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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11791 del 6 agosto 2002
«Ne consegue che non contrasta con il divieto di derogabilità a svantaggio dell'agente, stabilito dal penultimo comma dell'art. 1751 c.c., l'applicazione della normativa collettiva, in base alla quale l'indennità di scioglimento del contratto va...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24784 del 25 novembre 2009
«Ne consegue che il giudice successivamente adito per l'accertamento della medesima obbligazione di durata con riferimento ad un diverso periodo deve coordinare il principio del giudicato con il principio di effettività cui è improntato il diritto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7387 del 25 febbraio 2005
«In motivazione la Corte ha posto tra l'altro in evidenza le norme che equiparano agli investigatori italiani quelli appartenenti a Paesi dell'Unione europea, e l'accordo intervenuto tra quest'ultima e la Confederazione elvetica relativamente al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5054 del 9 febbraio 2010
«...diritto di difesa e della normativa a tutela della condizione minorile. (Fattispecie relativa ad una richiesta di estradizione esecutiva avanzata dalla Repubblica di Romania per fatti di reato commessi prima della sua adesione all'Unione europea).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21974 del 19 ottobre 2007
«...nel territorio dello Stato membro dell'Unione europea che tale targa ha rilasciato, con la conseguenza che al risarcimento dei danni derivanti dal sinistro stesso è tenuto l'Ufficio Centrale Italiano, ai sensi dell'art. 1 del D.M. 12 ottobre 1972.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6110 del 20 marzo 2006
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, e nel caso, come di specie, di sinistro causato all'estero da veicolo immatricolato ed assicurato in Italia e che sia avvenuto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28614 del 13 luglio 2009
«La misura di sicurezza dell'allontanamento dal territorio dello Stato del cittadino di uno Stato membro dell'Unione europea, condannato alla reclusione per un tempo superiore a due anni, deve essere disposta pur in caso di sentenza di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47701 del 12 dicembre 2003
«In tema di sequestro preventivo (art. 321 c.p.p.), non sussiste il fumus del delitto di truffa ai danni dello Stato (art. 640, n. 1, c.p.), nell'ipotesi di attività commerciale avente per oggetto l'importazione di autoveicoli usati da paesi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2403 del 4 febbraio 2014
«In materia di impugnazione delle sentenze del Consiglio di Stato, il controllo del rispetto del limite esterno della giurisdizione - che l'art. 111, ultimo comma, Cost. affida alla Corte di cassazione - non include anche una funzione di verifica...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12391 del 21 maggio 2013
«Di conseguenza essa - mirando a soddisfare esigenze sia di correttezza che di certezza in ordine all'instaurazione del rapporto processuale - non si pone in contrasto né con gli artt. 24 e 111 Cost., né con il diritto dell'Unione europea, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40526 del 5 novembre 2007
«In tema di mandato di arresto europeo, nell'ipotesi del successivo ingresso di uno Stato nell'ambito dell'Unione europea, è applicabile la disciplina del mandato d'arresto europeo e non la diversa normativa in ordine al procedimento estradizionale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34367 del 7 settembre 2009
«...si applica anche in favore del cittadino italiano che debba scontare in Italia, in seguito al rifiuto della consegna richiesta con mandato d'arresto europeo, la pena inflitta con sentenza dell'Autorità giudiziaria di uno Stato dell'Unione europea.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3680 del 17 febbraio 2010
«Il giudizio di separazione personale tra coniugi, cittadini di due diversi Stati membri dell'Unione Europea, può essere validamente instaurato nella residenza abituale della parte attrice, così come previsto nell'art. 3, n. 1, lett. a), del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2451 del 16 gennaio 2008
«In tema di successione di leggi penali, la modificazione della norma extrapenale richiamata dalla disposizione incriminatrice esclude la punibilità del fatto precedentemente commesso se tale norma è integratrice di quella penale oppure ha essa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20847 del 3 giugno 2010
«Nei reati di malversazione e di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, persona offesa è sempre il soggetto pubblico, sia esso lo Stato, l'Unione europea, ovvero un ente pubblico, trattandosi di reati posti a tutela della corretta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5672 del 13 giugno 1997
