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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4245 del 20 febbraio 2009
«Nel caso di contratto di assicurazione stipulato dal condominio, in persona dell'amministratore, la circostanza che il condominio sia ente di gestione, privo di personalità giuridica, non comporta che ciascun condomino possa agire, nel proprio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5444 del 14 marzo 2006
«Per individuare, alla stregua dell'art. 1917 c.c., il «fatto accaduto durante il tempo dell'assicurazione», riguardo al quale una polizza assicurativa copra la responsabilità civile dell'assicurato verso il terzo è indispensabile considerare il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2653 del 13 marzo 1991
«La clausola della polizza di assicurazione, che, in deroga all'art. 1901 primo comma c.c. (deroga consentita dall'art. 1932 c.c.), preveda l'efficacia del rapporto sin dalla sua decorrenza, nonostante il mancato pagamento del premio, può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17484 del 9 agosto 2007
«L'art. 1189 c.c., che riconosce efficacia liberatoria al pagamento effettuato dal debitore in buona fede a chi appare legittimato a riceverlo, si applica, per identità di ratio sia all'ipotesi di pagamento effettuato al creditore apparente, sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3268 del 12 febbraio 2008
«Nell'assicurazione contro gli infortuni, il debito indennitario, quando è previsto un procedimento di liquidazione convenzionale per il tramite di una perizia contrattuale, si connota come debito di valore dal momento del sinistro al verificarsi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4799 del 2 aprile 2001
«Nella coassicurazione l'effetto della clausola di delega è solo quella di conferire all'assicuratore un potere di rappresentanza. Consegue che l'assicuratore delegato nel sottoscrivere come tale un contratto di coassicurazione in nome degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4592 del 26 ottobre 1977
«Pertanto, la circostanza che il sottoscrittore di una proposta di polizza, inoltrata a compagnia assicurativa, versi nelle mani dell'agente di quest'ultima una somma di denaro, a titolo di premio, non può assurgere a fatto equipollente e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6621 del 15 dicembre 1981
«Con riguardo al documento sottoscritto dal soggetto che intende assicurarsi e contenente una semplice proposta di contratto, sì da restare di per sé idoneo alla costituzione del rapporto assicurativo fino a che non intervenga l'accettazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2372 del 25 febbraio 1993
«Con riguardo a contratto concluso mediante modulo o formulario predisposto da una delle parti (nell'ipotesi, polizza di assicurazione), la disposizione dell'art. 1342, primo comma, c.c. si applica esclusivamente ove sussista un contrasto tra le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 269 del 17 gennaio 1986
«Con riguardo a contratto concluso mediante modulo o formulario predisposto da una delle parti (nella specie, polizza di assicurazione), ed al fine di stabilire se una clausola ad esso aggiunta abbia o meno portata derogativa di una delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4641 del 6 settembre 1985
«L'interpretazione di una clausola contrattuale, in applicazione dell'art. 1362 primo comma c.c., non può essere fondata sul solo senso letterale delle parole usate, qualora questo, divergendo dal complessivo spirito e contenuto del contratto, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 866 del 17 gennaio 2008
«Le clausole di polizza, che delimitino il rischio assicurato, ove inserite in condizioni generali su modulo predisposto dall'assicuratore, sono soggette al criterio ermeneutico posto dall'art. 1370 c.c., e, pertanto, nel dubbio, devono essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3613 del 14 giugno 1982
«Ai sensi dell'art. 1393 c.c., il terzo contraente con il rappresentante ha soltanto la facoltà, e non l'obbligo, di esigere che il rappresentante medesimo giustifichi i suoi poteri ed è normale che si astenga dall'esercizio di tale facoltà quando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1901 del 9 marzo 1985
«Ne consegue, in caso di polizza di assicurazione contro i danni stipulata dal rappresentante senza poteri dell'assicuratore, che la ratifica di quest'ultimo, pure se intervenga dopo la scadenza del periodo di copertura assicurativa, e dopo che in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10677 del 27 ottobre 1993
«A norma dell'art. 8, L. 24 dicembre 1969, n. 990 e dell'art. 19, D.P.R. 24 novembre 1970, n. 793, nell'ipotesi di trasferimento di proprietà del veicolo assicurato per la responsabilità civile verso i terzi, la cessione ex lege del contratto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11810 del 12 dicembre 1990
