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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2100 del 4 febbraio 2004
«Il diritto sul palco in teatro non ha come oggetto, i posti, a sedere o in piedi, che esso contiene, ma lo spazio intero — aperto sulle balconate sovrapposte nelle pareti perimetrali della sala, in cui si svolgono gli spettacoli — dal quale i...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2642 del 19 marzo 1993
«Siffatta esplicita previsione conferma la regola generale, che è quella dell'uso della lingua italiana, senza necessità di traduzioni per lo straniero che si trovi in Italia, di tutti gli altri atti scritti del procedimento, salvo il diritto, per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48797 del 19 dicembre 2003
«In base al testuale tenore dell'art. 143, comma 1, c.p.p., secondo cui l'imputato che non conosca la lingua italiana ha diritto all'assistenza di un interprete «al fine di poter comprendere l'accusa contro di lui formulata e di seguire il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6318 del 23 giugno 1993
«L'art. 143 c.p.p. non prevede il diritto dell'imputato ad un interprete che conosca la sua lingua di origine, ma riconosce all'imputato che ignora la lingua italiana di farsi assistere da un interprete al fine di poter comprendere l'accusa contro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5221 del 20 maggio 1993
«Il diritto di farsi assistere da un interprete, previsto dall'art. 143 c.p.p., è limitato - ove ne concorrano i presupposti – agli atti orali, e la traduzione è prescritta solo per l'atto di cui all'art. 169 stesso codice da notificare...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5908 del 31 gennaio 1991
«Il diritto di farsi assistere da un interprete, riconosciuto dall'art. 143 c. p.p. all'imputato, italiano o straniero, che non conosca la lingua è limitato agli atti orali e la traduzione è prevista solo per l'atto di cui all'art. 169 c.p.p. da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 293 del 14 gennaio 1994
«L'art. 143, primo comma, c.p.p. che prevede, per l'imputato che non conosce la lingua italiana, il diritto di farsi assistere gratuitamente da un interprete al fine di poter comprendere l'accusa contro di lui formulata e di seguire il compimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9954 del 17 ottobre 1992
«Nè si verifica alcuna nullità qualora il decreto di perquisizione venga consegnato all'imputato senza traduzione nella sua lingua: l'art. 143 c.p.p., infatti, si limita a prevedere, per l'imputato che non conosce la lingua italiana, il diritto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2228 del 30 maggio 1995
«In conformità ai trattati internazionali vincolanti per l'Italia, l'art. 143, primo comma, c.p.p. riconosce all'imputato che ignora la lingua italiana il diritto di farsi assistere gratuitamente da un interprete al fine di comprendere l'accusa e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1970 del 24 maggio 1996
«In materia di sequestro preventivo, quando la misura sia emessa prima che all'indagato sia stata inviata informazione di garanzia, come primo atto cui il difensore ha diritto di assistere, è necessario che il provvedimento contenga tutti i...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 49491 del 31 dicembre 2003
«In tema di formazione della prova, la violazione dell'obbligo del teste di non assistere all'esame delle parti e degli altri testi non è sanzionata da alcuna nullità o inutilizzabilità, sì che incombe al giudice, in sede di successiva valutazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3686 del 25 marzo 1998
«Le dichiarazioni di imputato di reato connesso assunte dal pubblico ministero alle quali il difensore aveva diritto di assistere, se utilizzate per le contestazioni previste dall'art. 503, comma 3, c.p.p., sono acquisite, ai sensi del successivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3643 del 16 settembre 1998
«Il difensore che ne abbia fatto richiesta ha diritto di assistere alle operazioni peritali. Ne segue che, nel giudizio di cognizione la sua esclusione dà luogo, indipendentemente dalla presenza, o non, dei consulenti di parte, a nullità di ordine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2001 del 26 luglio 1995
«L'avviso al soggetto sottoposto a perquisizione domiciliare della facoltà di farsi assistere o rappresentare è previsto ove la perquisizione sia effettuata dall'autorità giudiziaria, mentre tale formalità non è richiesta per le perquisizioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 88 del 4 marzo 1995
«L'indisponibilità del difensore di fiducia di attendere l'inizio dell'attività fissata ed a cui ha diritto di assistere per la difesa dell'indagato non viola il diritto di difesa, allorché tale indisponibilità dipenda da un contenuto ritardo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1725 del 22 aprile 1994
