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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4544 del 11 agosto 1982
«Qualora la produzione di un evento dannoso risalga al concorso di cause autonome e si configurino difficoltà probatorie in ordine all'identificazione della parte di danno rapportabile a ciascuna delle stesse, è legittima la valutazione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10862 del 3 novembre 1995
«In tema di rifiuto ed omissione di atti di ufficio, gli atti che il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio deve compiere senza ritardo non sono quelli genericamente correlati a ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica o di...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 1741 del 4 luglio 1995
«Ai fini della notificazione alle altre parti della richiesta di rimessione del processo, la parte a cui il legislatore fa riferimento non va intesa in senso formale, ma in senso sostanziale, e comprende anche la persona offesa, cui non può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5723 del 29 novembre 1994
«La eccezionalità della translatio judicii conseguenziale all'accoglimento di una richiesta di rimessione del processo (già ritenuta non confliggente con il principio della precostituzione del giudice (art. 25 primo comma Cost.) dalla Corte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36987 del 13 ottobre 2001
«In tema d'impedimento del difensore per concomitanza di altro impegno professionale, spetta al difensore, oltre all'onere di prospettare in modo tempestivo e motivato le ragioni che gli impediscono di presenziare, quello di fornire specifica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1472 del 4 febbraio 1999
«Il difensore che assuma formalmente l'incarico a favore di un assistito, ma in realtà su impulso e mandato sostanziale di altri soggetti, che provvedono materialmente al compenso, al solo scopo di venire a conoscenza delle dichiarazioni del suo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5502 del 4 giugno 1996
«L'art. 291, primo comma, c.p.p., nel testo modificato dalla legge 8 agosto 1995, n. 332, deve essere interpretato nel senso che fra gli atti che il pubblico ministero ha l'obbligo di presentare al giudice con la richiesta di emissione della misura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 69 del 3 marzo 1995
«... In altri termini, si deve trattare di prognosi di probabile accadimento della situazione di paventata compromissione di quelle esigenze di giustizia che la misura cautelare è diretta a salvaguardare. In particolare, per quanto riguarda...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6520 del 18 gennaio 2000
«Non rientra nel novero dei provvedimenti impugnabili a norma dell'art. 310 c.p.p., in quanto non idoneo ad incidere sullo status libertatis, il provvedimento con il quale il giudice respinge la richiesta di revoca del divieto di incontro con i...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26368 del 9 luglio 2007
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione, deve ritenersi escluso il diritto alla riparazione nel caso in cui l'ingiustizia della detenzione venga correlata alla intervenuta riqualificazione del fatto all'esito del dibattimento, con...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2890 del 7 agosto 1996
«Non sussiste la legittimazione del P.M. a chiedere il sequestro conservativo a tutela dell'adempimento delle obbligazioni, derivanti da reati tributari nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, qualora non sia costituita parte civile e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1935 del 25 febbraio 1994
«In sede di opposizione alla esecuzione promossa in base a titolo esecutivo di formazione giudiziale (nella specie decreto ingiuntivo), la contestazione del diritto di procedere alla esecuzione forzata può essere fondata su ragioni attinenti ai...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31728 del 21 luglio 2004
«In tema di diffamazione commessa mediante scritti (art. 595 c.p.), sussiste il requisito della comunicazione con più persone, necessario per integrare il reato, anche quando le espressioni offensive siano comunicate ad una sola persona ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1354 del 19 maggio 1998
«La mancanza di uno specifico complesso di norme paragonabile a quello esistente in Italia in tema di «protezione» dei collaboranti di giustizia nello Stato straniero richiedente l'estradizione di un suo cittadino, trova ragionevole spiegazione in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36549 del 23 settembre 2003
«In tema di estradizione per l'estero, poiché nell'ambito della disciplina del procedimento estradizionale alla custodia cautelare è assegnata una funzione strumentale rispetto alla consegna dell'estradando, ove il Ministro della Giustizia sospenda...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 3812 del 7 dicembre 1993
