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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2729 del 22 dicembre 1994
«...in chiave descrittiva attraverso predeterminate regole semantiche, potendo esse enuclearsi tanto a mezzo di simboli quanto a mezzo di segnali, entrambi idonei a creare quel timore nel soggetto passivo in grado di indurlo all'atto di disposizione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1125 del 4 marzo 1998
«...del codice di rito previgente), il timore di meri condizionamenti di tipo «psicologico» in capo al giudice, ma occorre che si sia in presenza di vere e proprie pressioni esercitate sull'organo giudicante, indipendentemente dalla sua composizione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9213 del 22 ottobre 1996
«Infatti i reati di concussione differiscono tra loro in primo luogo per l'elemento della condotta, in quanto nel caso della concussione, l'agente deve avere creato o insinuato nel soggetto passivo uno stato di paura o di timore atto ad eliderne o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5346 del 28 maggio 1996
«...mentre nel secondo ha valore accessorio o di mera occasione. Inoltre nella truffa il timore del danno è provocato dall'induzione in errore del soggetto passivo; nella concussione, invece, detto timore è causato dalle minacce del pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45993 del 10 dicembre 2007
«...«accordo» per integrare il suddetto stato di soggezione è sufficiente che il privato si sia determinato alla dazione ovvero all'accordo per evitare un maggior danno, anche in difetto di uno stato di timore psicologico verso il pubblico ufficiale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23776 del 7 luglio 2006
«Per l'integrazione del delitto di concussione non è necessario che l'abuso della qualità o dei poteri da parte del pubblico ufficiale determini uno stato soggettivo di timore per la vittima, ma è indispensabile che sussista una volontà...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21192 del 17 maggio 2013
«...dal timore di un ritardo nell'emanazione di un atto discrezionale collegato ad un abuso della qualità di pubblico ufficiale consistente, in particolare, nella deviazione delle regole di correttezza proprie dell'esercizio della pubblica funzione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2523 del 11 marzo 1992
«...solo con frasi indirette e persino con il mero sintomatico atteggiamento — uno stato di timore idoneo a far ritenere al privato che, senza l'esborso di danaro o la corresponsione di altra «utilità», non si potrebbe sottrarre a conseguenze dannose.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3316 del 14 marzo 1988
«Integra, pertanto, il delitto de quo qualsiasi comportamento palesemente o intenzionalmente aggressivo, idoneo a generare timore e a limitare la libertà morale del soggetto passivo. (Nella specie è stato ritenuto delitto di cui all'art. 336 c.p....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10941 del 14 ottobre 1986
«Essenziale è, infatti, che il comportamento dell'agente, comunque manifestato, abbia ingenerato nel soggetto passivo un timore di rappresaglia da parte dell'associazione segreta, creduta esistente, di cui l'agente possa o lasci credere di poter...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40270 del 7 ottobre 2015
«È configurabile la causa di giustificazione dello stato di necessità (art. 54 cod. pen.) nei confronti di soggetto straniero, ridotto in condizione di schiavitù e obbligato a prostituirsi, il quale sia costretto a commettere il reato di atti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14353 del 27 marzo 2003
«L'induzione, quale elemento materiale del reato di concussione, deve essere qualificata, ossia prodotta dal pubblico ufficiale con l'abuso della sua qualità o dei suoi poteri, sicché la successiva azione indebita sia l'effetto di siffatta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3022 del 26 marzo 1996
«...condotta del pubblico ufficiale, senza che assuma rilievo il fatto che tale soggetto abbia concretamente creato uno stato di timore nel privato, occorrendo solo verificare l'oggettiva efficacia intimidatoria del comportamento del soggetto attivo.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9929 del 14 settembre 1994
«...o meno nella vittima dell'illegittimità della richiesta, ben potendo il privato determinarsi a tenere un comportamento, che liberamente non avrebbe assunto, dal timore di subire un danno ove non si pieghi alla volontà del pubblico ufficiale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2986 del 8 gennaio 1994
«Nel primo caso, il metus consiste nel timore di un danno minacciato dal pubblico ufficiale, nel secondo si risolve nella soggezione alla posizione di preminenza del pubblico ufficiale medesimo, il quale, abusando della propria qualità o funzione,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8651 del 23 settembre 1993
«...né vale ad escludere la concussione il fatto che l'iniziativa sia stata presa dal privato e non dal pubblico ufficiale, allorché il primo abbia agito nel timore del danno minacciatogli dal secondo o per evitare maggiori danni e molestie.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6073 del 16 febbraio 2004
«...una pressione connessa alla funzione esercitata. (Fattispecie in cui la Corte non ha ravvisato il reato, avendo il privato agito nel timore che non pagando potesse compromettere la buona riuscita dell'istanza di edificabilità del proprio terreno).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3488 del 17 marzo 2000
«Ai fini della configurabilità del delitto di concussione, le minacce da parte dell'agente e il conseguente stato di timore del soggetto passivo non sono un elemento determinante ai fini del discrimine con la fattispecie della corruzione, atteso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6113 del 25 maggio 1994
«In caso di rifiuto della illecita proposta, il privato è infatti potenzialmente esposto alle condotte ritorsive del funzionario, tanto più in presenza di attività parzialmente discrezionali, che possono determinare il timore di possibili danni,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9528 del 3 marzo 2009
«In tema di concussione, la circostanza che l'atto oggetto di mercimonio da parte del pubblico ufficiale sia illegittimo e contrario ai doveri d'ufficio non comporta di per sé il mutamento del titolo del reato in quello di corruzione, neppure...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1122 del 6 febbraio 1997
«Invero se il privato effettua la dazione o la promessa allo scopo di trarre vantaggio dall'abuso del soggetto pubblico, viene meno quella situazione di timore che sola esclude l'instaurazione di un rapporto paritetico, così da farne un vero e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5114 del 29 aprile 1998
«Lo stato di soggezione della vittima della condotta concussiva può assumere peraltro molteplici aspetti, non essendo elemento essenziale del reato un effettivo metus publicae potestatis, inteso come stato psicologico di timore in cui versi il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 652 del 19 gennaio 1996
«...scopo di trarre vantaggio dall'abuso del pubblico ufficiale, viene meno quella situazione di timore, quel vizio della sua volontà, che sola esclude l'instaurazione di un rapporto paritetico, così da farne un vero e proprio correo nella corruzione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4714 del 9 maggio 1996
«...economiche, acquisizione di appalti pubblici), ma purché lo stesso sia perseguito con «metodi» mafiosi (uso della forza intimidatrice dell'associazione; assoggettamento delle persone con tale timore; imposizione di atteggiamento omertoso).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34818 del 14 settembre 2007
«La procedibilità d'ufficio dei reati sessuali nel caso previsto dall'art. 609 septies, comma quarto, n. 3, c.p. è stata stabilita in ragione dell'autorità connessa alle funzioni esercitate ed all'influenza, al vincolo, alla dipendenza, se non al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33653 del 14 settembre 2020
«In tema di concussione, l'abuso costrittivo del pubblico agente non deve necessariamente concretizzarsi in espressioni esplicite, potendo attuarsi anche mediante una minaccia implicita, allusiva, ovvero che abbia assunto forma esortativa o di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15697 del 11 gennaio 2022
«...6 legge 2 ottobre 1967, n. 895, pur potendo avere ad oggetto lo stesso elemento materiale, tutela l'ordine pubblico e richiede il dolo specifico, consistente nel fine di incutere timore, di suscitare tumulto o di attentare alla sicurezza pubblica.»