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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13735 del 19 aprile 2006
«Nei delitti di ingiuria e di diffamazione la scriminante costituita dalla provocazione postula che la risposta reattiva sia pronta e immediata, nel perdurare dello stato d'ira; tuttavia il concetto di immediatezza, ai fini della predetta esimente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19212 del 29 settembre 2015
«Il consenso libero e informato, che è volto a garantire la libertà dell'individuo e costituisce un mezzo per il migliore perseguimento dei suoi interessi, consentendogli di scegliere tra le diverse possibilità di trattamento medico o anche di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2854 del 13 febbraio 2015
«In materia di responsabilità per attività medico-chirurgica, l'acquisizione del consenso informato del paziente, da parte del sanitario, costituisce prestazione altra e diversa rispetto a quella avente ad oggetto l'intervento terapeutico, di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19731 del 19 settembre 2014
«In tema di attività medico-chirurgica, il consenso informato va acquisito anche qualora la probabilità di verificazione dell'evento sia così scarsa da essere prossima al fortuito o, al contrario, sia così alta da renderne certo il suo accadimento,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18334 del 31 luglio 2013
«Il medico-chirurgo viene meno all'obbligo a suo carico in ordine all'ottenimento del cosiddetto consenso informato ove non fornisca al paziente, in modo completo ed esaustivo, tutte le informazioni scientificamente possibili sull'intervento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16543 del 28 luglio 2011
«Il diritto al consenso informato del paziente, in quanto diritto irretrattabile della persona, va comunque e sempre rispettato dal sanitario, a meno che non ricorrano casi di urgenza, rinvenuti a seguito di un intervento concordato e programmato,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 20379 del 5 settembre 2013
«La responsabilità del difensore non è attenuata nel caso in cui il cliente abbia tenuto dei comportamenti su consiglio o comunque con l'assistenza del difensore medesimo, ove si tratti di comportamenti la cui illiceità non sia di immediata...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 24415 del 29 ottobre 2013
«L'accordo con il quale le parti di un contratto abbiano stabilito una deroga convenzionale alla competenza territoriale non opera nei confronti di chi sia rimasto estraneo all'accordo, a nulla rilevando la sussistenza di un'ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 17654 del 19 luglio 2013
«In sede di ottemperanza, non possono avere ingresso questioni attinenti al difetto di giurisdizione del giudice amministrativo che ha emesso la decisione sulla cui esecuzione si controverte, non rilevando in senso contrario l'art. 37 c.p.c., che,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26109 del 13 dicembre 2007
«A seguito della formulazione dell'art. 367 c.p.c., così come introdotta dall'art. 61 della legge n. 353 del 1990, il disposto dell'art. 41 c.p.c. deve essere interpretato nel senso dell'inammissibilità del regolamento di giurisdizione proposto in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8212 del 20 aprile 2005
«La proposizione del regolamento preventivo di giurisdizione non è preclusa dalla circostanza che il Consiglio di Stato abbia provveduto, in sede di appello cautelare, sulla richiesta di sospensione degli atti impugnati di fronte al TAR, dinanzi al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 15155 del 20 luglio 2015
«È ammissibile il regolamento preventivo di giurisdizione proposto nel corso del procedimento possessorio, ancorché, nella fase sommaria o in sede di reclamo, sia stata risolta, in senso affermativo o negativo, una questione attinente alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11351 del 11 novembre 1998
«Il regolamento di giurisdizione è proponibile nel giudizio di merito finché non sia stata pronunciata sentenza, e dunque anche qualora, nel giudizio possessorio, esaurita la fase volta all'adozione dei provvedimenti immediati, la causa sia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2716 del 8 febbraio 2010
«Il principio, secondo cui l'art. 41, comma primo, c.p.c. deve essere interpretato nel senso che qualsiasi decisione emanata dal giudice presso il quale il processo è radicato, anche se solo limitata alla giurisdizione o ad altra questione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 6954 del 7 maggio 2003
«La proposizione del regolamento preventivo di giurisdizione non è preclusa dalla circostanza che il giudice adito per il merito abbia provveduto su una richiesta di provvedimento cautelare, in quanto il provvedimento reso sull'istanza cautelare...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 16700 del 23 luglio 2014
