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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1670 del 15 marzo 1982
«...il terzo comma del precedente art. 54, il quale richiama, per l'estensione del diritto di prelazione agli interessi, solo gli artt. 2788 e 2855 c.c. sui crediti pignoratizi ed ipotecari, non anche l'art. 2749 c.c. in tema di crediti privilegiati.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27044 del 18 dicembre 2006
«L'art. 53 legge fallim., se pure riconosce ai creditori privilegiati assistiti dal diritto di ritenzione la possibilità di procedere, pendente la procedura concorsuale, alla vendita del bene, non la configura come esplicazione di autotutela in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9429 del 10 agosto 1992
«La preferenza, che l'art. 2808 c.c., attribuisce ai creditori ipotecari immobiliari, di essere soddisfatti sul prezzo di vendita dei relativi immobili non subisce deroga, a favore dei crediti privilegiati mobiliari previsti dall'art. 2751, n. 1...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13357 del 7 giugno 2007
«L'art. 186 legge fall. dispone che il concordato preventivo si risolve per il solo fatto obiettivo della impossibilità di corrispondere una qualsiasi precentuale ai creditori chirografari e di soddisfare integralmente i creditori privilegiati,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3274 del 10 febbraio 2011
«In tema di concordato fallimentare, l'art. 127 legge fall. prevede che hanno diritto al voto i creditori indicati nello stato passivo reso esecutivo ex art. 97 legge fall., e non solo quelli chirografari ovvero i privilegiati che abbiano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13895 del 19 settembre 2003
«In tema di riparto fallimentare, i creditori tardivamente insinuati al passivo conservano le loro ragioni di soddisfacimento integrale sulle somme ancora da ripartire, come risulta dall'inciso «salvi i diritti di prelazione» che figura al primo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24214 del 18 novembre 2011
«In tema di esdebitazione (istituto introdotto dal d.l.vo 9 gennaio 2006, n. 5), il beneficio della inesigibilità verso il fallito persona fisica dei debiti residui nei confronti dei creditori concorsuali non soddisfatti richiede, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6901 del 22 marzo 2010
«In tema di concordato preventivo, l'art. 177 della legge fall., nella parte in cui, anche nel testo modificato dal d.l.vo n. 5 del 2006, non riconosce ai creditori privilegiati il diritto di voto sulla proposta concordataria, conferma - per il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7942 del 31 marzo 2010
«Il concordato preventivo con cessione dei beni ai creditori, deve essere risolto per inadempimento ai sensi dell'art. 186 della legge fall., con la conseguente apertura della procedura fallimentare, quando, anche prima della liquidazione di tutti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 90 del 14 gennaio 1965
«L'intervento, predisposto per consentire ai creditori iscritti o privilegiati di partecipare alla distribuzione delle somme conseguite dalla vendita dei beni espropriati, è valido ed operante se spiegato prima dell'udienza prevista dall'art. 596...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11565 del 14 maggio 2013
«Nella procedura esecutiva per espropriazione immobiliare, il termine stabilito dall'art. 566 cod. proc. civ. per gli interventi tardivi dei creditori iscritti e privilegiati è unico per tutti i creditori, essendo costituito dall'udienza in cui,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24046 del 10 novembre 2006
«...poiché è solo in seguito alla ripartizione dell'attivo che potrà verificarsi se quel pagamento non pregiudichi le ragioni di altri creditori privilegiati, che potrebbero insinuarsi anche successivamente all'esercizio dell'azione revocatoria»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4785 del 26 febbraio 2010
«...della "par condicio creditorum" ricollegabile all'uscita del bene dalla massa in forza dell'atto dispositivo, e non potendosi escludere "a priori" il pregiudizio delle ragioni di altri creditori privilegiati, insinuatisi in seguito al passivo.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8096 del 28 aprile 2004
«...stessa, cioè la sussistenza di un pregiudizio per la massa creditoria, in ragione della circostanza che il credito soddisfatto tramite la garanzia non avrebbe trovato capienza, totale o parziale, per la concorrenza di crediti privilegiati poziori.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12925 del 29 settembre 2000
«In tema di azione revocatoria fallimentare, ove essa abbia ad oggetto l'estinzione di un credito assistito da garanzia reale o da privilegio, la presunzione di pregiudizio alla massa dei creditori assume un'intensità minore, potendo il convenuto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7028 del 28 marzo 2006
«Ai fini della revoca della vendita di propri beni effettuata dall'imprenditore, poi fallito entro un anno, ai sensi dell'art. 67, comma secondo, legge fall. (nel testo originario, applicabile ratione temporis), l'eventus damni è in re ipsa e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25571 del 17 dicembre 2010
«...poiché è solo in seguito alla ripartizione dell'attivo che può verificarsi se quel pagamento non pregiudichi le ragioni di altri creditori privilegiati, che potrebbero insinuarsi anche successivamente all'esercizio dell'azione revocatoria.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15712 del 8 aprile 2014
«Pertanto, nel caso in cui il fallito provveda al pagamento di crediti privilegiati, la configurabilità del reato di bancarotta preferenziale presuppone il concorso di altri crediti con privilegio di grado prevalente o eguale rimasti insoddisfatti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1427 del 30 maggio 1963
«I creditori intervenuti nel procedimento di espropriazione presso terzi e gli altri creditori intervenienti tardivamente (e come tali aventi diritto, a norma dell'art. 528 c.p.c., richiamato dall'art. 551 c.p.c. sull'intervento dei creditori nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9285 del 8 giugno 2012
«Nel processo esecutivo è precluso l'intervento ai creditori, ancorché privilegiati, durante o dopo la celebrazione dell'udienza di discussione del progetto di distribuzione del ricavato della vendita, di cui all'art. 596 c.p.c.. A tale regola non...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 22483 del 22 ottobre 2014
«...concorrendo alla distribuzione del ricavato, non ha il potere di compiere atti di impulso della procedura, per essere detta facoltà riservata, a mente dell'art. 566 cod. proc. civ., ai creditori iscritti e privilegiati muniti di titolo esecutivo.»