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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5163 del 10 giugno 1997
«L'esonero del condomino dissenziente dalle spese, a seguito della separazione della propria responsabilità in ordine alle conseguenze della lite, trova il suo fondamento giuridico nella norma di cui all'art. 1132 comma primo, c.c., sul duplice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15080 del 13 aprile 2011
«La separazione dei processi ai sensi dell'art. 18, comma primo, lett. c), c.p. p. può essere disposta anche nel caso di procedimento oggettivamente, e non solo soggettivamente, cumulativo.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 225 del 8 marzo 1999
«I provvedimenti che dispongono la riunione o la separazione dei processi, se non sono abnormi, sono normalmente inoppugnabili, anche perché la violazione degli artt. 17, 18 e 19 c.p.p. non determina invalidità, salvo quando risulti applicabile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1328 del 10 febbraio 1995
«Nessuna forma d'impugnazione è prevista dal nuovo codice di rito per i provvedimenti di riunione (o di separazione) dei processi. E poiché nel sistema processuale vigente è conservata la regola della tassatività delle impugnazioni, ne deriva che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40824 del 31 ottobre 2008
«In tema di riunione di processi, la regola per la quale il tribunale in composizione collegiale, pur dopo che sia disposta la separazione, conosce anche dei processi del tribunale in composizione monocratica vale esclusivamente per il caso in cui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1740 del 12 luglio 1995
«... Peraltro, se il giudizio immediato è richiesto con riferimento ad un processo riunito ad altri, il giudice non è obbligato a disporre la separazione. Egli conserva, infatti, il potere di valutazione conferitogli dall'art. 18 c.p.p. e se...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12729 del 17 ottobre 1994
«La separazione dei processi è istituto tipicamente processuale, governato da precise regole di rito anche in vista di consentire alle parti di avanzare le loro ragioni e che, dunque, può scaturire solo da un vero e proprio provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2383 del 19 luglio 1993
«Il codice di procedura penale del 1988 ha inteso accentuare l'interesse di ogni soggetto alla rapida definizione del processo che può essere influenzata dalla separazione o dalla riunione con altri processi. Di conseguenza, innovando rispetto alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5953 del 12 giugno 1996
«La separazione dei processi prevista dall'art. 19 c.p.p. attiene all'esercizio di un potere discrezionale del giudice, che nell'interesse superiore della giustizia, previa audizione delle parti, può adottare tale provvedimento, onde consentire la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4240 del 9 maggio 1997
«Qualora venga proposta dichiarazione di ricusazione del giudice (nella specie, del giudice dell'udienza preliminare nel corso di essa), la sospensione dei termini di custodia cautelare disposta nei confronti del ricusante opera anche nei confronti...»