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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4627 del 2 aprile 2002
«La personalità giuridica degli enti ecclesiastici, ivi ricompresi i capitoli, non è soggetta alle regole di cui agli artt. 1 e 16 del codice civile, né dell'art. 16 delle preleggi, trovando per essi applicazione la disciplina pattizia ed...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2728 del 9 marzo 1995
«...del Concordato Lateranense - dichiara applicabili le norme sul matrimonio putativo del codice civile anche nei casi in cui venga resa esecutiva la sentenza che dichiari la nullità del matrimonio celebrato davanti al ministro del culto cattolico.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24321 del 22 novembre 2007
«In ragione della opponibilità al terzo - ancorché non trascritta - dell'assegnazione della casa familiare disposta in favore dell'altro coniuge in occasione della separazione, sia giudiziale che consensuale, o in sede di divorzio, la clausola...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7437 del 18 agosto 1994
«Agli effetti della separazione sui rapporti patrimoniali tra i coniugi, se prima della separazione i coniugi hanno concordato, o, quanto meno, accettato (sia pure soltanto per facta concludentia) che uno di essi non lavorasse, l'efficacia di tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4905 del 20 maggio 1999
«Ai fini della modifica dell'assegno di mantenimento stabilito o concordato in sede di separazione personale dei coniugi, si rende presupposto necessario la sopravvenienza di giustificati motivi la cui sussistenza deve essere provata dal coniuge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8977 del 25 agosto 1993
«In tema di modifica delle condizioni della separazione, quando l'assegno di mantenimento risulti concordato in un verbale di separazione consensuale omologato, la riduzione giudiziale dell'assegno dovuto al coniuge separato ha efficacia non dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9174 del 9 aprile 2008
«In tema di separazione consensuale, il regolamento concordato fra i coniugi ed avente ad oggetto la definizione dei loro rapporti patrimoniali, pur trovando la sua fonte nell'accordo delle parti, acquista efficacia giuridica solo in seguito al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2315 del 16 marzo 1999
«In tema di fecondazione assistita eterologa, il marito che ha validamente concordato o comunque manifestato il proprio preventivo consenso alla fecondazione assistita della moglie con seme di donatore ignoto non ha azione per il disconoscimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2438 del 28 giugno 1976
«Nel giudizio in cui si debba accertare la surrogazione legale a vantaggio del creditore di un imprenditore ammesso al concordato preventivo, che abbia soddisfatto un altro creditore privilegiato (art. 1203, n. 1, c.c.), il debitore è parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7978 del 7 aprile 2011
«In tema di effetti del concordato preventivo, alla realizzazione dell'oggetto di una garanzia reale - nella specie, la vendita, successiva all'ammissione alla procedura, dei titoli costituiti in pegno da un terzo a garanzia delle obbligazioni del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12382 del 25 maggio 2006
«In tema di azione di danni, il diritto al risarcimento nasce con il verificarsi di un pregiudizio effettivo e reale che incida nella sfera patrimoniale del contraente danneggiato, il quale deve provare la perdita economica subita.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17162 del 3 dicembre 2002
«In materia fallimentare, proposta domanda di concordato preventivo è vietata la cessione dei crediti se stipulata per estinguere debiti anteriori (potendo in caso di violazione di tale divieto farsi luogo a dichiarazione di fallimento ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24269 del 14 novembre 2006
«In caso di obbligazione solidale dal lato passivo, l'accertamento del debito nei riguardi di uno solo dei condebitori non richiede la necessaria partecipazione al giudizio anche dell'altro e non fa stato nei suoi confronti (principio applicato in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 436 del 22 gennaio 1982
«Integra la figura giuridica dell'opzione di cui all'art. 1331 c.c. il contratto con cui una delle parti si obbliga a cedere, ad un prezzo concordato, la sua quota di comproprietà di un bene immobile a seguito della richiesta proveniente da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1773 del 17 febbraio 2000
«Il trattamento di miglior favore, attuato dal datore di lavoro nei confronti della collettività dei dipendenti di una determinata categoria, trova applicazione anche per i lavoratori che ne entrano a far parte solo in epoca successiva. Tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 143 del 9 gennaio 1993
