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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1532 del 21 aprile 1975
«I requisiti necessari per la compensazione legale (certezza, liquidità ed esigibilità del credito) debbono intendersi in base a criteri obiettivi, indipendentemente dal riconoscimento della controparte; così che ben può essere liquido ed esigibile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6519 del 19 luglio 1996
«Il credito dell'assegno di mantenimento attribuito dal giudice al coniuge separato senza addebito di responsabilità, ai sensi dell'art. 156 c.c., avendo la sua fonte legale nel diritto all'assistenza materiale inerente al vincolo coniugale e non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 185 del 22 gennaio 1976
«Qualora fra contrapposti debiti omogenei non operi la compensazione legale, difettando uno di essi dei requisiti della liquidità ed esigibilità (nella specie, trattandosi di debito per risarcimento di danno non ancora accertato nell' an e nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 260 del 11 gennaio 2006
«La compensazione legale, a differenza di quella giudiziale, opera di diritto per effetto della sola coesistenza dei debiti, sicché la sentenza che l'accerti è meramente dichiarativa di un effetto estintivo già verificatosi, né l'automatismo è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3823 del 1 aprile 1995
«La disposizione che esclude la rilevabilità di ufficio della compensazione, contenuta sul comma 1 dell'art. 1242 c.c., si riferisce sia alla compensazione giudiziale che a quella legale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2037 del 5 giugno 1976
«La compensazione estingue ope legis i debiti contrapposti per effetto del fatto oggettivo della loro coesistenza, sicché la dichiarazione giudiziale della parte che oppone la compensazione legale equivale ad una manifestazione di volontà diretta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 224 del 28 gennaio 1972
«Per la eccezione di compensazione legale non è necessario che la manifestazione di volontà della parte si attui mediante espressa istanza, proposta con formula sacramentale, essendo sufficiente che dal comportamento difensivo della parte stessa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4073 del 22 aprile 1998
«È esclusa la compensazione legale, per illiquidità del credito contrapposto, se contestato, mentre è esclusa quella giudiziale se il giudice del merito accerta che esso non è di pronta liquidazione, ovvero se a tal fine pende altro giudizio,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1650 del 29 aprile 1977
«Qualora sia opposto in compensazione un credito liquido ovvero di facile e pronta liquidazione, il giudice del merito deve provvedere al riguardo dichiarando la compensazione legale o pronunciando la compensazione giudiziale, ovvero, qualora...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1924 del 16 maggio 1975
«La differenza fra la compensazione legale e quella giudiziale risiede nel fatto che mentre nella prima la liquidità del credito opposto in compensazione è anteriore al giudizio, nella seconda, invece, il credito non è liquido, ma viene liquidato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13208 del 31 maggio 2010
«La compensazione legale non può operare qualora il credito addotto in compensazione sia contestato nell'esistenza o nell'ammontare, in quanto la contestazione esclude la liquidità del credito medesimo, laddove la legge richiede, affinché la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 391 del 11 gennaio 2006
«Per la eccezione di compensazione legale non è necessario che la manifestazione di volontà della parte si attui mediante espressa istanza, proposta con formula sacramentale, essendo sufficiente che dal comportamento difensivo della parte stessa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11146 del 16 luglio 2003
«La compensazione legale estingue ope legis i debiti contrapposti in virtù del solo fatto oggettivo della loro coesistenza, sicché la pronuncia del giudice si risolve in un accertamento della avvenuta estinzione dei reciproci crediti delle parti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1955 del 10 febbraio 2003
«Ai fini della operatività della compensazione legale come fattispecie dalla quale deriva l'effetto estintivo dell'obbligazione, ciò che rileva è l'omogeneità delle obbligazioni, la liquidità ed esigibilità dei crediti e l'esistenza per ciascun...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4800 del 30 maggio 1997
«Al fine di dichiarare l'estinzione per compensazione legale di due crediti reciproci certi, liquidi ed esigibili, pur se riferiti allo stesso rapporto, fino alla concorrenza di quello di importo minore, l'accertamento dell'esistenza (e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1655 del 13 marzo 1982