«Il contratto, con il quale si assuma l'impegno di ricercare e procacciare clienti in favore di una compagnia di assicurazione, nonché di stipulare le relative polizze, dietro una provvigione dovuta all'atto della sottoscrizione di ciascuna polizza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1174 del 5 aprile 1976
«Detto danno non può essere preteso dal destinatario (nella specie, quale portatore della polizza di carico, in base al cosiddetto valore cif della merce (costo di origine, più costo dell'assicurazione e del nolo), maggiorato del presumibile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 469 del 15 gennaio 2003
«In tema di rappresentanza processuale dell'agente di assicurazione, si deve distinguere a seconda che vi sia o meno conferimento di poteri rappresentativi, nel senso che, se il conferimento vi è, la rappresentanza deriva dal relativo atto e, a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10596 del 30 aprile 2010
«L'interpretazione di un contratto di assicurazione deve procedere, in ragione della natura sinallagmatica del vincolo, alla luce del principio di necessaria corrispondenza tra ammontare del premio dovuto dall'assicurato e contenuto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27458 del 22 dicembre 2006
«La causa del contratto di assicurazione privata consiste nel trasferimento del rischio dall'assicurato all'assicuratore e, pertanto è indubbio che il rischio stesso debba preesistere alla stipula del contratto, pena la sua nullità. Quello che,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 350 del 19 gennaio 1988
«Le clausole aggiunte al contratto di assicurazione contenute nell'appendice della polizza non hanno una distinta autonomia avulsa dal contesto della convenzione di cui costituiscono parte integrante, cosicché il giudice del merito, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 661 del 26 gennaio 1988
«In materia di assicurazione la clausola di cosiddetta copertura provvisoria può indicare anche l'intervento di un autonomo accordo diretto a coprire il rischio nelle more dell'iter formativo della polizza definitiva, con la conseguenza che il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9298 del 15 dicembre 1987
«In tema di assicurazione, la cosiddetta nota di copertura può costituire un documento probatorio del contratto già concluso, rivolto a garantirne l'efficacia in attesa del rilascio della polizza, ovvero può evidenziare l'intervento di un accordo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1875 del 18 febbraio 2000
«Nel contratto di assicurazione la forma scritta è richiesta dalla legge ad probationem tantum. Ne consegue che, per determinare il contenuto oggettivo della polizza, il giudice può fare utilmente riferimento anche alle indicazioni contenute...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2438 del 16 aprile 1984
«La polizza costituisce il documento probatorio tipico (anche se non esclusivo) del contratto di assicurazione ed il suo rilascio, che forma oggetto di uno specifico obbligo dell'assicuratore (arti. 1888, comma secondo, c.c.), presuppone...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3728 del 19 aprile 1994
«L'inquadramento tra i titoli impropri della polizza di assicurazione contro i danni emessa all'ordine di un terzo, comporta che il trasferimento della polizza può avvenire indipendentemente dalla notifica del trasferimento (ex art. 1264 c.c.)...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9053 del 16 aprile 2007
«In tema di assicurazione per conto altrui o per conto di chi spetta, l'art. 1891, secondo comma, c.c., nel prescrivere che ai fini dell'esercizio dei diritti derivanti da detto contratto da parte del contraente è richiesto che l'assicurato abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8658 del 7 agosto 1995
«Nell'assicurazione per conto altrui o per conto di chi spetta, prevista dall'art. 1891 c.c., il terzo acquista i diritti derivanti dal contratto di assicurazione nel momento in cui si verifica il fatto dannoso ed, allorché richieda l'esecuzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26253 del 13 dicembre 2007
«Nell'assicurazione per conto di chi spetta ha diritto all'indennità chi al momento dell'evento dannoso risulti proprietario della cosa o titolare di un diritto reale o di garanzia su di essa, mentre il contraente, anche quando si trova in una...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5556 del 18 aprile 2002
«All'assicurazione per conto di chi spetta, disciplinata dall'art. 1891 c.c., non è applicabile, attesa la sua natura indennitaria, l'art. 1411, terzo comma, c.c., il quale, in tema di contratto a favore di terzi, legittima lo stipulante a...»