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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5687 del 19 maggio 1993
«L'art. 891 c.c. il quale prescrive una distanza minima dal confine per canali e fossi postula la realizzazione di uno scavo, non meramente temporaneo, che presenti un fondo più basso per ambedue i fianchi rispetto al piano di campagna, come tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 648 del 27 febbraio 1976
«La distanza dal confine, stabilita per lo scavo di fossi o di canali dalla norma dell'art. 891 c.c., deve essere osservata per tutte le escavazioni non aventi carattere provvisorio, perciò anche per quelle effettuate al fine di estrarre da un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2732 del 10 luglio 1975
«Qualora vengano aperte finestre in un incavo del muro contiguo al fondo altrui, esse debbono considerarsi — ai fini della distanza dal detto fondo — come se fossero state aperte sulla superficie del muro e non sulla parete dell'incavo: la distanza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6059 del 16 novembre 1981
«L'art. 912 c.c. — secondo cui il giudice, nella controversia tra proprietari confinanti in ordine all'utilizzazione di acque non pubbliche (nella specie: mediante pozzi trivellati nei rispettivi fondi), può procedere ad una conciliazione degli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3865 del 30 marzo 1993
«Per il disposto dell'art. 1108, terzo comma, c.c., applicabile anche al condominio di edifici per il rinvio contenuto nell'art. 1139 alle norme sulla comunione, la costituzione di una servita sulle parti comuni dell'edificio richiede il consenso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15322 del 4 dicembre 2001
«II possesso è tutelato da spogli e molestie indipendentemente dal suo eventuale carattere lesivo di diritti altrui, i quali, pertanto, non possono essere utilmente opposti all'attore in reintegrazione o manutenzione, essendo consentito al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5678 del 15 marzo 2006
«In tema di contratto d'appalto, il «riconoscimento di responsabilità» proveniente dal committente non costituisce autonoma fonte di obbligazione in ordine alla produzione di danni a terzi o alla loro ritardata riparazione, atteso che esso non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10838 del 11 maggio 2007
«L'art. 1587, n. 1, c.c., nel sancire l'obbligo del conduttore di servirsi della cosa locata per l'uso determinato in contratto, implica che il diritto di godimento non è illimitato, ma va esercitato entro l'ambito delle singole e specifiche...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1331 del 17 febbraio 1999
«Poiché gli obblighi che l'art. 2087 c.c. impone al datore di lavoro in tema di tutela delle condizioni di lavoro si estendono, nella fase dinamica dell'espletamento della prestazione, ai comportamenti necessari per prevenire possibili incidenti,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17210 del 28 agosto 2004
«In tema di società per azioni, l'utilità patrimoniale di cui all'art. 2426, primo comma, numero 5, c.c., costituente il presupposto per la capitalizzazione della spesa, tra l'altro, di ampliamento e per la sua iscrizione nell'attivo dello stato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24871 del 8 ottobre 2008
«In tema di distinzione fra contratto di associazione in partecipazione con apporto di prestazione lavorativa da parte dell'associato e contratto di lavoro subordinato con retribuzione collegata agli utili dell'impresa, la causa del primo è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7275 del 23 giugno 1994
«In tema di risarcimento del danno derivante dall'alterazione dell'ambiente, le associazioni deputate alla sua tutela ed i privati cittadini non sono legittimati alla costituzione di parte civile, che è collegata all'azione risarcitoria, spettante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8148 del 23 maggio 2012
«Nel caso di spoglio o turbativa posti in essere con una pluralità di atti, il termine utile per l'esperimento dell'azione possessoria decorre dal primo di essi soltanto se quelli successivi, essendo strettamente collegati e connessi, devono...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26020 del 22 giugno 2009
«In tema di rapporto di causalità, non può ritenersi causa sopravvenuta da sola sufficiente a determinare l'evento il comportamento negligente di un soggetto che trovi la sua origine e spiegazione nella condotta colposa altrui, la quale abbia posto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28815 del 11 luglio 2008
«In tema di reati sessuali, è atto sessuale sia il contatto fisico diretto che quello simulato con una zona erogena del corpo (nella specie, la bocca ), in quanto atto parimenti invasivo dell'altrui sfera sessuale. (Fattispecie nella quale è stata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4174 del 8 maggio 1984
