tutti i diritti e gli obblighi ad essa relativi, la cessione del credito ha un...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 29834 del 20 novembre 2018
«Sussiste violazione del divieto di cessione di cui all'art. 1261 c.c. nell'ipotesi in cui un avvocato, oltre a rendersi cessionario di un credito, abbia avuto dal cedente anche uno specifico mandato professionale per avviarne l'azione di recupero...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 17997 del 9 luglio 2018
«Nel caso in cui il credito principale sia assistito dalla garanzia personale prestata da un terzo, non è ammissibile la cessione del solo credito di garanzia in assenza del consenso del garante, in quanto ai sensi dell'art. 1263, comma 1, c.c., in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28593 del 8 novembre 2018
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 2112 c.c., anche nel testo modificato dall'art. 32 del d.lgs. n. 276 del 2003, applicabile "ratione temporis", costituisce elemento costitutivo della cessione l'autonomia funzionale del ramo ceduto, ovvero la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2383 del 13 giugno 1975
«Gli assegni bancari posti a fondamento di un decreto ingiuntivo, quando siano privi dell'indicazione del luogo di emissione e delle altre indicazioni suppletive, sono ex art. 2 ultimo comma, del R.D. 21 dicembre 1933, n. 1736, invalidi come tali e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4703 del 27 agosto 1984
«Il ricorso al giudice dell'esecuzione, diretto a far valere la nullità dell'assegnazione del credito pignorato al creditore procedente (art. 553 c.p.c.) per essere stata disposta a seguito di ripresa di ufficio del processo esecutivo, dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 921 del 1 febbraio 1988
«Con riguardo a danni subiti da utenti di autostrade non trova applicazione la responsabilità per danni cagionati da cose in custodia ex art. 2051 c.c. nei confronti della P.A. proprietaria dell'autostrada ovvero del concessionario della medesima,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2819 del 5 aprile 1990
«Condizione necessaria e sufficiente per la ravvisabilità della controversia previdenziale ex art. 442 c.p.c., soggetta al rito speciale di cui alla L. n. 533 del 1973, è l'applicazione della disciplina speciale dettata in tema di assicurazioni...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3352 del 18 marzo 1992
«La scelta dei criteri di adeguamento del credito risarcitorio al mutato valore della moneta deve cadere su quello che, meglio di ogni altro, permetta al danneggiato di conseguire un ristoro patrimoniale pari o, in più possibile, vicino...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11874 del 16 novembre 1995
«Rispetto alla domanda di rilascio di un fondo per una determinata scadenza contrattuale, non costituisce domanda nuova vietata dall'art. 437 c.p.c. ed è quindi proponibile in appello, la domanda subordinata di rilascio del fondo per la diversa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7110 del 30 luglio 1997
«Un terzo, per tutelare un suo diritto autonomo, incompatibile con una decisione giudiziale resa inter alios, deve necessariamente — e non alternativamente, ovvero facoltativamente, rispetto all'azione di mero accertamento — esperire il rimedio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5947 del 15 giugno 1999
«Il factor che si limiti a notificare al debitore ceduto l'avvenuta cessione, in proprio favore, dei crediti vantati verso quest'ultimo dal cedente, omettendo (negligentemente) di informarsi presso il debitore ceduto circa l'esistenza dei crediti,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8246 del 16 giugno 2000
«Qualora l'amministrazione espropriante deleghi ad un'impresa privata tutti i poteri e le facoltà concernenti la procedura ablativa, realizzando una concessione traslativa, il concessionario è il solo responsabile delle obbligazioni sorte o assunte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11250 del 30 luglio 2002
«La Pubblica Amministrazione incontra, nell'esercizio del suo potere discrezionale anche nella vigilanza e controllo dei beni demaniali, limiti derivanti dalle norme di legge e di regolamento, nonché dalle norme tecniche e da quelle di comune...»