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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5537 del 13 aprile 2001
«Ne consegue che — stante il divieto di espulsione previsto dall'art. 19, lett. c) del D.L.vo n. 286 del 1998 per gli stranieri conviventi con il coniuge di nazionalità italiana — è illegittimo il provvedimento di espulsione nei confronti della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1739 del 2 marzo 1999
«In virtù del principio del favor matrimonii , l'atto di matrimonio non perde validità se non sia stato impugnato per una delle ragioni indicate dagli artt. 117 e seguenti c.c. e non sia intervenuta una pronuncia di nullità o di annullamento; ne...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1304 del 22 febbraio 1990
«Nella controversia inerente a matrimonio contratto all'estero da cittadini italiani, o da cittadino italiano con apolide, l'indagine sulla validità della celebrazione secondo la lex loci (art. 26 disp. prel. c.c.), e poi sugli effetti del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9687 del 3 maggio 2011
«L'atto di morte formato all'estero e riguardante un cittadino italiano deve essere trasmesso per via diplomatica o consolare per la trascrizione nei registri dello stato civile, atteso che solo attraverso detta formalità esso acquista la medesima...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41333 del 30 ottobre 2003
«Nel caso di delitti commessi all'estero da uno straniero in danno di un cittadino italiano, la presenza del colpevole nel territorio dello Stato, richiesta dall'art. 10 c.p. per la loro perseguibilità in Italia, costituisce condizione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3624 del 4 aprile 1995
«L'iscrizione nei registri dello stato civile, quale cittadino italiano, in forza dell'art. 5 comma primo legge 21 aprile 1983 n. 123, ha efficacia meramente dichiarativa: dell'essersi cioè realizzata la fattispecie complessa, prevista dalla legge...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1400 del 3 febbraio 1999
«Poiché lo Stato italiano non ha ancora dato completa attuazione alla normativa costituzionale di cui all'art. 6 Cost., rendendo concreto il diritto dei cittadini appartenenti alla minoranza riconosciuta di lingua slovena di rivolgersi nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21952 del 31 maggio 2001
«L'obbligo di usare la lingua italiana si riferisce agli atti da compiere nel procedimento, non agli atti, già formati, da acquisire al procedimento medesimo. (Fattispecie in cui il ricorrente, cittadino italiano di lingua tedesca, aveva dedotto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10485 del 7 marzo 2008
«La procura speciale rilasciata all'estero da cittadino straniero per risultare valida deve essere necessariamente legalizzata dalle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane, a meno che colui che l'ha rilasciata non sia cittadino di un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5221 del 20 maggio 1993
«...per gli atti indirizzati ad un cittadino italiano appartenente ad una minoranza linguistica riconosciuta nel corso di un procedimento dinnanzi all'autorità giudiziaria avente competenza sul territorio ove tale minoranza è insediata.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5908 del 31 gennaio 1991
«Il diritto di farsi assistere da un interprete, riconosciuto dall'art. 143 c. p.p. all'imputato, italiano o straniero, che non conosca la lingua è limitato agli atti orali e la traduzione è prevista solo per l'atto di cui all'art. 169 c.p.p. da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4144 del 13 gennaio 1993
«Per la perseguibilità in Italia di un reato commesso all'estero in danno di un cittadino italiano, in ordine al quale vi sia stata la richiesta di procedimento del Ministro della giustizia occorre anche la querela della persona offesa ove si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21088 del 5 maggio 2004
«...(nella specie nigeriani), in quanto, risultando il loro stabile insediamento nel nostro Paese, la probabilità di una loro irreperibilità, valutata con giudizio ex ante, non appariva maggiore di quanto non fosse per qualunque cittadino italiano.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8042 del 19 luglio 1991
«Il cittadino italiano residente nello Stato, che sia munito di patente rilasciata all'estero, può guidare in Italia solo previa «conversione» di detta patente in quella nazionale, mentre, in difetto, incorre nella cosiddetta guida senza patente,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1 del 24 febbraio 1998
«...al pagamento delle spese del procedimento, in quanto il giudizio di estradizione si inquadra nei rapporti giurisdizionali tra lo Stato italiano e le autorità straniere e ha funzione di garanzia della osservanza delle convenzioni internazionali.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1354 del 19 maggio 1998
