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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2326 del 21 marzo 1990
«...in vigore per l'esercizio dell'azione di dichiarazione di paternità naturale (con il conseguente sorgere del diritto potestativo di accettazione dell'eredità, inscindibilmente connesso con l'accertamento dello status e da questo dipendente).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 511 del 18 gennaio 1995
«La norma di cui all'art. 500 (recte: 550) c.c. (cosiddetta cautela sociniana) — la quale, nell'ipotesi che il testatore abbia disposto di un usufrutto o di una rendita vitalizia il cui reddito eccede quello della porzione disponibile (comma 1) o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22833 del 24 ottobre 2006
«...l'obbligo di pagamento di un somma di denaro a titolo di conguaglio, persegue il mero effetto di perequazione del valore delle rispettive quote, nell'ambito dell'attuazione del diritto potestativo delle parti allo scioglimento della comunione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9744 del 23 aprile 2010
«Il diritto potestativo di riscatto nei confronti dell'acquirente di quota ereditaria, previsto dall'art. 732 cod. civ a favore dei coeredi, viene ad esistenza solo con la manifestazione di volontà che può essere espressa pure con l'atto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3470 del 15 febbraio 2010
«Il diritto potestativo di riscatto nei confronti dell'acquirente di quota ereditaria, previsto dall'art. 732 c.c., può essere esercitato in giudizio anche dal difensore, poiché il conferimento del mandato alle liti lo abilita ad esprimere la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9897 del 20 giugno 2003
«Ne consegue che, mentre nel caso di società semplice con due soli soci, l'esclusione di uno di loro è pronunciata dal tribunale su istanza dell'altro (art. 2287, comma terzo, c.c.), il diritto potestativo di recedere dall'impresa familiare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14658 del 23 giugno 2006
«...della parte di suolo compresa tra il confine ed il muro del vicino, occupata ai fini dell'edificazione in aderenza alla fabbrica del confinante (in quest'ultima ipotesi la sentenza, che riconosca il diritto potestativo, ha natura costitutiva).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8671 del 25 giugno 2001
«L'art. 904 c.c. prevede due distinte ipotesi diversamente regolate, nelle quali la facoltà del proprietario del muro al mantenimento delle luci aperte su di esso è considerata recessiva rispetto al diritto potestativo del vicino di chiuderle: la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2455 del 26 febbraio 1993
«Il retratto agrario previsto dall'art. 8 L. 26 maggio 1965 n. 590 costituisce esercizio del diritto potestativo di subentrare nella qualità di acquirente del fondo con effetti ex tunc, mediante una dichiarazione unilaterale ricettizia rivolta al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1796 del 2 marzo 1985
«In tema d'enfiteusi, gli inderogabili principi fissati dagli artt. 972 e 973 c.c., circa la prevalenza del diritto potestativo di affrancazione spettante all'efiteuta, ed il conseguente condizionamento ad esso del diritto del concedente di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12814 del 18 dicembre 1997
«I fatti ai quali le due disposizioni citate legano il diritto potestativo del proprietario del fondo assolutamente o relativamente intercluso o il diritto del proprietario del fondo non sufficientemente collegato sono rispettivamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8746 del 18 agosto 1993
«In tema di condominio di edifici, l'art. 1121 c.c. riconosce ai condomini dissenzienti (e ai loro eredi e aventi causa), in caso di innovazioni gravose o voluttuarie, il diritto potestativo di partecipare successivamente ai vantaggi delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1218 del 1 febbraio 1993
«I regolamenti condominiali, non approvati dall'assemblea, ma adottati coattivamente, in virtù di sentenza attuativa del diritto potestativo di ciascun partecipe del condominio (con più di dieci componenti) di ottenere la formazione del regolamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 264 del 11 gennaio 2006
«In tema di mutuo ipotecario, agli effetti dell'azione di risarcimento dei danni, il terzo acquirente di immobili ipotecati - cui l'art. 2858 cod. civ. attribuisce il diritto potestativo di pagare i creditori iscritti ovvero di rilasciare i beni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3747 del 23 febbraio 2005
«...1304, primo comma, c.c. non costituisce un'eccezione da far valere nei tempi e nei modi processuali ad essa pertinenti, bensì un diritto potestativo esercitabile anche nel corso del processo, senza requisiti di forma né limiti di decadenza.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 884 del 29 gennaio 1998