«In tema di condominio di edifici l'innalzamento del solaio concordato fra i proprietari dei piani interessati non può valere a trasformare in proprietà esclusiva del titolare del locale sottostante la zona di proprietà comune corrispondente al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8009 del 8 agosto 1990
«Il principio per cui la condizione volontaria unilaterale, quale elemento accidentale del negozio giuridico finalizzato a tutela dell'interesse di una sola parte, può essere oggetto di rinuncia, espressa o tacita, ad opera di quest'ultima, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6498 del 7 giugno 1991
«In tema di concordato fallimentare con assuntore, nel caso in cui una clausola del concordato differisca il trasferimento dei beni all'assuntore, subordinandolo all'esecuzione, da parte di questo ultimo, degli obblighi cui si è assoggettato,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8411 del 27 maggio 2003
«In tema di interpretazione del contratto, qualora, dopo aver fatto uso dei canoni ermeneutici principali della letteralità e sistematicità, rimanga dubbio il significato delle clausole, può farsi ricorso al criterio dettato dall'art. 1370 c.c....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12013 del 3 dicembre 1993
«La clausola penale con cui le parti, nell'esercizio della libertà di autodeterminazione patrimoniale loro riconosciuta dall'ordinamento, fissino la misura degli interessi moratori al di sotto di quella legale, non è affetta da nullità per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1980 del 13 ottobre 1970
«Nel caso che le parti contraenti abbiano concordato il diritto di recesso, mediante la corresponsione della caparra o del doppio di questa (caparra penitenziale), il contratto si risolve per semplice volontà di una delle parti, senza che occorra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9144 del 28 agosto 1993
«Il prezzo della compravendita deve ritenersi inesistente, con conseguente nullità del contratto per mancanza di un elemento essenziale (artt. 1418 e 1470 c.c.), non nell'ipotesi di pattuizione di prezzo tenue, vile ed irrisorio, ma quando risulti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9796 del 4 maggio 2011
«In tema di varianti al progetto nell'esecuzione di un appalto d'opere, l'art. 1661 c.c. prevede che il committente possa richiedere all'appaltatore l'esecuzione di tali varianti nei limiti del sesto del prezzo originario e l'appaltatore sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7347 del 26 marzo 2009
«L'art. 1575 cod. civ. non impone al locatore alcun obbligo di apportare alla cosa da locare le modifiche necessarie per renderla idonea allo scopo cui intende destinarlo il conduttore, nemmeno nel caso in cui tale scopo sia espressamente indicato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10141 del 14 ottobre 1998
«In tema di contratto di appalto, il diritto dell'appaltatore al corrispettivo non sorge al momento della stipulazione del contratto, ma solo dopo e a causa dell'esecuzione (totale o parziale, secondo le specifiche previsioni) dei lavori; ne...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9821 del 4 ottobre 1990
«In caso di abuso nel godimento della cosa locata, perpetrato mediante alterazione, sia pure parziale, dell'immobile, spetta al giudice di merito apprezzare l'importanza dell'inadempimento ai fini dell'eventuale pronuncia di risoluzione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1870 del 3 marzo 1997
«È illegittima l'autoriduzione del canone di locazione prima della instaurazione del giudizio per la sua determinazione, ferma la necessità di valutare con particolare riguardo all'interesse del locatore a riceverlo mensilmente, fino alla moratoria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 698 del 21 gennaio 1995
«Nel trasporto di merci concordato dal mittente con un unico vettore, il quale si avvalga per l'esecuzione del contratto di un altro vettore con il quale stipuli un contratto di subtrasporto (ipotesi diversa da quella del trasporto cumulativo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2199 del 3 aprile 1980
«Il mandatario, anche quando si serva di altri per l'espletamento dell'incarico ricevuto, conserva la sua qualità, né essa viene acquistata dai suoi incaricati, in quanto continuano a gravare su di lui gli obblighi relativi al compimento di atti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1507 del 24 gennaio 2007
«In tema di mediazione, quando l'affare sia concluso con l'intervento di più mediatori (congiunto o distinto, contemporaneo o successivo, concordato o autonomo, in base allo stesso incarico o a più incarichi) a norma dell'art. 1758 c.c., ciascuno...»