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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24333 del 30 settembre 2008
«...ricerca del partner commerciale. È, pertanto, viziata da motivazione insufficiente la sentenza che escluda la natura mediatizia del rapporto in base alla mera circostanza che il mediatore si sia attivato per espresso incarico di una delle parti.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18135 del 20 dicembre 2002
«...promotore finanziario, la quale rientra, quando è svolta da un imprenditore, tra le attività ausiliarie previste dall'art. 2195, n. 5, c.c. e costituisce, dunque, impresa commerciale (con conseguente assoggettabilità, tra l'altro, a fallimento).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26048 del 29 novembre 2005
«I commessi (riguardo ai quali la principale distinzione si configura tra commessi viaggiatori e commessi di negozio) cui allude l'art. 2210 c.c. sono ausiliari dell'imprenditore commerciale con mansioni più modeste (di tipo essenzialmente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21520 del 12 novembre 2004
«A tal fine non è necessario che per manifestare il rapporto rappresentativo ( contemplatio domini ) il socio amministratore usi formule sacramentali, ma è sufficiente che dalle modalità e dalle circostanze in cui ha svolto l'attività negoziale e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10427 del 18 luglio 2002
«Nell'ipotesi di contratto di agenzia o rappresentanza commerciale nullo perché stipulato con soggetto non iscritto nel ruolo istituito dalla legge 12 marzo 1968, n. 316, quest'ultimo può esperire l'azione generale di arricchimento senza causa, ai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1185 del 2 aprile 1975
«...amministratori delle società commerciali. L'assemblea della società commerciale è l'organo legittimato a conferire agli amministratori il maggior potere di consentire, in deroga al precetto di legge, la cancellazione dell'iscrizione ipotecaria.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4375 del 12 maggio 1997
«Il carattere plurioffensivo della frode in commercio sussiste anche quando la cosa richiesta dal cliente dell'esercizio commerciale non sia tutelata da un marchio o da altra speciale protezione, giacché la norma di cui all'art. 515 c.p. tutela...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2655 del 23 febbraio 2001
«Qualora una società commerciale, tanto in veste di attrice, quanto di convenuta, sia stata esattamente identificata nei suoi elementi essenziali - tra i quali particolarmente la denominazione, e, all'occorrenza, la sede -, l'individuazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11097 del 11 giugno 2004
«...cui il diritto di agire spetta a chi abbia il potere di rappresentare l'interessato o nella totalità dei suoi affari (procuratore generale) o in un gruppo omogeneo di questi, paragonabile ad un'azienda commerciale o ad un suo settore (institore).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9768 del 29 ottobre 1985
«...specie, sempre che siano inerenti a tale qualità. Tali caratteristiche hanno la falsa attribuzione della qualità di rappresentante di una ditta commerciale in quanto la legge vi ricollega gli effetti giuridici propri del rapporto di...»