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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2868 del 7 giugno 1978
«Il solaio esistente fra i piani sovrapposti di un edificio è oggetto di comunione fra i rispettivi proprietari per la parte strutturale che, incorporata ai muri perimetrali, assolve alla duplice funzione di sostegno del piano superiore e di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2943 del 4 aprile 1997
«In caso di delegazione di pagamento titolata rispetto al rapporto di valuta, il delegato che per errore esegua una seconda volta il pagamento in favore del terzo ha il diritto di ripetere tale ultimo pagamento, costituente un indebito oggettivo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 516 del 2 marzo 1971
«L'approvazione specifica di una delle clausole considerate dall'art. 1341 c.c., non deve essere necessariamente incorporata nel contratto stesso che contiene la clausola, ma può essere contenuta in un separato documento, pure predisposto dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 143 del 9 gennaio 1993
«In tema di condominio di edifici l'innalzamento del solaio concordato fra i proprietari dei piani interessati non può valere a trasformare in proprietà esclusiva del titolare del locale sottostante la zona di proprietà comune corrispondente al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2216 del 5 febbraio 2004
«In riferimento ai criteri ermeneutica dei negozi giuridici, nei contratti per i quali è prevista la forma scritta ad substantiam (come il contratto per cui è causa, avente ad oggetto la costituzione di un diritto di servitù), la ricerca della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 212 del 14 gennaio 1988
«La responsabilità del proprietario d'un edificio o di altra costruzione per i danni cagionati dalla loro rovina può ravvisarsi solo in caso di danni derivanti dagli elementi (anche accessori ma) strutturali dell'edificio o di altra costruzione e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5882 del 11 marzo 2010
«L'incorporazione di una società in un'altra è assimilabile al trasferimento d'azienda di cui all'art. 2112 c.c., con la conseguente applicazione del principio statuito dalla citata norma secondo il quale ai lavoratori che passano alle dipendenze...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 9950 del 16 aprile 2008
«In tema di bilancio, l'art. 2427 c.c. (applicabile ratione temporis nella formulazione anteriore alla novella del D.L.vo n. 127 del 1991) e l'attuale art. 2426, primo comma, n. 6, c.c., consentendo l'iscrizione dell'avviamento derivato, cioè...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2921 del 29 marzo 1996
«Con riguardo ad un'ipotesi di fusione c.d. eterogenea di società, e tenuto conto della parziale dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 2503 c.c. (sentenza della Corte costituzionale n. 47 del 20 febbraio 1995), la fusione senza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19847 del 20 settembre 2010
«La fusione per incorporazione nella disciplina previgente alla riforma del diritto societario di cui al d.l.vo n. 6 del 2003, applicabile "ratione temporis" comporta l'estinzione automatica delle società fuse od incorporate, con confusione dei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19509 del 14 settembre 2010
«La fusione per incorporazione, che si sia verificata prima dell'entrata in vigore del novellato art. 2504 bis c.c., determina l'estinzione della società incorporata, non avendo la nuova disciplina normativa della fusione, introdotta del d.l.vo n....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22489 del 19 ottobre 2006
«La domanda giudiziale contenuta nel ricorso per decreto ingiuntivo contro un soggetto determinato e la notificazione allo stesso del decreto ingiuntivo investono il destinatario della notificazione della qualità di parte tenuta ad effettuare le...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 2716 del 25 febbraio 2002
«Nell'ipotesi in cui una società incorpori altra società da essa interamente o parzialmente posseduta, il disavanzo di fusione esprime la differenza tra il valore del patrimonio netto dell'incorporata ed il prezzo pagato per l'acquisto delle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27183 del 28 dicembre 2007
«Agli effetti del risarcimento del danno da illecito permanente (quale deve ritenersi l'abusiva captazione di acque pubbliche). la permanenza va accertata non già in riferimento al danno, bensì al rapporto eziologico tra il comportamento contra ius...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 50 del 7 gennaio 2004
«Nell'assicurazione della responsabilità civile, dopo la comunicazione dell'assicurato all'assicuratore, della richiesta del terzo danneggiato o della proposizione da parte dello stesso dell'azione in giudizio, il decorso della prescrizione breve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3820 del 15 febbraio 2013
