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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8554 del 27 settembre 1996
«La presunzione di corrispondenza delle risultanze anagrafiche alla realtà effettiva riguardo alla residenza di una persona fisica (luogo in cui essa ha la dimora abituale), basandosi sul particolare meccanismo approntato dal legislatore al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1738 del 14 marzo 1986
«La residenza di una persona è determinata dalla sua abituale e volontaria dimora in un determinato luogo, cioè dall'elemento obiettivo della permanenza in tale luogo e dall'elemento soggettivo dell'intenzione di abitarvi stabilmente, rivelata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 662 del 21 gennaio 2000
«Il comune di residenza della persona è presuntivamente determinabile, anche ai fini della validità di una notificazione eseguita a norma degli artt. 139 ss. c.p.c., e fino a prova contraria, sulla scorta delle risultanze anagrafiche, nel senso che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8681 del 1 settembre 1998
«La conoscenza, da parte del notificante, del luogo di residenza (o dimora) effettiva del destinatario dell'atto ne comporta l'obbligo d'eseguire la notifica in tale luogo (non potendo operare, nei suoi confronti, la più rigorosa disciplina di cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 558 del 28 gennaio 1982
«In tema di revisione dell'affidamento del figlio minore di genitori separati, o divorziati, od il cui matrimonio sia stato annullato, funzionalmente devoluta alla cognizione del tribunale per i minorenni, l'individuazione del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11037 del 10 novembre 1997
«L'atto di elezione di domicilio speciale, che ha, come funzione, la sostituzione, per l'affare in questione, di tutti gli altri parametri di individuazione spaziale della persona (residenza, dimora, domicilio generale) con il luogo specificamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12021 del 8 agosto 2002
«Ai fini di una corretta determinazione del luogo di residenza o di dimora del destinatario di una notifica, assume rilevanza esclusiva il luogo ove questi dimori di fatto in via abituale, con la conseguenza che le risultanze anagrafiche rivestono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5857 del 22 aprile 2002
«In tema di separazione personale tra coniugi, l'art. 155, comma 4, c.c. consente al giudice di assegnare l'abitazione al coniuge non titolare di un diritto di godimento (reale o personale) sull'immobile, solo se a lui risultino affidati i figli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1058 del 23 gennaio 2003
«In tema di controversie relative ai minori, ai fini dell'individuazione del tribunale per i minorenni territorialmente competente in ordine ai provvedimenti diretti ad intervenire sulla potestà genitoriale e sulle modalità del suo esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2184 del 15 marzo 1996
«Per l'individuazione del giudice competente per territorio a dichiarare la decadenza dalla potestà parentale deve farsi riferimento al luogo di abituale dimora del minore nel momento della presentazione della relativa domanda, senza che assumano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4143 del 10 aprile 1995
«Nei procedimenti diretti all'emanazione di provvedimenti limitativi della potestà del genitore, secondo la previsione degli artt. 330 e ss. c.c., la competenza per territorio va determinata con riferimento al luogo in cui il minore dimora...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 588 del 14 gennaio 2008
«In tema di nomina dell'amministratore di sostegno, ai sensi dell'art. 404 c.c. la competenza per territorio spetta al giudice tutelare del luogo in cui la persona interessata abbia la residenza o il domicilio; stante l'alternatività di detto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6348 del 28 novembre 1981
«Ai fini della determinazione della distanza ex art. 892 c.c., ove sorga controversia sulla rilevanza da attribuire all'altezza di una pianta quale constatata in giudizio, occorre accertare se essa sia stata determinata da un sistema di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9280 del 9 aprile 2008
«In tema di distanze degli alberi dal confine, ai sensi dell'art. 892 c.c., è legittima e non affetta da ultrapetizione la sentenza del giudice di merito che, nel giudizio instaurato con domanda di sradicamento degli alberi posti a dimora dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10564 del 24 ottobre 1998
«La presunzione di conoscenza del destinatario di un atto recettizio, non opera se la comunicazione non è stata consegnata né a lui personalmente, né presso il suo indirizzo, come tale dovendosi intendere il luogo che o per collegamento ordinario,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10751 del 12 ottobre 1991
