-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3779 del 27 luglio 1978
«La sentenza definitiva, che accerti il diritto di una persona al nome (nella specie, con il riconoscimento dell'aggiunta di un secondo cognome derivante dal predicato nobiliare), spiega efficacia erga omnes nel senso che legittima quel soggetto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2572 del 20 marzo 1999
«In virtù del principio generale, deducibile dall'art. 354 c.p.c., dell'effetto cosiddetto devolutivo dell'impugnazione, stante la tassatività delle ipotesi di rimessione del processo al giudice di primo grado, previste dalla citata disposizione,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9217 del 19 aprile 2010
«...termini dell'attività nel processo, l'art. 394, comma 2, c.c., richiamato dall'art. 424 c.c., stabilisce che l'inabilitato può stare in giudizio con l'assistenza del curatore, senza distinguere a seconda dell'attività che egli intenda svolgere.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15346 del 1 dicembre 2000
«La reiterata previsione di intervento personale, di cui agli artt. 714 e 715 c.p.c., non può essere letta come introduttiva di una imposizione di presenza condizionante la stessa validità del rapporto processuale ma solo come previsione di una...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14733 del 14 novembre 2000
«Ne discende che ai fini dell'interruzione del decorso del termine utile per l'usucapione sono inidonei quegli atti dispositivi del proprietario che non siano diretti al recupero del possesso, tanto nel caso in cui siano del tutto ignorati dal...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6107 del 5 dicembre 1985
«...secondaria del mandatario rappresentante, non incide sulla posizione della parte nel processo, la quale continua ad essere costituita, né sulla validità ed efficacia della procura ad litem originariamente conferita al difensore dal mandatario.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13252 del 6 giugno 2006
«Nelle suddette ipotesi, l'efficacia del decreto è la stessa dei casi di mancanza dell'opposizione o di mancata costituzione, ma, essendosi comunque incardinato il processo in contraddittorio, la definizione del giudizio deve avvenire con la...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8527 del 8 aprile 2009
«La novazione non forma oggetto di un'eccezione in senso proprio, come si deduce dalla nozione e dalla disciplina quali delineate negli artt. 1230 - 1235 c.c., poste a raffronto con l'espressa previsione della non rilevabilità d'ufficio della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12664 del 25 settembre 2000
«...successivamente alla formazione del giudicato medesimo, e non anche sulla base di quei fatti che, verificatisi in epoca precedente, avrebbero potuto essere dedotti nel processo di cognizione preordinato alla costituzione del titolo esecutivo.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23435 del 16 dicembre 2004
«In riferimento alle controversie relative a rapporti di diritto patrimoniale del fallito compresi nel fallimento (ex art. 43 L.F.), poiché, in ipotesi di sopravvenienza del fallimento della parte all'instaurazione del giudizio anteriormente alla...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2522 del 25 settembre 1974
«Ne deriva che, qualora il creditore convenga in giudizio tutti i condebitori in solido, esistono, nell'unico processo, più cause tra loro distinte, ciascuna avente quali parti il creditore ed un condebitore in solido, cioè esistono più cause...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6150 del 19 giugno 1990
«Il nostro ordinamento giuridico — secondo i principi desumibili dalla Costituzione (art. 39), dallo Statuto dei lavoratori e dalle norme sul processo del lavoro — riconosce alle organizzazioni sindacali la funzione di stipulare contratti...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16679 del 24 agosto 2004
«L'errore, quale vizio della volontà, assume rilevanza quando incida sul processo formativo del consenso, dando origine ad una falsa o distorta rappresentazione della realtà, a cagione della quale la parte si sia indotta a manifestare la propria...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6161 del 27 marzo 2004
«Il secondo comma dell'art. 1453 c.c. deroga alle norme processuali che vietano la mutatio libelli nel corso del processo nel senso di consentire la sostituzione della domanda di adempimento del contratto con quella di risoluzione per...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8118 del 20 luglio 1991
«Il contratto con il quale il proprietario di un'area fabbricabile trasferisce questa ad un costruttore in cambio di parti dell'edificio che l'acquirente si impegna a realizzare sull'area medesima, deve qualificarsi come permuta di cosa presente...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3999 del 5 aprile 1995