«In tema di fusione per incorporazione, l'art. 2504 bis c.c. nel testo modificato dal d.l.vo n. 6 del 2003, nel prevedere la prosecuzione dei rapporti giuridici, anche processuali, in capo al soggetto unificato quale centro unitario di imputazione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6176 del 30 giugno 1984
«La norma o la prescrizione di rinvio, espressamente richiamata a completamento del precetto, viene a svolgere una funzione integratrice della norma penale in bianco e ad essere, quindi, in essa incorporata. Ne discende che la norma in bianco non è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22813 del 14 maggio 2004
«L'errore sulla qualifica demaniale di un'area o terreno non esclude l'elemento psicologico del reato di occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo, in quanto ai sensi dell'art. 47 c.p., la punibilità è esclusa solo in riferimento all'errore...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37590 del 21 ottobre 2010
«Deve essere considerato errore sulla legge penale, come tale inescusabile, sia quello che cade sulla struttura del reato, sia quello che incide su norme, nozioni e termini propri di altre branche del diritto, introdotte nella norma penale ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6202 del 18 marzo 2014
«La citazione in giudizio notificata ad una società già incorporata in un'altra è nulla per inesistenza della parte convenuta, ma tale nullità, rilevabile d'ufficio, resta tuttavia sanata per effetto della costituzione in giudizio della società...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2637 del 8 febbraio 2006
«Ai sensi del nuovo art. 2505 bis c.c., conseguente alla riforma del diritto societario (D.L.vo 17 gennaio 2003, n. 6), la fusione tra società non determina, nelle ipotesi di fusione per incorporazione, l'estinzione della società incorporata, né...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9504 del 28 giugno 2002
«La fusione per incorporazione di una società per azioni in altra Spa determina l'estinzione dell'ente incorporato ed il subingresso in giudizio, a seguito di riassunzione o costituzione volontaria, della società incorporante, con la conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1528 del 11 febbraio 1992
«Nel caso in cui una società sia estinta a seguito di incorporazione in altra società e l'atto di fusione sia stato iscritto nel registro delle imprese a mente dell'art. 2504 c.c., è nulla la notificazione della citazione alla società incorporata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10372 del 20 ottobre 1993
«La citazione per il giudizio di secondo grado notificata alla società incorporata, posteriormente alla fusione, è affetta da nullità rilevabile di ufficio, per l'inesistenza del soggetto, ai sensi dell'art. 164 c.p.c., in relazione al precedente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5716 del 11 aprile 2003
«La citazione in giudizio di una società incorporata in altra è nulla, ai sensi degli artt. 163, terzo comma, n. 2, e 164 c.p.c., per inesistenza della parte convenuta, poiché tale società, a seguito della fusione per incorporazione, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6949 del 22 maggio 2001
«Nel caso in cui l'estinzione di una società per incorporazione in un'altra, verificatasi nel corso del giudizio di primo grado non sia stata dichiarata ai sensi dell'art. 300 c.p.c. dal difensore munito di procura anche per il giudizio di appello,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27762 del 11 dicembre 2013
«In ipotesi di fusione per incorporazione, la società incorporata non si estingue ai sensi del vigente art. 2504 bis c.c., con la conseguenza che, ove quest'ultima fosse già mandataria per la gestione di un credito e delle relative controversie in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16368 del 20 agosto 2004
«La fusione di una società per incorporazione in un'altra determina automaticamente l'estinzione della società assoggettata a fusione e il subingresso nei rapporti ad essa relativi per successione a titolo universale della società incorporante;...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13001 del 31 maggio 2006
«L'opposizione a decreto ingiuntivo nullo perché emesso nei confronti di società estinta per incorporazione, proposta dalla società incorporante, subentrata per successione a titolo universale nei rapporti ad essa relativi, ha, in considerazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7492 del 26 giugno 1992
«La falsa attestazione, contenuta nella concessione edilizia, del parere favorevole dell'ufficiale sanitario, non può essere ritenuta autonoma certificazione, rappresentando un elemento essenziale della concessione edilizia, nel cui contenuto viene...»