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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2354 del 4 febbraio 2005
«In tema di scioglimento della comunione legale tra coniugi, la norma dell'art. 192, terzo comma, c.c. attribuisce a ciascuno dei coniugi il diritto alla restituzione delle somme prelevate dal patrimonio personale ed impiegate in spese ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4446 del 7 agosto 1982
«In tema di differenza fra società e comunione, in cui si verifica comunque un conferimento di beni o il fenomeno di una massa di beni comuni, rileva la prevalenza nella comunione dell'elemento statico e nella società di quello dinamico nel senso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4601 del 14 luglio 1981
«L'art. 1125 c.c., secondo il quale, negli edifici condominiali, le spese per la manutenzione e ricostruzione dei soffitti, delle volte e dei solai sono sostenute in parti eguali dai proprietari dei due piani l'uno all'altro sovrastanti,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 298 del 20 gennaio 1977
«La preesistenza di una regolare «tabella» allegata al regolamento di condominio, con la quale siano ripartiti in millesimi i valori dei piani o delle porzioni di piano appartenenti ai singoli condomini, non è requisito di validità delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1940 del 3 febbraio 2004
«La cessione tra privati di beni comunali soggetti ad uso civico, quali quelli di cui alla cat. A) [«terreni convenientemente utilizzabili come bosco o come pascolo permanente», che non possono essere alienati neppure dall'ente pubblico, se non con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17341 del 25 giugno 2008
«Ai fini dell'accertamento dell'ambito oggettivo di un contratto quadro relativo alla prestazione di servizi di investimento, il giudice di merito non può fermarsi all'intitolazione enunciativa del contratto, ma deve esaminare l'intero contenuto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5832 del 16 giugno 1994
«In tema di organizzazioni di tendenza il licenziamento ideologico, collegato cioè all'esercizio, da parte del prestatore di lavoro, di diritti costituzionalmente garantiti, quali la libertà di opinione, la libertà di religione e, nel campo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38110 del 7 ottobre 2003
«Ai sensi dell'art. 673, comma 1, c.p.p. al giudice dell'esecuzione, nel caso di abrogazione anche parziale di una norma incriminatrice, non è consentita la completa rivisitazione del giudizio di merito o meglio ancora l'esecuzione di accertamenti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19454 del 9 novembre 2012
«Allo scioglimento della comunione legale tra i coniugi, ai sensi dell'art. 192, terzo comma, c.c., devono essere restituiti solo gli importi impiegati in spese ed investimenti per il patrimonio comune già costituito, ma non il denaro personale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1245 del 31 gennaio 1998
«In tema di false comunicazioni sociali, qualora la redazione di falsa contabilità serva di supporto alla falsa rappresentazione della realtà sociale offerta dal bilancio, chiunque, benché estraneo, contribuisca a tali artifici contabili, nella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 231 del 27 febbraio 1996
«In tema di competenza per materia all'adozione di provvedimenti cautelari in fase di indagini preliminari, posto che in tale fase non può parlarsi propriamente di «reati» ma solo di fluide «ipotesi di reato», non può escludersi la competenza del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2738 del 23 luglio 1996
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 34 c.p.p. in relazione all'art. 3 Cost. nell'ipotesi in cui non prevede l'incompatibilità del giudice che abbia deciso una fattispecie criminosa caratterizzata dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8854 del 30 luglio 1998
«Alla luce delle disposizioni della legge 24 dicembre 1993, n. 537, il cui art. 10, comma sesto, prevede che «la costruzione e la gestione delle autostrade è l'oggetto principale della Soc. Autostrade spa», si devono ribadire le finalità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1689 del 7 febbraio 2012
«In tema di deposito bancario, l'emissione dei documenti di legittimazione o titoli rappresentativi (nella specie, un certificato di deposito al portatore e due libretti di risparmio al portatore) non spiega influenza nei rapporti fra banca e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23181 del 17 maggio 2004
«La qualificazione di un delitto come politico data dall'art. 8 c.p. va letta alla luce dell'art. 10 cost., secondo il quale l'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale, tra le quali si pone in particolare la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4483 del 13 aprile 1992