«Tale situazione, pertanto, si verifica quando il Ministro di grazia e giustizia, pur richiedendo alla corte d'appello l'esecuzione della rogatoria internazionale avente ad oggetto perquisizione domiciliare e sequestro, si riservi di provvedere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8095 del 2 aprile 2007
«La giurisdizione nei confronti dello straniero si determina sulla base dell'oggetto della domanda, che va individuato (come afferma (anche la Corte di Giustizia delle Comunità Europee: sent. 8 maggio 2003, Gartner Electronic Gmbh) con esclusivo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19704 del 13 novembre 2012
«L'obbligo di astensione, rilevante in sede disciplinare a norma dell'art. 2, comma primo, lett. c), del d.l.vo 23 febbraio 2006, n. 109, non è limitato alle sole ipotesi previste dall'art. 51, comma primo, c.p.c. e dagli artt. 36 e 37 cod. proc....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4636 del 21 aprile 1994
«Ai fini dell'individuazione della competenza territoriale a conoscere delle materie attribuite alla magistratura di sorveglianza ai sensi dell'art. 677, comma primo, c.p.p., secondo cui la competenza appartiene al tribunale o al magistrato di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5300 del 11 febbraio 2011
«In tema di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, l'effettivo esercizio di un'azione civile, mediante la notificazione di un atto di citazione o il deposito di un ricorso, non integra gli estremi della violenza o minaccia penalmente rilevante,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15752 del 8 novembre 2002
«La ripartizione delle cause tra la sede centrale del tribunale e le sezioni distaccate infracircoscrizionali, stabilita dall'art. 48 quater del R.D. 30 gennaio 1941, n. 12, introdotto dall'art. 15 del D.L.vo 19 febbraio 1998, n. 51, costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24532 del 20 novembre 2009
«Ne consegue che, non potendosi configurare un generico ed astratto diritto al contraddittorio, è inammissibile l'impugnazione con la quale si lamenti un mero vizio del processo, senza prospettare a fondamento dell'impugnazione stessa le ragioni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 508 del 15 gennaio 2003
«Il curatore del fallimento, nella qualità di organo investito di una pubblica funzione nell'ambito dall'amministrazione della giustizia svolge un'attività distinta da quella del fallito o dei creditori, agendo egli imparzialmente, e non in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5210 del 25 maggio 1996
«Se invece la richiesta di esibizione ha anche finalità diverse ed è diretta, in particolare, ad accertare la eventuale esistenza di ipotesi di reato, non è applicabile l'art. 180 del codice della strada bensì la norma dell'art. 650 c.p. che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18935 del 11 dicembre 2003
«Nel sistema della legge fallimentare il procedimento di verificazione dello stato passivo ha natura giurisdizionale e decisoria ed è strutturato sullo schema del processo di cognizione, sia pure con gli adattamenti imposti dal carattere sommario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9864 del 28 aprile 2006
«Esclusa, infatti, la possibilità di far capo al principio di unitarietà del compenso, desumibile dalla previsione dettata in relazione al curatore dall'art. 2, comma primo, del D.M. 28 luglio 1992, n. 570, non vertendosi nell'ipotesi di attività...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4614 del 11 ottobre 1995
«La disposizione di cui all'art. 677, comma 1, c.p.p. — secondo la quale la competenza a conoscere le materie attribuite alla magistratura di sorveglianza appartiene al tribunale o al magistrato di sorveglianza che hanno giurisdizione sull'istituto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 497 del 8 marzo 1994
«Il riferimento, contenuto nell'art. 677, primo comma, c.p.p. all'istituto di prevenzione o di pena in cui «si trova» l'interessato all'atto della richiesta, della proposta o dell'inizio d'ufficio del procedimento, ai fini dell'individuazione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31470 del 25 luglio 2003
«Tale potere-dovere compete anche alla Corte di cassazione, nonostante l'inoppugnabilità dei suoi provvedimenti, proprio perché è finalizzato a rilevare, per ragioni di giustizia non solo formale, una situazione alla quale non possono riconnettersi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16657 del 12 aprile 2013
«In tema di rifiuto di atti d’ufficio, non rientra tra le ragioni (in particolare, quelle di giustizia) per le quali, ai sensi dell’art. 328, comma primo, c.p., un atto d’ufficio debba essere compiuto “senza ritardo”, sì che l’indebito rifiuto di...»