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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16600 del 26 luglio 2007
«La creazione di un'associazione presuppone un contratto (normalmente) plurilaterale, caratterizzato dal fatto che le prestazioni sono dirette al perseguimento di uno scopo collettivo, da realizzarsi attraverso lo svolgimento, in comune, di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11541 del 23 novembre 1993
«Pertanto, la controversia relativa al rapporto di lavoro alle dipendenze dell'Associazione degli Ordini Professionali (Ordine dei dottori commercialisti della circoscrizione dei tribunali di Perugia e di Orvieto, Collegio dei ragionieri della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7724 del 7 giugno 2000
«Il disposto dell'art. 1388 c.c. che attribuisce «direttamente effetto nei confronti del rappresentato» al contratto concluso in suo nome dal rappresentante, ma soltanto se costui si è mantenuto nei limiti delle facoltà conferitegli, trova...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2965 del 9 aprile 1990
«La promessa dell'obbligazione o del fatto del terzo, contemplata dall'art. 1381 c.c., è configurabile quando il terzo non sia già giuridicamente vincolato ad assumere l'obbligo od a tenere il comportamento oggetto della promessa. Pertanto, nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 432 del 25 gennaio 1990
«La validità della deliberazione dell'assemblea di un'associazione deve essere riscontrata con riferimento alla legge del tempo in cui viene adottata. Pertanto, nel caso di deliberazione di scioglimento dell'associazione e di devoluzione ad altri...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 10188 del 10 maggio 2011
«Le deliberazioni assunte dall'organo di amministrazione di un'associazione non riconosciuta non sono impugnabili per violazione di legge o dello statuto da parte dell'associato, che non sia componente del medesimo organo amministrativo, salvo che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 952 del 26 gennaio 1993
«La legittimazione ad impugnare le deliberazioni assembleari di organismi con struttura associativa è subordinata alla titolarità della qualità di socio, attuale o almeno sussistente all'epoca della deliberazione stessa, sempre che, in tale ultimo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2983 del 10 aprile 1990
«Il potere d'impugnativa del P.M., con riguardo alle deliberazioni dell'assemblea di associazione riconosciuta, ai sensi dell'art. 23, primo comma c.c., e, correlativamente, la sua qualità di parte necessaria nelle controversie da altri instaurate...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17907 del 4 settembre 2004
«La norma dettata dall'art. 24 c.c., nel condizionare l'esclusione dell'associato all'esistenza di gravi motivi, e nel prevedere, in caso di contestazione, il controllo dell'autorità giudiziaria, implica per il giudice, davanti al quale sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6554 del 11 maggio 2001
«Il creditore — già associato — viene a trovarsi nella stessa posizione di qualsiasi terzo estraneo alla compagine associativa ed è perciò meritevole della garanzia sussidiaria apprestata dall'art. 38 c.c. per chi contratta con un'associazione non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2739 del 10 marzo 2000
«Il Fondo assistenza sanitaria per i dirigenti di aziende commerciali (Fasdac) è un'associazione «di secondo livello» rispetto alle associazioni rappresentative della categoria (Fendac, Confcommercio, Confetra), sl che, ai singoli beneficiari delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6393 del 27 giugno 1998
«La costituzione di un nuovo partito politico da parte di taluni membri dell'originaria formazione, nella permanenza di quest'ultima, non impedita da una eventuale nuova denominazione, si configura giuridicamente come esercizio del diritto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4244 del 14 maggio 1997
«L'adesione ad un'associazione non riconosciuta, presupponendo l'accordo delle parti anche in ordine allo scopo dell'associazione stessa ed alle regole del suo ordinamento interno, comporta — come espressione del libero estrinsecarsi dell'autonomia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5632 del 8 giugno 1999
«Il procedimento di nomina di uno o più commissari liquidatori da parte del presidente del tribunale, previsto dagli artt. 30 c.c. e 11 delle disp. di att. del c.c., con riguardo (oltre che alle fondazioni) alle associazioni riconosciute, per il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10220 del 28 aprile 2010
«Nei consorzi di urbanizzazione - consistenti in aggregazioni di persone fisiche o giuridiche preordinate alla sistemazione od al miglior godimento di uno specifico comprensorio mediante la realizzazione e la fornitura di opere e servizi - la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8435 del 22 giugno 2000
