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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5116 del 29 aprile 1998
«Rivestono la qualità di pubblici ufficiali il presidente del consiglio di amministrazione e il direttore dei lavori di una società concessionaria dell'Anas per la cura della viabilità autostradale (Spa «Autostrada del Brennero») in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9710 del 17 novembre 1994
«Quando l'attività di gestione di una società dotata di personalità giuridica è affidata ad un consiglio di amministrazione si verifica (a differenza del caso dell'amministratore unico) una separazione del potere deliberativo, diretto a formare la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12012 del 26 novembre 1998
«La convocazione del Consiglio di amministrazione di una società di capitali deve essere apprezzata nella sua unità di atto a struttura procedimentale con destinatari plurimi, perciò riferita non ai singoli componenti individualmente considerati,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19160 del 13 settembre 2007
«In tema di nomina del collegio sindacale nelle società per azioni, è illegittima la modifica statutaria che attribuisca al consiglio di amministrazione il diritto di presentare una propria lista di candidati, con possibile integrale copertura dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11959 del 17 maggio 2010
«La funzione del notaio, intervenuto all'assemblea straordinaria di una società, è essenzialmente quella di certificare le attività avvenute in sua presenza (operazioni di voto, esito delle stesse, maggioranze, ecc.) e non quella di verificare la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20771 del 26 ottobre 2004
«Ne consegue che, versandosi al di fuori di una di queste ultime ipotesi, nei confronti del notaio che abbia prestato la propria opera professionale per la redazione del verbale di assemblea straordinaria della società, risponde, in applicazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6468 del 25 marzo 2005
«Quando l'attività di gestione di una società dotata di personalità giuridica è affidata ad un consiglio d'amministrazione si verifica (a differenza del caso dell'amministratore unico) una separazione del potere deliberativo, diretto a formare la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6013 del 10 maggio 2000
«Qualora lo statuto di una società per azioni attribuisca il potere di rappresentare la società in giudizio al presidente e ai consiglieri delegati e non anche al consiglio di amministrazione deve considerarsi invalida la delibera del consiglio di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18574 del 4 settembre 2007
«Conseguentemente, in coerenza con la ratio del menzionato art. 2384 c.c., ai fini dell'applicazione del principio enunciato non vi è ragione di distinguere le limitazioni contenute nell'atto costitutivo e nello statuto, da quelle risultanti in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1325 del 7 febbraio 2000
«La regola di cui all'art. 2384 c.c. il quale (nel testo modificato dall'art. 5 del D.P.R. n. 1127 del 1969 introdotto in esecuzione della Direttiva CEE n. 151 del 1968 al fine di garantire ai terzi la sicurezza in ordine alla validità degli atti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11643 del 13 maggio 2010
«Pertanto, il presidente del consiglio di amministrazione di una società di capitali, chiamato a rispondere come co-obbligato solidale per omissione di vigilanza, non può sottrarsi alla responsabilità adducendo che le operazioni integranti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6238 del 23 giugno 1998
«Ai fini della responsabilità degli amministratori conseguente alla mancata convocazione, ex art. 2447 c.c., del consiglio di amministrazione della società allorché, per la perdita di oltre o un terzo del capitale sociale quest'ultimo si riduca...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5493 del 29 febbraio 2008
«In tema di espropriazione forzata di quote di società a responsabilità limitata non liberamente trasferibili, qualora, pur in presenza di una clausola statutaria di previsione della necessità del consenso del consiglio di amministrazione per il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15302 del 29 novembre 2000
«Per l'elezione e la nomina dei componenti del consiglio di amministrazione di una società cooperativa, è legittimo avvalersi, in sede di votazione, di schede prestampate contenenti i nomi dei candidati proposti dal consiglio uscente a condizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13450 del 30 dicembre 2000
«L'azione per il risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio di funzioni giudiziarie per fatto costituente reato commesso da magistrato va esercitata nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri e non nei confronti del Ministro della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6933 del 5 luglio 1999