«La ricettazione richiede la scienza, certa e sicura, della provenienza delittuosa della cosa. Tale provenienza è implicita negli oggetti d'arte da scavo, poiché questi appartengono notoriamente allo Stato sin dal momento del loro ritrovamento.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9541 del 8 settembre 2000
«È configurabile il reato di tentato omicidio qualora un soggetto affetto da Aids emetta volontariamente dal cavo orale saliva mista a sangue con la quale raggiunga, allo scopo di infettarlo, parti sensibili (quali, nella specie, le mucose della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 335 del 14 gennaio 2004
«In sede di ripartizione fallimentare delle somme ricavate dalla vendita di beni oggetto di ipoteca, i crediti ipotecari prevalgono sui crediti prededucibili che ineriscano ad obbligazioni sorte nell'ambito dell'amministrazione controllata,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37120 del 22 settembre 2004
«Commette il delitto di esercizio abusivo della professione medica, a mente dell'art. 348 c.p., l'odontotecnico il quale provveda direttamente alla installazione di una protesi dentaria (limando monconi, fissando viti ai perni, rilevando impronte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3635 del 24 gennaio 2014
«In tema di responsabilità da reato degli enti, il profitto del reato si identifica con il vantaggio economico positivo di diretta e immediata derivazione causale dal reato presupposto e può consistere anche in un risparmio di spesa, da intendersi,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 42501 del 16 ottobre 2013
«La relazione causale tra la violazione delle prescrizioni dirette a garantire la sicurezza degli ambienti di lavoro e gli infortuni che concretizzano i fattori di rischio avuti di mira dalle prescrizioni violate sussiste indipendentemente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3495 del 8 aprile 1993
«L'obbligo dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti di vigilare al fine di esigere, come stabilisce l'art. 4 del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547, che i lavoratori dipendenti osservino le norme di sicurezza per la prevenzione degli infortuni...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7588 del 4 agosto 1982
«Nell'ipotesi di decesso di persona caduta in uno scavo esistente in un fondo, risponde del delitto di omicidio colposo il proprietario del fondo medesimo, qualora egli non abbia adottato tutte le cautele necessarie ad evitare cadute nel fosso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26036 del 20 novembre 2013
«Nell'ipotesi in cui il proprietario di un suolo sito sull'alveo di un lago realizzi una darsena mediante escavazione del proprio suolo, facendo sì che l'acqua lacustre allaghi lo scavo, non è possibile scindere tra proprietà privata del suolo e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20136 del 24 maggio 2002
«In tema di furto di energia elettrica, costituisce mezzo fraudolento, e pertanto integra l'aggravante di cui all'art. 625, n. 2 c.p. l'allacciamento abusivo alla rete tramite un “cavo volante” per la sottrazione dell'elettricità.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12618 del 5 aprile 2005
«Il possesso di oggetti di interesse artistico storico o archeologico si deve ritenere illegittimo a meno che il detentore non dimostri di averli legittimamente acquistati. Tali oggetti, invero, sono di proprietà dello stato sin dalla loro scoperta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2681 del 28 gennaio 2005
«In tema di furto di energia elettrica, costituisce mezzo fraudolento, e pertanto integra l'aggravante di cui all'625 n. 2 c.p., l'allacciamento abusivo alla rete Enel mediante cavo elettrico appositamente saldato, e talora previa effrazione del...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 313 del 11 novembre 2010
«Discende dall'art. 7, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dalle elencazioni di cui all'allegato III alla parte II dello stesso D.Lgs. n. 152 del 2006, che alla Regione spetta la valutazione d'impatto ambientale...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 61 del 5 marzo 2009
«È costituzionalmente illegittimo l'art. 14 comma 1 L. reg. Valle d'Aosta 3 dicembre 2007 n. 31, in relazione all'art. 117 comma 2 lett. s) Cost., il quale prevede che "i materiali inerti da scavo non costituiscono rifiuti e non sono...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 84 del 15 maggio 2015
«Non spettava alla giunta regionale dell'Abruzzo prevedere che la movimentazione di materiali in ambiente marino, inferiore alla soglia dei 25.000 metri cubi, non è soggetta ad autorizzazione, ma ad una mera comunicazione...»