«Quando i motivi esposti nel ricorso per cassazione non rientrano tra quelli indicati nell'art. 360 c.p.c. (o art. 362 stesso codice o art. 111 della Costituzione) ovvero sono per una qualsiasi ragione insuscettibili di dare ingresso al sindacato...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19652 del 1 ottobre 2004
«...della stessa parte; né dette difese ed eccezioni, precluse in primo grado, possono essere riproposte nel giudizio di appello, ove il processo deve essere accettato nello stato in cui si trova, con tutte le preclusioni e decadenze già verificatesi.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16110 del 9 luglio 2009
«La costituzione in mora del conduttore - necessaria (art. 1219 c.c.) per gli obblighi risarcitori previsti dall'art. 1591 c.c. - si determina, sia nel caso di risoluzione giudiziale del contratto (art. 1458, primo comma c.c.), sia nel caso di...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10680 del 14 dicembre 1994
«La norma di cui all'art. 1720, comma 2, c.c., secondo cui il mandante deve risarcire i danni che il mandatario ha subito a causa dell'incarico, è applicabile, in via analogica, anche a favore dell'amministratore di una società di capitali — la cui...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4241 del 12 dicembre 1974
«Non rappresentano, pertanto, istanze nel senso anzidetto la denunzia penale e la querela per i reati di assegno a vuoto e di truffa, proposte dal creditore nei confronti del debitore principale, resosi inadempiente all'obbligo di pagare l'importo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12172 del 24 novembre 1995
«L'ordinanza di interruzione del processo emessa all'udienza collegiale nelle forme del mero provvedimento presidenziale in luogo dell'ordinanza collegiale, è viziata da mera irregolarità, poiché il vizio di costituzione del giudice, che è...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14455 del 29 settembre 2003
«...- relativamente alla quelità dichiarata - va d'ufficio accertata dal giudice con riferimento all'astratta idoneità della veste del soggetto che agisca in nome e per conto dell'ente ad abilitarlo alla rappresentanza sostanziale nel processo.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9849 del 11 novembre 1996
«La verifica deve essere svolta in via preliminare, costituendo quella deliberazione un presupposto (ancorché suscettibile di successiva regolarizzazione ex tunc ) che attiene alla legíttímazione di colui che ha agito nel processo, ossia alla...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10989 del 10 giugno 2004
«Ne consegue che tali provvedimenti non sono impugnabili con ricorso per cassazione ex art. 111 Costituzione, tranne che per la parte in cui rechino condanna alle spese, e tale principio non incontra deroga ove la corte d'appello abbia risolto in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4208 del 29 giugno 1981
«Nel giudizio d'opposizione allo stato passivo fallimentare è ammissibile l'intervento di chi, pur non essendo creditore, abbia uno specifico interesse a contrastare la pretesa di credito altrui, non avendo l'art. 98 ultimo comma della legge...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2733 del 25 giugno 1977
«La trascrizione del sequestro-pignoramento di autoveicoli - che, pur non essendo menzionata dall'art. 7 del R.D.L. 15 marzo 1927, n. 436, deve essere eseguita a norma degli artt. 2693 e 2694 c.c. - ha anch'essa, come la trascrizione del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5154 del 6 aprile 2001
«La regola generale - ora espressamente tutelata a livello costituzionale, a seguito della nuova formulazione dell'art. 111 Costituzione introdotta dalla legge costituzionale 23 novembre 1999, n. 2 — secondo cui il processo deve svolgersi nel...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 974 del 18 gennaio 2008
«Con riguardo ad una scrittura privata, che non sia stata riconosciuta e che non debba ritenersi legalmente riconosciuta, e per la quale, pertanto, non sia necessario esperire la querela di falso, al fine di contestarne la piena efficacia...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15148 del 23 novembre 2000
«Il divieto di cui all'art. 372 c.p.c. di produrre nuovi documenti nel giudizio di cassazione — fatta eccezione per quelli che riguardano la nullità della sentenza impugnata e l'ammissibilità del ricorso e del controricorso — non riguarda gli atti...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4766 del 28 febbraio 2007
«In tema di concordato fallimentare con assunzione, qualora la relativa proposta contempli la cessione delle azioni revocatorie, la chiusura del fallimento, conseguente al passaggio in giudicato della sentenza di omologazione, non determina...»