«La dichiarazione di un condebitore di voler profittare della transazione intervenuta, tra altro condebitore solidale e il creditore (art. 1304 c.c.), è un diritto, potestativo che non ammette equipollenti — e perciò non può esser sostituita dalla...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 2383 del 3 febbraio 2006
«...valutare se la sentenza resa nei confronti del condebitore solidale debba considerarsi a sé favorevole, e decidere, in caso positivo, esercitando un diritto potestativo sostanziale, di avvalersene ai sensi del citato art. 1306, secondo comma, c.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 436 del 22 gennaio 1982
«Tale contratto impegna irrevocabilmente il proponente, anche senza la fissazione di un termine finale di validità, e l'esercizio del diritto potestativo di accettazione della proposta può avvenire nel termine prescrizionale di dieci anni ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16501 del 21 agosto 2004
«Rientrano tra le eccezioni in senso stretto soltanto quelle come tali espressamente definite dalla legge, nonché quelle corrispondenti all'esercizio di un diritto potestativo. Ne consegue che qualora si versi al di fuori di tale nozione (come...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25138 del 13 dicembre 2010
«L'atto di dimissioni, nel realizzare il diritto potestativo di recesso del lavoratore, idoneo a determinare la risoluzione del rapporto di lavoro indipendentemente dalla volontà del datore di lavoro, non sopporta una condizione risolutiva, che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18450 del 19 settembre 2005
«Il contratto sottoposto a condizione potestativa mista è soggetto alla disciplina di cui all'art. 1358 c.c., che impone alle parti l'obbligo giuridico di comportarsi secondo buona fede durante lo stato di pendenza della condizione, e la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 267 del 28 gennaio 1976
«L'atto con il quale si esercita il diritto potestativo di recesso di cui all'art. 1373 c.c. integra un negozio giuridico unilaterale recettizio che deve sottostare alle medesime garanzie di forma prescritta per la costituzione del rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4023 del 2 settembre 1978
«...secondo i comuni principi o in base alla volontà delle parti, tale da alterare la natura e la finalità del rapporto complessivo in modo così radicale da generare nel contraente leso un diritto potestativo alla risoluzione del rapporto medesimo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15629 del 26 luglio 2005
«In base ad una lettura conforme a buona fede deve ritenersi che, in un contratto di durata, in presenza di una pattuizione che riconosca ad una parte, in difetto di una unilaterale manifestazione di una volontà di disdetta dell'altra da compiersi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2380 del 13 giugno 1975
«La clausola risolutiva espressa, invece, conferisce alla parte il diritto (potestativo) di determinare la risoluzione automatica del contratto per l'inadempimento di una determinata obbligazione, inadempimento la cui importanza ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3713 del 21 dicembre 1971
«...di una prestazione, onde la sua efficacia interruttiva è limitata ai diritti di credito e non può estendersi a un diritto potestativo, quale è quello all'annullamento del contratto, cui non corrisponde un obbligo di prestazione della controparte.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10935 del 11 luglio 2003
«In tema di contratti, la clausola risolutiva espressa attribuisce al contraente il diritto potestativo di ottenere la risoluzione del contratto per l'inadempimento di controparte senza doverne provare l'importanza e la risoluzione del contratto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16993 del 1 agosto 2007
«In tema di contratti, la clausola risolutiva espressa attribuisce al contraente il diritto potestativo di ottenere la risoluzione del contratto per l'inadempimento di controparte senza doverne provare l'importanza, sicché la risoluzione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3012 del 25 ottobre 1971
«L'art. 1456 c.c. conferisce alla parte il diritto (potestativo) di determinare la risoluzione automatica del contratto con la mera dichiarazione che essa intende valersi della clausola risolutiva espressa. Qualora il contratto sia stato stipulato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4122 del 13 luglio 1982
«L'eccezione d'inadempimento ex art. 1460 c.c., quando è fondata, impedisce l'operatività della clausola risolutiva espressa di cui al precedente art. 1456, in quanto tale clausola non è limitativa della proponibilità di eccezioni (art. 1462...»