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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5124 del 9 giugno 1997
«...fatto oggettivo del mancato adempimento, imputabilità che, trattandosi di prestazione a titolo gratuito, deve configurarsi necessariamente secondo le forme del dolo o della colpa grave, in relazione alla diligenza minima cui è tenuto l'onerato.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1762 del 17 giugno 1974
«...concetto unitario della buona fede posto dall'art. 1147 c.c. — da colpa grave, la cui esistenza va accertata tenendo conto della categoria sociale, della professione ed attività dell'agente, del tempo, del luogo e delle altre modalità dell'azione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8587 del 5 maggio 2004
«...dell'effettiva situazione giuridica in conseguenza di un errore di fatto o di diritto, anche dipendente da colpa grave, non essendo applicabile la disposizione dettata dall'art. 1147, secondo comma, in riferimento alla buona fede nel possesso.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2178 del 12 giugno 1976
«...la conseguenza che spetta a chi rivendichi il bene, al fine di escludere in favore del possessore gli effetti di cui all'art. 1153 c.c., di fornire la prova della mala fede o della colpa grave del possessore medesimo, al momento della consegna.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4328 del 16 maggio 1997
«...con la conseguenza che spetta a chi rivendichi il bene, al fine di escludere in favore del possessore gli effetti di cui all'art. 1153 c.c., di fornire la prova della malafede o della colpa grave del possessore medesimo, al momento della consegna.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15252 del 20 luglio 2005
«In tema di usucapione decennale di beni immobili, la buona fede di chi ne acquista la proprietà in forza di titolo astrattamente idoneo è esclusa soltanto quando sia in concreto accertato che l'ignoranza di ledere l'altrui diritto dipenda da colpa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21110 del 4 novembre 2004
«In tema di prestazione di opera intellettuale, il professionista, dovendo adempiere l'incarico con la diligenza del buon padre di famiglia, risponde anche per colpa lieve, qualora non assolva l'onere probatorio della necessità della soluzione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17871 del 24 novembre 2003
«In materia di esercizio di attività professionale, il professionista è responsabile anche per colpa lieve (art. 1176, secondo comma, c.c.), salvo che la prestazione dedotta in contratto implichi la soluzione di problemi tecnici di speciale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5928 del 23 aprile 2002
«La disposizione dell'art. 2236 c.c., secondo cui quando la prestazione professionale implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, il professionista non risponde dei danni se non in caso di dolo o di colpa grave, deve intendersi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 499 del 15 gennaio 2001
«...natura dell'attività prestata, mentre quando la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di particolare difficoltà opera la successiva norma dell'art. 2236 c.c., delimitando la responsabilità professionale al dolo o alla colpa grave.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8218 del 11 agosto 1990
«...nel senso che il professionista è tenuto al risarcimento del danno unicamente per dolo o colpa grave; la prova dell'esistenza di tale presupposto, che comporta deroga alle norme generali sulla responsabilità per colpa, incombe al professionista.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4852 del 19 maggio 1999
«La responsabilità del medico in ordine al danno subito dal paziente presuppone la violazione dei doveri inerenti allo svolgimento della professione, tra cui il dovere di diligenza da valutarsi in riferimento alla natura della specifica attività...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16846 del 11 agosto 2005
«...compromette il buon esito del giudizio, mentre nelle ipotesi di interpretazione di leggi o di risoluzione di questioni opinabili, deve ritenersi esclusa la sua responsabilità, a meno che non risulti che abbia agito con dolo o colpa grave.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7618 del 14 agosto 1997
«...da eseguire in concreto involga la soluzione di problemi tecnici di particolare difficoltà, nel qual caso la responsabilità è attenuata, configurandosi, secondo l'espresso disposto dell'art. 2236 c.c., solo nel caso di dolo o colpa grave.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2439 del 18 giugno 1976
«...superiore, implicando il caso concreto «la soluzione di problemi tecnici di speciale condotta» (art. 2236 c.c.), e se, quindi, la responsabilità del professionista sussista anche per colpa lieve o soltanto per colpa grave (oltre che per dolo).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7051 del 28 luglio 1997