«Gli atti di individuazione fotografica effettuati dalla polizia giudiziaria su delega del P.M. non sono compresi tra gli atti del P.M. ai quali il difensore e l'indagato abbiano diritto di assistere. La mancata partecipazione del difensore e della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11908 del 12 dicembre 1992
«In tema di ispezione e di perquisizione ad iniziativa della polizia giudiziaria, l'art. 356 c.p.p. prevede soltanto la facoltà del difensore di assistere alla perquisizione e agli accertamenti urgenti ed all'eventuale sequestro, «senza diritto di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26717 del 19 giugno 2003
«In tema di guida in stato di ebbrezza, il cosiddetto alcooltest, eseguito con le procedure e gli strumenti di cui all'art. 186 del codice della strada e all'art. 379 del relativo regolamento, costituisce un atto di polizia giudiziaria urgente ed...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2301 del 2 marzo 1992
«L'eccezione, formulata per la prima volta in sede di appello, circa la nullità per violazione del diritto di difesa, dell'accertamento presso il servizio di polizia scientifica relativo al prelievo del guanto di paraffina e alla lettura degli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9626 del 4 settembre 1998
«Ne consegue che il mancato avviso al difensore non comporta l'inutilizzabilità di tali accertamenti, in quanto, trattandosi di atti irripetibili, il difensore ha solo diritto di assistere agli accertamenti, ma non quello di essere preventivamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5276 del 27 maggio 1996
«In virtù dell'art. 356 c.p.p. il difensore può assistere a tale accertamento, senza che abbia il diritto di preventivo avviso e per effetto dell'art. 366 c.p.p. il relativo verbale va depositato entro tre giorni. La violazione di tale prescrizione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5365 del 6 maggio 1992
«Tanto si desume dalla stessa lettera dell'art. 356, che, nel fare riferimento all'art. 354 (oltre che al precedente art. 352) prevede espressamente che il difensore dell'indagato ha la facoltà di assistere agli accertamenti urgenti sui luoghi,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1343 del 4 febbraio 1994
«Il mancato avviso al difensore non comporta l'inutilizzabilità di tali accertamenti, in quanto, trattandosi di atti irripetibili, ai sensi dell'art. 356 c.p.p. il difensore ha solo diritto di assistere agli accertamenti ma non ha il diritto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3124 del 13 ottobre 1992
«La polizia giudiziaria, quando procede, d'iniziativa, al compimento di taluna delle attività alle quali, a norma dell'art. 356 c.p.p., ha diritto di assistere, senza preavviso, il difensore della persona sottoposta a indagini, non ha, a differenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3263 del 17 settembre 1994
«Ciò vale anche nel caso che si tratti di dichiarazioni rese da soggetti contemplati nell'art. 210 c.p.p., posto che l'eventuale nullità, non assoluta, derivante dalla violazione dell'art. 351, comma 1 bis, c.p.p. (il quale, nel presupposto che le...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26738 del 28 luglio 2006
«Il verbale contenente gli esiti del cosiddetto «alcooltest» per l'accertamento della guida in stato di ebbrezza alcoolica, non è soggetto al deposito previsto dall'art. 366 comma primo c.p.p., in quanto si tratta di un atto di polizia giudiziaria,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 21738 del 7 maggio 2004
«I verbali degli atti compiuti dalla polizia giudiziaria ai sensi dell'art. 354 c.p.p., tra i quali va annoverato l'accertamento strumentale dello stato di ebbrezza alla guida, previsto dall'art., 186 c.s. e dall'art. 379 del relativo regolamento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12276 del 30 marzo 2005
«L'omesso avviso del deposito, previsto dall'articolo 366 del c.p.p., riguardante i verbali degli atti compiuti dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria ai quali il difensore ha diritto di assistere, laddove ravvisabile, costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15186 del 23 aprile 2002
«In tema di sequestro probatorio, le cose oggetto del vincolo non devono essere depositate nella segreteria del pubblico ministero con i verbali degli atti cui il difensore aveva diritto di assistere, come si evince dall'ultimo periodo dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2889 del 13 ottobre 1997
«L'art. 369 c.p.p. prescrive l'invio dell'informazione di garanzia alla persona sottoposta alle indagini solo nel caso in cui occorre compiere un atto al quale il difensore dell'indagato ha diritto di assistere. Un tale diritto non ricorre nel caso...»