«...di tale complesso di norme. (Nel caso di specie, l'estradando, cittadino tedesco, sosteneva che era stato violato un suo diritto fondamentale - quello del collaborante alla protezione – garantito dallo Stato italiano e non da quello tedesco.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4711 del 13 settembre 1999
«La mancanza di passaporto o di altro valido documento per l'espatrio costituisce impedimento giuridico all'allontanamento del territorio dello Stato, con conseguente permanenza del principio di specialità e dei connessi privilegi in tema di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 138 del 30 marzo 1993
«Ai fini della pronuncia di sentenza favorevole all'estradizione la valutazione dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell'estradando è richiesta soltanto se non esiste una convenzione di estradizione tra lo Stato italiano e lo Stato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 928 del 26 marzo 1997
«Nel procedimento di estradizione suppletiva, non costituisce presupposto per la concessione dell'estradizione l'attualità della detenzione estera dell'estradando per il titolo per il quale l'estradizione è stata già concessa. (Nella specie, la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3125 del 13 ottobre 1995
«Devono ritenersi non sussistere le condizioni per la concessione dell'estradizione di un cittadino italiano condannato all'estero qualora la richiesta di esecuzione della pena venga dal richiedente sollecitata solo per esigenze di cosiddetta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4750 del 9 dicembre 1998
«Pertanto, in caso di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere ad indagato consegnato allo Stato italiano in assenza di espletamento della procedura di estradizione, non può farsi questione di violazione del principio di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16364 del 3 maggio 2012
«In tema di mandato di arresto europeo, quando la Corte d'appello dispone l'esecuzione nello Stato della pena inflitta nei confronti del cittadino italiano, ai sensi dell'art. 18, comma primo, lett. r), legge n. 69 del 2005, la sentenza pronunciata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40883 del 7 novembre 2007
«Ai fini del riconoscimento di una sentenza straniera ai sensi dell'art. 733 c.p.p., non è necessario che il reato riceva identico o analogo trattamento sanzionatorio nell'ordinamento italiano ed in quello straniero. (Fattispecie nella quale è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1681 del 10 febbraio 1993
«In caso di sinistro stradale causato da un veicolo o natante non identificato o non coperto da assicurazione, lo straniero che vuole esercitare il diritto al risarcimento del danno nei confronti del Fondo di garanzia per le vittime della strada,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 14201 del 29 maggio 2008
«Ne consegue che la norma consuetudinaria di diritto internazionale generalmente riconosciuta che impone agli Stati l'obbligo di astenersi dall'esercitare il potere giurisdizionale nei confronti degli Stati stranieri per gli atti iure imperii non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 309 del 27 maggio 1999
«Ai sensi del primo comma dell'art. 3 della legge 31 maggio 1995, n. 218 un momento di collegamento idoneo a radicare la giurisdizione italiana sussiste non solo quando il convenuto ha la cittadinanza italiana o la residenza in Italia, ma anche...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11261 del 15 ottobre 1992
«È valida ed operante la clausola compromissoria per arbitrato estero, contenuta in un contratto stipulato tra un cittadino italiano ed uno straniero, concluso via telex in epoca successiva all'entrata in vigore della Convenzione europea...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17687 del 16 aprile 2004
«...italiano, quando è destinatario di un regime di arresti domiciliari, deve osservare con la massima diligenza la regola fondamentale dell'assoluto divieto di allontanamento dal proprio domicilio, senza preventiva autorizzazione del giudice.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35488 del 12 settembre 2003
«La perseguibilità dei reati contro le leggi e gli usi della guerra commessi all'estero è prevista negli articoli 13 e 231 c.p.m., secondo cui per tali reati, ove commessi in danno dello Stato italiano o di un cittadino italiano o di uno Stato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31123 del 23 luglio 2003
«Tra tali norme si pongono le convenzioni internazionali sottoscritte e ratificate dallo Stato italiano, ed in particolare la Convenzione europea sul terrorismo del 1977, nella quale, indipendentemente dalle loro finalità, sono definiti non...»