«...che, in possesso di diplomi rilasciati da un paese membro della Unione Europea, aveva esercitato l'attività odontoiatrica senza avere previamente avanzato domanda di riconoscimento e di iscrizione al relativo albo professionale italiano).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37355 del 14 ottobre 2011
«...le monete o i valori di bollo successivamente a tale data - è applicabile esclusivamente alle falsificazioni concernenti l'euro e non anche alla falsificazione di monete in circolazione al di fuori dell'Unione europea (nella specie dollari USA).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46831 del 17 dicembre 2007
«Integra il delitto di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi (art. 497 bis c.p.), il possesso di una carta di identità falsa rilasciata dall'autorità bulgara, considerato che il passaggio dallo Stato di appartenenza ad...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35885 del 1 ottobre 2007
«Integra il delitto di cui all'art. 497 bis c.p. (possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi) — introdotto dall'art. 10, comma quarto, D.L. 27 gennaio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, nella L. 31 luglio 2005, n. 155...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35257 del 21 settembre 2007
«L'art. 6, comma secondo, del Trattato istitutivo dell'Unione Europea assicura il rispetto, in quanto principio generale del diritto comunitario, dei diritti fondamentali dell'uomo garantiti dalle tradizioni costituzionali comuni degli Stati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12918 del 26 marzo 2015
«In tema di successione di leggi penali, l'adesione di uno Stato all'Unione Europea non determina la non punibilità del delitto commesso anteriormente alla data di entrata in vigore del trattato di adesione, e consistente nel compimento di atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6392 del 8 febbraio 2008
«L'adesione della Romania alla Unione Europea a decorrere dal 1° gennaio 2007 non comporta l'applicabilità delle disposizioni di cui all'art. 2, commi secondo e quarto, c.p. con riferimento al reato previsto dall'art. 22, comma dodicesimo, D.L.vo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40553 del 1 ottobre 2013
«Il processo celebrato all'estero nei confronti del cittadino non preclude la rinnovazione del giudizio in Italia per gli stessi fatti, in quanto nell'ordinamento giuridico italiano non vige il principio del "ne bis in idem" internazionale,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2841 del 25 gennaio 2007
«...coincide con la definizione di « posizione di vulnerabilità» indicata nella decisione quadro dell'Unione Europea del 19 luglio 2002 sulla lotta alla tratta degli esseri umani, alla quale la legge 11 agosto 2003, n. 228 ha voluto dare attuazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21847 del 15 ottobre 2014
«Il titolare di un marchio, dopo aver contrassegnato il suo prodotto ed averlo immesso sul mercato, ovvero dopo aver consentito (attraverso, ad esempio, un contratto di licenza) che altri vi apponesse il segno e lo commercializzasse, non può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11140 del 29 maggio 2015
«Ai fini della validità della notificazione o comunicazione tramite i servizi postali di atti giudiziari ed extragiudiziali in materia civile o commerciale a persona residente in altro Stato membro dell'Unione Europea, da eseguirsi mediante lettera...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10543 del 22 maggio 2015
«In materia di circolazione intereuropea di titoli esecutivi, la notificazione di un titolo esecutivo italiano eseguita, in uno degli altri Stati membri dell'Unione europea (esclusa la Danimarca), a mezzo posta, è rituale in applicazione degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9127 del 6 maggio 2015
«Il principio di intangibilità del giudicato riveste una tale importanza, sia nell'ordinamento giuridico dell'Unione Europea che in quelli nazionali, che la Corte di Giustizia ha ripetutamente affermato che il diritto dell'Unione Europea non impone...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12317 del 15 giugno 2015
«La pronuncia emesse dalla Corte di giustizia in sede di rinvio pregiudiziale ex art. 267 del Trattato di funzionamento dell'Unione europea vincola il giudice di merito, il quale ha l'obbligo di conformarsi alla stessa anche ove sia in contrasto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 9924 del 28 febbraio 2014
«...degli arresti domiciliari, nella quale l'estradando aveva genericamente dedotto l'insussistenza del pericolo di irreperibilità stante la sua appartenenza all'Unione europea, e la maggiore proporzionalità ed adeguatezza della misura domiciliare).»