«Lo statuto e l'atto costitutivo di un'associazione non riconosciuta costituiscono espressione di autonomia negoziale, nell'ambito di un fenomeno (quello associativo) in cui il perseguimento di comuni interessi costituisce oggetto di un impegno...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 410 del 15 gennaio 2000
«L'esistenza di un'associazione non è condizionata ad alcuna formalità e per la sua costituzione non è quindi necessario né l'atto pubblico, prescritto soltanto per il conseguimento della personalità giuridica e neppure, salvo i casi specificamente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1681 del 15 marzo 1982
«La natura privatistica di un'associazione costituta al solo scopo di attribuire vantaggi morali o materiali ai suoi soci, quale il circolo sottufficiali di Roma dell'aeronautica militare, non viene meno per il fatto dell eventuale coincidenza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10213 del 26 luglio 2001
«La responsabilità aquiliana per fatto illecito di un'associazione non riconosciuta chiamata a rispondere con il proprio fondo comune (art. 17 c.c.) si fonda sul rapporto organico e sul generale principio che rende responsabili le persone fisiche e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3773 del 10 giugno 1981
«La limitata capacità delle associazioni non riconosciute di essere titolari di un patrimonio, entro l'ambito in cui è positivamente prevista dalla legge e, quindi, in base all'art. 37 c.c., con esclusivo riferimento ai contributi degli associati...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 858 del 17 gennaio 2008
«In tema di associazioni non riconosciute, la responsabilità personale e solidale delle persone che hanno agito in nome e per conto dell'associazione, prevista dall'art. 38 c.c. in aggiunta a quella del fondo comune, è volta a contemperare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 718 del 16 gennaio 2006
«La responsabilità personale e solidale, di cui all'art. 38 c.c., delle persone che hanno agito in nome e per conto dell'associazione non grava su tutti coloro che, essendo successivamente a capo di questa, ne assumano la rappresentanza, ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 455 del 12 gennaio 2005
«La responsabilità personale e solidale di colui che agisce in nome e per conto di un'associazione non riconosciuta (collegata non alla mera titolarità della rappresentanza dell'associazione, ma all'attività negoziale concretamente svolta per conto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8919 del 11 maggio 2004
«Ai sensi dell'art. 38 c.c., non è configurabile responsabilità personale e solidale con l'associazione non riconosciuta, del rappresentante della stessa in ordine agli obblighi retributivi nei confronti dei dipendenti dell'associazione, ove i...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11772 del 2 agosto 2003
«Affinché, ai sensi dell'art. 38 c.c., possa operare il rifacimento all'associazione non riconosciuta della dichiarazione negoziale resa da chi abbia agito in nome e per conto della stessa, con conseguente obbligazione principale dell'associazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11759 del 6 agosto 2002
«In tema di decadenza del creditore dell'obbligazione fideiussoria per effetto della mancata tempestiva proposizione delle azioni contro il debitore principale, allorquando la fideiussione riguardi obbligazioni aventi scadenze periodiche, il dies...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6350 del 16 maggio 2000
«Delle obbligazioni assunte nei confronti dei terzi da un associato di un'associazione non riconosciuta il quale, ancorché sfornito dei relativi poteri rappresentativi, abbia agito in nome dell'associazione, rispondono sia il fondo comune...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7111 del 20 luglio 1998
«La responsabilità personale e solidale, ex art. 38 c.c., di colui che agisce in nome per conto dell'associazione non riconosciuta è collegata non alla titolarità della rappresentanza dell'associazione, ma all'attività negoziale concretamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1933 del 5 marzo 1997
«L'associazione di studi notarili, ai sensi dell'art. 82 legge 16 febbraio 1913, n. 89 (che la limita alla sola comunione e suddivisione dei proventi professionali) e dell'art. 1 legge 23 novembre 1939, n. 1815 (che, con riferimento alle attività...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 354 del 16 gennaio 1991
«Il principio per cui la responsabilità personale e solidale di coloro che hanno agito in nome e per conto dell'associazione non riconosciuta non può giovare agli associati creditori dell'associazione, cessa di essere di ostacolo all'operatività di...»