«La compensazione legale, pur avendo a necessario presupposto la reciprocità delle obbligazioni, per cui i due soggetti debbono essere debitori l'uno dell'altro, opera anche quando i debiti contrapposti non siano esclusivamente propri dei due...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2234 del 5 giugno 1975
«La contestazione dell'esistenza o dell'ammontare del credito opposto in compensazione, tranne che appaia prima facie pretestuosa, esclude la liquidità del credito medesimo, e quindi, anche la compensazione legale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2055 del 22 giugno 1972
«Agli effetti della compensazione legale, la inesigibilità del credito per indeterminatezza del soggetto legittimato a richiederne il pagamento, viene meno retroattivamente dal momento in cui ex post si accerti la titolarità soggettiva di tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 620 del 10 marzo 1970
«Per difetto del requisito della certezza non è ammissibile la compensazione legale rispetto a crediti riconosciuti da una sentenza o da altro titolo giudiziale, provvisoriamente eseguibile. Invero la provvisoria esecuzione facoltizza la semplice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10352 del 19 ottobre 1993
«...le domande si rende necessaria solo quando il contro credito fatto valere in via riconvenzionale abbia i caratteri della omogeneità, esigibilità e liquidità, ovverosia quando si versi in tema di compensazione legale (art. 1243, primo comma, c.c.).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4562 del 26 aprile 1991
«La disposizione dell'art. 1278 c.c., il quale dà facoltà al debitore di un'obbligazione pecuniaria in valuta estera di effettuare il pagamento in moneta legale al corso del cambio al momento della scadenza, è applicabile anche a forme diverse di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1870 del 3 marzo 1997
«È in mora il conduttore che sospende la corresponsione del canone concordato in attesa dell'esito del giudizio instaurato per la determinazione di esso nella misura legale e per il conseguente rimborso, previa compensazione fino alla concorrenza,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21301 del 3 ottobre 2006
«...recettivo di quello collettivo, il raffronto tra la disciplina legale e quella pattizia deve essere effettuato con riferimento al caso concreto, pervenendosi alla dichiarazione di nullità della parte del contratto risultata sfavorevole all'agente.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2801 del 5 febbraio 2009
«Poiché il contratto di conto corrente obbliga le parti soltanto all'annotazione dei crediti derivanti dalle reciproche rimesse, la compensazione legale prevista dall'art. 1853 cod. civ esige almeno che il saldo attivo o passivo di un conto risulti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8564 del 8 aprile 2009
«Nell'ipotesi di nullità di un contratto, la disciplina degli eventuali obblighi restitutori è mutuata da quella dell'indebito oggettivo, con la conseguenza che qualora l" 'accipiens sia in mala fede nel momento in cui percepisce la somma da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11690 del 19 novembre 1998
«Fino al momento della dichiarazione dell'estinzione per compensazione legale di due crediti reciproci certi, liquidi ed esigibili, pur se riferiti allo stesso rapporto, gli opposti crediti restano separatamente esposti ai relativi eventi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10335 del 13 maggio 2014
«La compensazione legale estingue "ope legis" i debiti contrapposti in virtù del solo fatto oggettivo della loro contemporanea sussistenza, sicché la pronuncia del giudice si risolve in un accertamento dell'avvenuta estinzione dei reciproci crediti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16212 del 16 giugno 2008
«.... La suddetta pronuncia, quindi, non implica che dette spese rimangano a carico della parte anticipataria e si sottraggano alla regola legale della solidarietà passiva dei contendenti e della loro divisibilità per quote eguali nei rapporti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17954 del 1 luglio 2008
«In materia fallimentare, è ammissibile la compensazione legale fra il debito che la banca ha verso la curatela, conseguente ad un pagamento inefficace perché avvenuto dopo la dichiarazione di fallimento, ed il credito che la stessa vanta nei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7562 del 26 luglio 1990
«L'art. 56 L. fall., nell'ammettere la compensazione anche nel caso in cui il credito verso il fallito non sia scaduto prima dell'apertura della procedura concorsuale, non deroga agli altri requisiti occorrenti per la compensazione legale, e,...»