«Qualora l'istante per la condanna della controparte per responsabilità processuale, ex art. 96 c.p.c. abbia individuato, tra le due ipotesi normative ivi previste, la fattispecie di cui al primo comma (dolo o colpa grave nell'agire o resistere in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7507 del 4 giugno 2001
«...e l'evento finale, poiché la colpa del sanitario, ancorché grave, non pub ritenersi causa autonoma ed indipendente rispetto al comportamento dell'autore dell'illecito che, provocando il fatto lesivo, ne abbia reso necessario l'intervento.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 163 del 16 gennaio 1989
«Il danno, che il creditore di somma di danaro deduca d'aver subito, per il ritardo con cui ne è stato accertato il diritto a cagione della resistenza frapposta in giudizio dal debitore ancorché con dolo o colpa grave, deve essere considerato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5910 del 24 marzo 2004
«Poiché nel nostro ordinamento vige il principio secondo cui, in tema di inadempimento contrattuale, le conseguenze giuridiche della colpa grave sono trattate allo stesso modo di quelle proprie della condotta dolosa, il cosciente inadempimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2194 del 28 maggio 1977
«Tale principio opera anche con riguardo alle clausole limitative della responsabilità dell'ente gestore e dei ricevitori autorizzati ai soli casi di dolo e colpa grave (nella specie, per smarrimento delle "schedine-pronostico"), le quali,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20808 del 7 ottobre 2010
«In tema di responsabilità contrattuale, il debitore che si avvale nell'adempimento dell'obbligazione dell'opera di terzi risponde dei fatti dolosi e colposi di questi, sicché, ove si tratti di fatto doloso dell'ausiliario, il debitore è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2863 del 5 aprile 1990
«...la sola eccezione dei fatti dolosi, ogni responsabilità, anche se dipendente da colpa grave o gravissima, e dovendosi escludere, in mancanza di espresse clausole delimitative del rischio, che alcune colpe siano escluse dalla garanzia assicurativa.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2035 del 1 marzo 1994
«...senza che possa rilevare l'ignoranza del mancato rilascio della concessione edilizia, che non può ritenersi scusabile per la grave colpa del contraente, il quale con l'ordinaria diligenza avrebbe potuto avere conoscenza della reale situazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12013 del 3 dicembre 1993
«...per contrarietà all'ordine pubblico economico, purché per effetto della clausola il risarcimento preconcordato del danno non si riveli a tal punto irrisorio da escludere o limitare la responsabilità del debitore in caso di dolo o colpa grave.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12995 del 31 maggio 2006
«...di attuazione D.M. 16 giugno 1976) non solo non valgono a ridurre o limitare la responsabilità dell'appaltatore ma sono per converso da intendersi nel senso che la relativa inosservanza viene a ridondare in termini di colpa grave dell'appaltatore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7546 del 23 maggio 2002
«...dall'art. 1218 c.c., deve provare il danno derivatogli dalla ritardata restituzione e non anche il dolo o la colpa grave del conduttore, mentre è questi che, per esimersi da responsabilità, è tenuto a provare che il ritardo non è a lui imputabile.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3438 del 24 novembre 1971
«Essendo sufficiente ad integrare la presunzione della responsabilità del vettore il concorso del solo, estremo della colpa normale, devesi dedurne l'estraneità a tale sistema del concetto della colpa grave, anche perché per la legge ferroviaria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1466 del 29 marzo 1978
«Per la liquidazione del danno derivante da perdita o avaria delle cose trasportate non si applica la disciplina stabilita in via generale dell'art. 1223 c.c., neppure nell'ipotesi di dolo o di colpa grave del vettore, bensì la disciplina dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7463 del 23 luglio 1990
«In tema di contratto di trasporto, l'art. 1698 cod. civ., ai sensi del quale il ricevimento senza riserve delle cose trasportate con il pagamento di quanto è dovuto al vettore estingue le azioni derivanti dal contratto, tranne il caso di dolo o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4832 del 10 settembre 1979
«L'accertamento della sussistenza o meno della colpa grave del vettore, agli effetti dell'art. 1698 c.c., costituisce indagine di fatto demandata al giudice del merito e, se correttamente motivata, e insindacabile in sede di legittimità. »