«I regolamenti si distinguono dagli atti e provvedimenti amministrativi di carattere generale, perché questi ultimi costituiscono espressione di una semplice potestà amministrativa e sono destinati alla cura concreta di interessi pubblici, con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23056 del 15 novembre 2010
«In tema di ricusazione dell'arbitro, la formula contenuta nell'art. 51, numero 1, c.p.c., che (nel regime anteriore alla modifica dell'art. 815 c.p.c. operata dall'art. 21 del d.l.vo n. 40 del 2006) prevede tra le cause di astensione obbligatoria...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36595 del 22 settembre 2009
«Integra la distrazione, rilevante ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 216 L. fall. (bancarotta fraudolenta patrimoniale), la condotta di colui che, in qualità di presidente del consiglio di amministrazione e amministratore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9199 del 14 maggio 2004
«In tema di rappresentanza processuale delle persone giuridiche che, ai sensi dell'art. 75 c.p.c., spetta al soggetto al quale è conferita a norma di legge o dello statuto, la capacita di agire o resistere in giudizio in nome e per conto delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6227 del 13 marzo 2009
«Nel nuovo ordinamento delle autonomie locali recato dal D.L.vo 12 agosto 2000, n. 267, in mancanza di una disposizione statutaria che la richieda espressamente, l'autorizzazione alla lite da parte degli organi collegiali (consiglio o giunta) non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10160 del 25 luglio 2001
«Ai sensi dell'art. 3, terzo comma, del D.L.vo 30 giugno 1994, n. 479, la rappresentanza legale dell'INPDAP spetta al presidente, mentre tra le funzioni del consiglio di amministrazione non è più compresa quella di autorizzazione a stare in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4432 del 27 marzo 2001
«Per il disposto dell'art. 2 del D.L.vo del Capo provvisorio dello Stato 13 maggio 1947, n. 438 (che regola la composizione e la competenza degli organi amministrativi dell'INAIL) la rappresentanza legale di detto ente spetta al suo presidente, il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 560 del 19 gennaio 2000
«Pertanto, è inammissibile il controricorso con il quale il presidente dello Iacp di Isernia resiste, nel giudizio per cassazione avverso ordinanza pretorile ex art. 666 c.p.c., in forza di delibera del comitato esecutivo che non risulta ratificata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8211 del 27 luglio 1995
«Il presidente dell'Inps, cui spetta la rappresentanza legale dell'istituto a norma dell'art. 2 del D.P.R. 30 aprile 1970, n. 639 (in parte modificato dall'art. 3 della L. 9 marzo 1989, n. 88), ha il potere di agire in giudizio a nome dell'ente,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14260 del 19 giugno 2007
«L'autorizzazione del consiglio d'amministrazione di un ente al presidente ad agire o resistere in giudizio, che concorre ad integrare la capacità processuale dell'ente medesimo, costituendo una condizione dell'azione, può intervenire per tutto il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21574 del 6 ottobre 2006
«La delibera dell'organo collettivo di un'associazione, richiesta per patto statutario, affinché il presidente dell'ente, cui per legge compete la legitimatio ad processum possa agire o resistere in giudizio, concorre ad integrare la capacità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8421 del 4 maggio 2004
«Ciò posto, la procura che attribuisca al detto dirigente il potere di decidere, a nome dell'azienda, le modalità di definizione dei rapporti controversi — se transigere, sottoporre la questione al giudice o agli arbitri, o resistere — non può...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7891 del 14 luglio 1995
«In tema di distrazione senza concorso col fallito (art. 232 legge fallimentare), la condotta consiste essenzialmente nello stornare beni dal patrimonio tutelato, impedendone l'apprensione da parte degli organi fallimentari e presuppone, quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8721 del 13 aprile 2010
«Qualora una controversia cui sia applicabile il rito del lavoro (nella specie in riferimento a domanda di restituzione di somme pretesamente corrisposte illegittimamente da una società al presidente del consiglio di amministrazione) sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1806 del 13 settembre 1993
«Le dette attività, infatti, non sono privatizzate solo perché vengono poste in essere da soggetti privati ma conservano la loro natura di attività amministrativa in senso obiettivo, avendo la funzione di assicurare la protezione dell'interesse...»