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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2880 del 19 maggio 1979
«Non è impugnabile col ricorso per cassazione, a norma dell'art. 111 della Costituzione, il provvedimento con cui il pretore, nella espropriazione forzata mobiliare, a seguito di istanza del creditore pignorante, dichiarata l'urgenza, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17520 del 23 agosto 2011
«Nell'espropriazione presso terzi di somme di denaro, la norma dell'art. 546, primo comma, c.p.c., come modificata dall'art. 2, comma terzo, lett. e), n. 3, del d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, nella legge 14 maggio 2005,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15623 del 30 giugno 2010
«Il provvedimento con il quale il giudice dell'esecuzione, ai sensi dell'art. 560, comma terzo, c.p.c. (come sostituito dall'art. 2, comma terzo, lettera e), n. 21, del d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni nella legge 14 maggio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1691 del 2 maggio 1975
«Il valore dell'immobile pignorato può essere determinato dal giudice, ai sensi dell'art. 568, ultimo comma, c.p.c., anche con l'ausilio di un esperto (la cui nomina è un atto preparatorio). Salvo che non vi sia specifica opposizione nelle forme e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12275 del 15 maggio 2008
«Con riferimento al procedimento ordinato all'emissione dell'ordinanza di autorizzazione alla vendita di cui all'art. 569 cod. proc. civ., è inammissibile il ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost., avverso il provvedimento del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12115 del 23 maggio 2006
«In tema di impugnazioni, il ricorso straordinario per cassazione, ai sensi dell'articolo 111 della Costituzione, è proponibile avverso provvedimenti giurisdizionali emessi in forma di ordinanza o di decreto solo quando essi siano definitivi e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1814 del 20 marzo 1982
«In tema di espropriazione immobiliare non è affetta da nullità perché contra legem, la convenzione stipulata prima dell'incanto con la quale le parti stabiliscono che una sola di esse concorra, a spese comuni, all'asta del bene espropriato, con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5686 del 15 marzo 2006
«È inammissibile il ricorso in cassazione ai sensi dell'art. 111 Costituzione avverso il provvedimento con il quale nel corso dell'esecuzione immobiliare il giudice dell'esecuzione dichiara l'inefficacia della offerta di aumento di sesto, formulata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16378 del 4 agosto 2005
«È inammissibile il ricorso in cassazione ai sensi dell'art. 111 Costituzione avverso il provvedimento con il quale il giudice dichiara inammissibile l'istanza per l'acquisto di un bene immobile, formulata ai sensi dell'art. 584 c.p.c., dopo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15144 del 23 novembre 2000
«È inammissibile il ricorso in Cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. avverso il provvedimento con il quale il giudice dichiara inammissibile l'istanza per l'acquisto di un bene immobile, formulata ai sensi dell'art. 584 c.p.c. dai condividenti di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17861 del 31 agosto 2011
«È inammissibile il ricorso straordinario per cassazione, ai sensi dell'art. 111, comma settimo, Cost., avverso il provvedimento con cui il giudice, nell'espropriazione forzata immobiliare, dopo che sia stata disposta la vendita con incanto e sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8631 del 13 agosto 1999
«Nell'ipotesi di vendita forzata — in cui la legge pone una strettissima interdipendenza tra decadenza dell'aggiudicatario per mancato pagamento, fissazione della nuova vendita e confisca della cauzione — non può invocarsi la sussistenza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27148 del 19 dicembre 2006
«L'amministrazione giudiziaria dell'immobile è prevista dall'art. 591 c.p.c. come alternativa rispetto ad un incanto successivo al ribasso è rimessa alla decisione del giudice dell'esecuzione, a prescindere da una espressa domanda dei creditori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14707 del 26 giugno 2006
«La norma dell'art. 591 ter c.p.c., in tema di operazioni di esecuzione per espropriazione di immobili delegate al notaio, quando, nel secondo comma, dispone che «restano ferme le disposizioni di cui all'art. 617» c.p.c., dev'essere interpretata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19652 del 7 ottobre 2005
«Il provvedimento con cui il giudice dell'esecuzione risolve contestazioni sul rendiconto presentato dal custode può essere direttamente impugnato con ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. se incide su diritti soggettivi, poiché,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5824 del 24 maggio 1993