«Il provvedimento di sospensione del processo adottato dal giudice di pace è impugnabile con il regolamento necessario di competenza, non ostandovi l'art. 46 cod. proc. civ. che, pur sancendo l'inapplicabilità nei giudizi davanti al giudice di pace...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15346 del 12 luglio 2011
«Il difensore è legittimato a proporre ricorso per correzione di errore materiale avverso l'omessa pronuncia sulla distrazione delle spese se nel corso del giudizio aveva formulato specifica richiesta in tal senso, fermo restando che, concernendo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17523 del 23 agosto 2011
«Non è configurabile un concorso tra l'azione generale risarcitoria, di cui all'art. 2043 c.c., e quella speciale di risarcimento del danno per responsabilità processuale aggravata, ai sensi dell'art. 96, secondo comma, c.p.c., il quale disciplina,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15629 del 30 giugno 2010
«La condanna per responsabilità processuale aggravata, per lite temeraria, quale sanzione dell'inosservanza del dovere di lealtà e probità cui ciascuna parte è tenuta (ivi compresa quella controricorrente in sede di giudizio di legittimità), non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21060 del 3 novembre 2004
«Ai fini dell'intervento principale o dell'intervento litisconsortile, anche se l'art. 105 c.p.c. esige che il diritto vantato dall'interveniente non sia limitato ad una meramente generica comunanza di riferimento al bene materiale in relazione al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10610 del 14 maggio 2014
«In tema di chiamata del terzo in causa, la decadenza per inosservanza dei termini, sancita per la funzionalità del processo, è rilevabile d'ufficio, anche in appello, sicché l'eccezione di tardività, quale eccezione in senso improprio, può essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21524 del 22 ottobre 2015
«In tema di vizi della cosa venduta, l'ignoranza incolpevole del venditore, agli effetti dell'art. 1494 c.c., integra un'eccezione in senso lato, rilevabile d'ufficio, purché risultante "ex actis".»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17899 del 10 settembre 2015
«Il collegamento tra negozi, tutti già dedotti in giudizio, può essere individuato dal giudice di merito anche d'ufficio, rientrando nel suo potere di verifica e valutazione dei fatti costitutivi della pretesa attorea in base all'interpretazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14654 del 14 luglio 2015
«L'eccezione di pagamento ha efficacia estintiva di un rapporto giuridico indipendentemente dal tramite di una manifestazione di volontà della parte, sicché integra un'eccezione in senso lato, rilevabile d'ufficio dal giudice sulla base degli...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12525 del 17 giugno 2015
«Nel processo tributario, come in quello civile, la lingua italiana è obbligatoria per gli atti processuali in senso proprio e non anche per i documenti prodotti dalle parti, relativamente ai quali il giudice ha, pertanto, la facoltà, e non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10268 del 28 maggio 2004
«La legittimazione a presentare l'istanza di notificazione di un atto spetta, ai sensi dell'art. 137 c.p.c., alla parte, ad un suo procuratore, al difensore munito di mandato. Ne consegue che risulta affetta da inesistenza la notificazione...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 19874 del 14 novembre 2012
«In materia di sospensione dei termini processuali nel periodo feriale, la disposizione dell'art. 1 della legge n. 742 del 1969, per la quale, se il decorso del termine ha inizio durante il periodo di sospensione, esso è differito alla fine di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6212 del 15 marzo 2010
«L'art. 58, terzo comma, della legge 18 giugno 2009, n. 69 (pubblicata in G.U. 19 giugno 2009 ed in vigore dal 4 luglio 2009) - secondo cui i commi quinto e sesto dell'art. 155 c.p.c. (aggiunti dall'art. 2, comma primo, lett. f, della legge 28...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21557 del 13 ottobre 2014
«La ripartizione degli affari tra la sede centrale del tribunale e le sezioni distaccate ha carattere interno e non può mai dare luogo a questioni di competenza territoriale, sicché ove ne siano violati i criteri va disposta la trasmissione degli...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 10961 del 13 maggio 2009
«In tema di contenzioso tributario, la consegna a mani proprie della parte rappresenta una modalità di comunicazione e notificazione di atti e provvedimenti alla quale si può sempre ricorrere, in tal senso dovendosi interpretare l'art. 17 del...»