-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 558 del 28 gennaio 1982
«In tema di revisione dell'affidamento del figlio minore di genitori separati, o divorziati, od il cui matrimonio sia stato annullato, funzionalmente devoluta alla cognizione del tribunale per i minorenni, l'individuazione del giudice...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22909 del 11 novembre 2010
«Il provvedimento del Tribunale per i minorenni di sospensione dalla potestà non esonera i genitori adottivi dagli oneri economici, derivanti dall'obbligo di mantenimento del minore su di esso gravante, cui sono tenuti in forza del combinato...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13579 del 4 dicembre 1999
«È inammissibile il regolamento di competenza contro il provvedimento con il quale il presidente del tribunale dei minorenni dichiara la propria incompetenza a provvedere in ordine alla domanda di sequestro ex art. 156 c.c., trattandosi di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9339 del 19 settembre 1997
«La soluzione del contrasto fra i genitori, in ordine alla scelta od al mutamento del nome del figlio minore, è affidata, in pendenza di causa di separazione personale al giudice della separazione stessa, ai sensi dell'art. 155 terzo comma c.c., le...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6167 del 27 aprile 2002
«L'ordinanza con la quale il giudice di merito (nella specie, tribunale ordinario) dichiari la propria incompetenza a conoscere di un'istanza introduttiva di un procedimento unilaterale di volontaria giurisdizione (nella specie, richiesta di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3350 del 9 aprile 1994
«Il provvedimento col quale la Corte d'appello decide sul reclamo proposto avverso decisione del Tribunale per i minorenni, di costituzione, ai sensi dell'art. 194, secondo comma c.c., a favore di uno dei coniugi e in relazione alle necessità della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5575 del 13 dicembre 1989
«Il tribunale per i minorenni, adito, ai sensi dell'art. 250, quarto comma, c.c., dal genitore che intenda effettuare il «secondo» riconoscimento del minore infrasedicenne (al fine di superare la mancanza di consenso dell'altro genitore), non può...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6557 del 3 dicembre 1988
«Nel procedimento di cui all'art. 250 quarto comma c.c., promosso dal genitore che intenda riconoscere il figlio infrasedicenne per superare l'opposizione dell'altro genitore che abbia già effettuato il riconoscimento, la sentenza del tribunale per...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3563 del 17 febbraio 2006
«Pertanto, è legittima la sua ammissione, quale fonte di prova, nel giudizio di impugnazione del riconoscimento per difetto di veridicità, promosso dal curatore speciale nominato dal tribunale per i minorenni, ai sensi dell'art. 74 della legge 4...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4839 del 3 maggio 1991
«Il decreto, con il quale il tribunale per i minorenni nomina un curatore speciale, al fine dell'impugnazione del riconoscimento del figlio naturale (art. 74 della L. 4 maggio 1983, n. 184, in relazione all'art. 264 secondo comma c.c.), rientra...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3026 del 13 marzo 1993
«In caso di affidamento di un minore, disposto dal tribunale per i minorenni, ai sensi dell'art. 74, ultimo comma, della L. 4 maggio 1983, n. 184, in presenza di riconoscimento di filiazione naturale che presenti gli estremi dell'impugnabilità, i...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8015 del 26 agosto 1997
«Tuttavia, nell'ipotesi in cui l'adozione riguardi un minore, il genitore legittimo, anche se non affidatario e non esercente la potestà genitoriale, può impugnare ex art. 313 c.c. il decreto del tribunale per i minorenni quale rappresentante del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8362 del 3 aprile 2007
«La legge 8 febbraio 2006, n. 54 sull'esercizio della potestà in caso di crisi della coppia genitoriale e sull'affidamento condiviso, applicabile anche ai procedimenti relativi ai figli di genitori non coniugati, ha corrispondentemente riplasmato...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10654 del 13 maggio 2011
«E, inoltre, manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 320, quinto comma, c.c., sollevata con riferimento all'art. 3 Cost., per violazione del principio di uguaglianza tra minore esercente e minore non esercente...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17648 del 10 agosto 2007
«L'art. 403 c.c. non può ritenersi abrogato implicitamente dagli artt. 2 e 4 della legge 184 del 1983, poiché esso attiene ad interventi urgenti da assumere nella fase anteriore all'affidamento familiare, ma va coordinato con l'art. 9 della...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 28875 del 9 dicembre 2008