«Il provvedimento con il quale il giudice dell'esecuzione, a norma degli artt. 560 primo comma e 593 c.p.c., ordina al custode di beni immobili pignorati di rendere il conto entro un termine appositamente fissato, non è suscettibile di ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2396 del 14 aprile 1980
«Nell'espropriazione immobiliare, l'azione promossa dall'aggiudicatario di un immobile (nella specie, fondo rustico) al fine di sentire dichiarare il diritto a conseguire il prezzo di un bene facente parte per accessione dell'immobile aggiudicato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4578 del 9 dicembre 1976
«Il provvedimento, con il quale il giudice dell'esecuzione immobiliare statuisce definitivamente sulla spettanza di somme acquisite nel corso della procedura, è un atto esecutivo decisorio. Pertanto, il ricorso con cui la parte interessata chieda...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2135 del 17 luglio 1974
«Qualora nell'udienza fissata per l'esame del progetto di distribuzione della somma ricavata — depositato ai sensi dell'art. 596 c.p.c. — il giudice dell'esecuzione immobiliare, di fronte alla controversia insorta sull'ammissione di crediti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 682 del 21 gennaio 2000
«Nell'espropriazione di beni indivisi l'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione dispone procedersi alla vendita della quota indivisa spettante al debitore esecutato non può essere immediatamente impugnata con il ricorso straordinario per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5718 del 27 giugno 1987
«Qualora, a seguito di pignoramento di bene indiviso, venga sospeso il procedimento esecutivo, in attesa della definizione di giudizio di divisione (art. 601 c.p.c.), il giudice istruttore di quest'ultimo, nel dichiarare esecutivo il progetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9599 del 22 aprile 2009
«Nell'ambito dell'esecuzione forzata per rilascio di immobili, i provvedimenti adottati dal giudice ai sensi dell'art. 609 c.p.c. non sono propriamente funzionali al rilascio, ma solo ad assicurare la custodia di beni che non costituiscono oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 695 del 5 marzo 1969
«I provvedimenti previsti dall'art. 610 c.p.c., in quanto destinati ad esplicare un effetto temporaneo senza alcun pregiudizio sui diritti delle parti, devono essere, di regola, adottati con la forma del decreto o tutt'al più dell'ordinanza, e non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15341 del 12 luglio 2011
«A seguito della modifica dell'art. 611 c.p.c., operata dall'art. 2, comma terzo, lettera e), del d.l. 14 marzo 2005 n. 35, convertito nella legge 14 maggio 2005, n. 80 (riforma entrata in vigore il 1° marzo 2006), il giudice dell'esecuzione è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15176 del 10 ottobre 2003
«I provvedimenti di natura meramente ordinatoria, quali quelli del giudice dell'esecuzione emessi ex art. 613 c.p.c. e destinati a risolvere le difficoltà di ordine materiale insorte nel corso della esecuzione, non possono essere impugnati con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24260 del 30 novembre 2010
«Per stabilire quale sia il mezzo d'impugnazione appropriato avverso un provvedimento giurisdizionale occorre avere riguardo alla sua sostanza, e non alla sua forma. Ne consegue che il provvedimento, impropriamente definito "ordinanza", col quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6072 del 30 maggio 1995
«Il provvedimento risolutivo dell'opposizione agli atti esecutivi, ancorché adottato in forma di ordinanza invece che con quella della sentenza, come previsto dall'art. 618 comma secondo, c.p.c., qualora sia stato emesso nel contraddittorio delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12696 del 16 novembre 1999
«In tema di opposizioni proposte in sede di esecuzione forzata, qualora il giudice di primo grado abbia (come nella specie) erroneamente qualificato la doglianza come «opposizione agli atti esecutivi ex art. 615 c.p.c.», si rende necessario, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1328 del 20 gennaio 2011
«Nel giudizio di opposizione all'esecuzione ex art. 615 c.p.c., l'opponente ha veste sostanziale e processuale di attore; pertanto, le eventuali "eccezioni" da lui sollevate per contrastare il diritto del creditore a procedere ad esecuzione forzata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4379 del 25 marzo 2003
«L'opposizione all'esecuzione in corso si propone (art. 615, secondo comma) con ricorso al giudice dell'esecuzione (qualora non sia proposta oralmente in una udienza del processo esecutivo) e va, in tal caso, notificata al creditore procedente...»