«In tema di elezioni amministrative comunali, il ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione, il quale sia rivolto a sostenere che la controversia in materia di formazione delle liste dei candidati, ad opera di partiti o di gruppi di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 670 del 29 marzo 1974
«Gli scritti o disegni fatti affiggere dai partiti politici, che sono associazioni private, sono disciplinati dal capoverso dell'art. 664 c.p., e la loro distruzione è punita a condizione che l'affissione sia eseguita nei luoghi e nei modi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17921 del 23 agosto 2007
«Ogni ente si immedesima nell'organo cui la legge o lo statuto conferisce la rappresentanza, sicché un diverso organo dell'ente, privo del potere processuale, non è legittimato a stare in giudizio per l'ente stesso. In particolare, in tema di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7386 del 10 giugno 1978
«L'art. 290 c.p. non è stato abrogato dall'art. 49 Cost. né è viziato da incostituzionalità per contrasto con la stessa norma, poiché il diritto di riunirsi in partiti politici per concorrere, con metodo democratico, a determinare la politica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3926 del 25 marzo 1999
«Tra il reato di corruzione e quello di finanziamento illecito dei partiti, deve ritenersi ammissibile il concorso formale in quanto diverse sono le condotte e diversi i beni giuridici tutelati dalle rispettive norme incriminatrici: il buon...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10995 del 15 marzo 2007
«Sussiste la responsabilità per concorso anomalo in ordine al reato più grave e diverso da quello voluto (art. 116 c.p.) qualora vi siano la coscienza e volontà di concorrere con altri nella realizzazione di un reato, un evento diverso, voluto e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16195 del 3 maggio 2002
«In tema di diffamazione attribuita ad un parlamentare, non sussistono i presupposti di fatto per sollevare, da parte dell'A.G., conflitto di attribuzione a fronte di una delibera di insindacabilità emessa, ai sensi dell'art. 68 comma primo della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11667 del 16 dicembre 1997
«In tema di reati commessi da parlamentari, gli atti c.d. “di funzione” — quegli atti, cioè, che, compiuti da parlamentari in relazione a tale specifica qualità, si rendono insindacabili anche da parte dell'autorità giudiziaria perché espressione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11928 del 17 novembre 1998
«Le critiche rivolte ad un magistrato, cui si addebiti un atteggiamento di parzialità e di «reggenza o supplenza politica», nonché una concezione del procedimento penale come strumento di difesa sociale possono avere una diversa valenza a seconda...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5224 del 16 marzo 2016
«In tema di impresa familiare, la predeterminazione, ai sensi dell'art. 9 della l. n. 576 del 1975 e nella forma documentale prescritta, delle quote di partecipazione agli utili, sia essa oggetto di una mera dichiarazione di verità, come è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23600 del 28 settembre 2018
«L'esecuzione di un ordine illegittimo impartito dal superiore gerarchico non basta di per sé ad impedire la configurabilità di una giusta causa di recesso, non trovando applicazione nel rapporto di lavoro privato l'art. 51 c.p. in assenza di un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11332 del 9 ottobre 1999
«La partecipazione agli utili per la collaborazione prestata nell'impresa familiare, ai sensi dell'art. 230 bis c.c., va determinata sulla base degli utili non ripartiti al momento della sua cessazione, nonché dell'accrescimento della produttività...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24560 del 2 dicembre 2015
«L'impresa familiare di cui all'art. 230 bis c.c. appartiene solo al suo titolare, anche nel caso in cui alcuni beni aziendali siano di proprietà di uno dei familiari, in ciò differenziandosi dall'impresa collettiva, come quella coltivatrice, la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1744 del 11 agosto 1993
«Anche nel corso delle indagini preliminari è proponibile conflitto di competenza tra diversi Gip. (Nella specie, in relazione agli stessi fatti di corruzione e violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti, addebitati allo stesso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11240 del 16 novembre 1995
«Nell'ipotesi di concorso formale tra il reato di corruzione e quello di finanziamento illecito dei partiti non è ipotizzabile una causa di esclusione della punibilità sotto il profilo dell'inesigibilità della condotta richiesta dalla norma di cui...»