«Per ritenere sussistente, secondo l'art. 1335 c.c., la presunzione (iuris tantum) di conoscenza, da parte del destinatario, di un atto unilaterale recettizio (nella specie di costituzione in mora) inviato con raccomandata ma senza avviso di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47071 del 10 dicembre 2009
«In tema di mandato d'arresto europeo, è applicabile anche al ricorso per cassazione di cui all'art. 22 L. 22 aprile 2005, n. 69 la disposizione dell'art. 609 c.p.p. che limita la cognizione della corte di cassazione ai motivi proposti e alle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26985 del 22 dicembre 2009
«Il potere di emettere una decisione secondo equità ai sensi dell'art. 114 c.p.c. si differenzia dal potere di determinare, nel processo del lavoro, la retribuzione ai sensi dell'art. 36 Cost., atteso che, nel primo caso, la decisione viene...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5084 del 28 aprile 1992
«La notificazione di un atto introduttivo di giudizio promosso nei confronti di una società di capitali, ove il giudice abbia dovuto disporne la rinnovazione per mancata costituzione della convenuta, non è idonea a produrre — anteriormente a tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4555 del 22 marzo 2012
«La nozione di convivenza rilevante agli effetti dell'assegnazione della casa familiare comporta la stabile dimora del figlio presso l'abitazione di uno dei genitori, con eventuali, sporadici allontanamenti per brevi periodi, e con esclusione,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21750 del 4 dicembre 2012
«In tema di affidamento del figlio naturale, è competente il tribunale per i minorenni del luogo dove si trova la dimora abituale del minore nel momento in cui è stato proposto il ricorso, senza che assuma rilievo la mera residenza anagrafica o...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 9389 del 17 aprile 2013
«In tema di amministrazione di sostegno, la competenza territoriale si radica con riferimento alla dimora abituale del beneficiario e non alla sua residenza, in considerazione della necessità che egli interloquisca con il giudice tutelare, il quale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3089 del 8 marzo 1999
«In tema di associazione per delinquere di tipo mafioso, relativmente alla individuazione del giudice territorialmente competente a giudicare del reato associativo, data la natura permanente del delitto occorre fare riferimento al luogo in cui ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3624 del 4 aprile 1995
«In tema di competenza per reati commessi all'estero, ai fini dell'applicazione dell'art. 10 comma 1 c.p.p., non sussiste equipollenza tra esecuzione dell'ordine di accompagnamento e arresto. La norma, così come, quanto ai concetti di residenza,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1212 del 7 febbraio 1995
«Nel giudizio di appello avverso sentenza pronunciata con il rito abbreviato, che si svolge, ai sensi degli artt. 443 e 599 c.p.p., in camera di consiglio con le forme previste dall'art. 127 c.p.p., deve essere l'imputato, il quale sia sottoposto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1867 del 13 novembre 1993
«In tema di difesa, il nuovo codice di procedura penale innovando rispetto al precedente, ha equiparato, quanto a stabilità dell'incarico, il difensore di ufficio a quello di fiducia, affermando la sostanziale immutabilità (e, quindi,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6366 del 19 febbraio 1998
«In caso di deposito dell'atto da notificare presso la casa comunale, non è causa di nullità della notifica l'omessa indicazione, sulla copia ritirata o su altro documento destinato all'interessato, della data in cui la notifica si sia perfezionata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30060 del 17 luglio 2003
«In tema di notificazione all'imputato, l'irreperibilità non ha valore assoluto ma relativo, in quanto rappresenta una situazione processuale che si verifica tutte le volte in cui eseguite le ricerche imposte dall'art. 159 c.p.p., l'autorità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 28822 del 26 luglio 2002
«L'art. 159, comma 1, c.p.p. nella parte in cui prescrive che, prima della pronuncia di un eventuale decreto di irreperibilità, l'autorità giudiziaria disponga nuove ricerche anche nel luogo di nascita dell'imputato, trova applicazione anche con...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3285 del 5 gennaio 2000
«In tema di notificazione all'imputato, l'irreperibilità non ha valore assoluto ma relativo, in quanto rappresenta una situazione processuale che si verifica tutte le volte in cui, eseguite le ricerche imposte dall'art. 159 c.p.p., l'autorità...»