«In tema di competenza territoriale nei procedimenti di affidamento eterofamiliare di minori, qualora il provvedimento iniziale di affidamento, di regola soggetto a durata non superiore ai ventiquattro mesi, necessiti di essere seguito da...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1058 del 23 gennaio 2003
«In tema di controversie relative ai minori, ai fini dell'individuazione del tribunale per i minorenni territorialmente competente in ordine ai provvedimenti diretti ad intervenire sulla potestà genitoriale e sulle modalità del suo esercizio...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1278 del 11 febbraio 1997
«Il principio della non esperibilità del ricorso per cassazione ex art. 111 Cost. avverso provvedimenti di volontaria giurisdizione (fra quali rientrano — siccome non risolvono conflitti fra diritti posti su piano paritario, e siccome sempre...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6147 del 27 giugno 1994
«Il provvedimento della corte d'appello, Sezione minorenni, confermativo del decreto con il quale il Tribunale per i minorenni, a norma degli artt. 333 e 336, ultimo comma, c.c., ha disposto la somministrazione dei vaccini antipolio, antitetanico e...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7957 del 7 agosto 1990
«Dopo la separazione (consensuale o giudiziale) dei coniugi con prole minore, l'autorizzazione al rilascio del passaporto, in favore del genitore o del figlio minore, ancorché insorga questione sull'interpretazione delle clausole della separazione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6306 del 13 dicembre 1985
«Con riguardo ai provvedimenti adottati in sede di separazione dei coniugi circa l'affidamento dei figli minori, l'art. 337 c.c. attribuisce al giudice tutelare il potere di vigilare sull'osservanza dei provvedimenti stessi, ma non anche la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18514 del 4 dicembre 2003
«Ne consegue che il decreto del tribunale per i minorenni, emesso in sede di reclamo avverso il provvedimento del giudice tutelare concernente, ex art. 371 c.c., il luogo dove i minori devono essere allevati (nonché, nella fattispecie, il regime...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21750 del 4 dicembre 2012
«In tema di affidamento del figlio naturale, è competente il tribunale per i minorenni del luogo dove si trova la dimora abituale del minore nel momento in cui è stato proposto il ricorso, senza che assuma rilievo la mera residenza anagrafica o...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3481 del 20 giugno 2000
«La disciplina dettata dall'art. 11 c.p.p. in materia di competenza per i procedimenti riguardanti magistrati trova applicazione anche con riguardo ai componenti privati chiamati a far parte, ai sensi dell'art. 2 del R.D.L. 20 luglio 1934 n. 1404,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2690 del 23 gennaio 2012
«L'incertezza insuperabile sull'individuazione del "tempus commissi delicti", ove il dato rilevi per la determinazione della competenza del giudice per i minorenni o per il giudice ordinario, impone, in applicazione del generale principio del...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4352 del 17 novembre 1993
«Il genitore di imputato che, minore degli anni diciotto al momento in cui ha commesso il fatto, sia già maggiorenne alla data della pronuncia della sentenza del tribunale per i minorenni, non è legittimato a proporre l'impugnazione nell'interesse...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42049 del 12 novembre 2008
«Non è abnorme, perché rientra nei poteri del giudice e non determina una stasi processuale, il provvedimento con cui il tribunale per i minorenni rigetta l'eccezione di nullità del decreto di giudizio immediato per omessa notifica della relativa...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3107 del 10 novembre 1992
«L'ordinanza con la quale il tribunale per i minorenni rigetta l'istanza di messa alla prova dell'imputato con contestuale sospensione del procedimento ai sensi dell'art. 28 d.p.r. 22 settembre 1988, n. 448 non è impugnabile autonomamente, ma solo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8243 del 16 giugno 2000
«Ai fini della determinazione della competenza, l'art. 5 c.p.c., anche nella nuova formulazione introdotta dall'art. 2 legge n. 353 del 1990, attribuisce valenza determinante non già al decisum bensì al deductum o, meglio, al disputandum, e perciò...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4185 del 2 luglio 1980
«Poiché la disciplina approntata dal codice di procedura civile nel designare all'art. 137 nell'ufficiale giudiziario l'organo esecutivo delle notificazioni non pone una regola assoluta ed inderogabile, consentendo all'art. 58 l'espletamento di...»