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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8123 del 6 ottobre 1984
«Il delitto previsto dall'art. 630 c.p., si caratterizza come una forma speciale di estorsione qualificata dal fatto che il mezzo intimidatorio usato per commetterla è costituito dal sequestro di persona. Ne deriva che, salvo l'elemento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8125 del 6 ottobre 1984
«Ai fini dell'elemento soggettivo del reato di furto non è richiesta l'intenzione dell'agente diretta ad un'appropriazione definitiva della cosa altrui. Tale delitto, invero, consiste nell'impossessamento della cosa altrui a scopo di profitto, a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8731 del 18 ottobre 1984
«Il delitto di estorsione è configurabile sia quando si minaccia una denunzia, una querela o una citazione, diretta più che al riconoscimento di un diritto, alla realizzazione di un profitto ingiusto, sia quando la violenza o la minaccia — perfino...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10056 del 29 ottobre 1985
«La ritrattazione della denuncia, non contestuale alla presentazione di quest'ultima, vale ad escludere la configurabilità del delitto di simulazione, purché sia posta in essere dal denunziante spontaneamente e prima che siano state iniziate le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10324 del 7 novembre 1985
«Colui il quale riceva del danaro come compendio del furto, destinato all'acquisto di stupefacenti per conto di altri, e lo utilizzi anche a suo vantaggio commette il delitto di ricettazione e non già quello di favoreggiamento reale, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11407 del 25 novembre 1985
«Nel caso in cui taluno, qualificandosi falsamente come agente di polizia, si introduca nell'abitazione altrui ed effettui una perquisizione, nel corso della quale si impossessa di alcuni oggetti, è configurabile il delitto di rapina, perché la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1633 del 16 febbraio 1985
«Ai fini della configurabilità del concorso nel delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione, è irrilevante che il concorrente non abbia partecipato alla ripartizione del riscatto, potendo agire non per un interesse economico proprio, ma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1681 del 16 febbraio 1985
«Il reato permanente consiste nella protrazione volontaria dell'attività antigiuridica per un tempo più o meno lungo, dopo il momento iniziale della violazione della norma in cui sono stati realizzati condotta ed evento. In detto reato è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2386 del 12 marzo 1985
«L'elemento psicologico del delitto di danneggiamento si ravvisa nella coscienza e volontà di danneggiare e a nulla rilevano il movente o le finalità per le quali il fatto sia commesso. Il fatto sussiste anche quando l'azione sia posta in essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2539 del 19 marzo 1985
«Ai fini della sussistenza del dolo nel delitto di violenza privata, è irrilevante che l'agente sia mosso da eventuale fine di scherzo. Questo, infatti, può assumere rilievo come fine mediato, ma ad altri effetti, e cioè solo in quanto — inquadrato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3635 del 19 aprile 1985
«Ai fini della determinazione dell'impossessamento — che segna il momento consumativo tanto del delitto di rapina che di quello di furto — sono del tutto irrilevanti sia il criterio temporale, sia quello spaziale, sia infine, l'uscita della cosa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7455 del 26 luglio 1985
«I delitti di sequestro di persona e di violenza privata o a pubblico ufficiale, pur avendo in comune l'elemento materiale della costrizione, si differenziano tra loro per la diversa incidenza della violenza o minaccia sulla libertà del soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7866 del 4 settembre 1985
«L'attenuante della «dissociazione» non si configura allorché l'imputato riveli in udienza alcuni nomi di complici e meglio precisi la sua posizione di correo, in quanto si tratta di elementi che, se non sono seguiti da oggettiva attività di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8261 del 25 settembre 1985
«Ai fini della sussistenza del delitto di rapina, costituisce minaccia idonea anche una pistola giocattolo, impugnata in scarse condizioni di visibilità, poiché essa può avere forza coercitiva e far sorgere ugualmente la rappresentazione di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9930 del 29 ottobre 1985
«Ai fini della configurabilità del concorso nel delitto di peculato la pura e semplice «raccomandazione», non accompagnata da fattori decisivi non può avere mai efficacia determinante sul soggetto che la riceve il quale resta libero di aderirvi o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10118 del 29 settembre 1986
«L'aggravante speciale del delitto di furto, prevista dall'art. 625 n. 5 c.p. — nell'ipotesi di fatto commesso da tre o più persone — non richiede necessariamente né che si tratti di persone riunite né che i correi siano stati esecutori materiali,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1030 del 25 gennaio 1986
«Il delitto di sequestro di persona, che è un delitto contro la libertà personale, sussiste allorché si ha la privazione della libertà di agire, intesa come libertà di locomozione, di movimento nello spazio, di libertà di scelta del luogo ove restare.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11029 del 15 ottobre 1986
«Ai fini della sussistenza del delitto di falso giuramento, di cui all'art. 371 c.p., il giudice penale deve limitarsi ad accertare se la parte aveva giurato il falso su uno o più punti della formula deferitagli, prescindendo da qualsiasi indagine...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11069 del 16 ottobre 1986
«Il delitto di estorsione è configurabile anche in un comportamento apparentemente corretto ma implicitamente portatore di minacce, anche indeterminate, così da far sorgere nella persona offesa la preoccupazione di un ineludibile pregiudizio....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12855 del 17 novembre 1986
«Si configura il delitto di rapina anche quando la derelizione della cosa da parte della vittima avvenga ad opera della stessa purché essa vittima si trovi nella piena soggezione del suo oppressore. Infatti, in tal caso, si è in presenza di un atto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13329 del 29 novembre 1986
«Si configura il delitto di estorsione nella ipotesi in cui l'imputato, essendo a conoscenza del furto di una cosa, usi di questa conoscenza come mezzo di pressione morale sull'animo del derubato, richiedendogli l'esborso di una somma di danaro per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13333 del 29 novembre 1986
«Allorché il ladro solleciti il derubato al versamento di una somma per farlo rientrare in possesso del bene sottrattogli, è sempre configurabile il delitto di estorsione, in quanto la costrizione è determinata dalla minaccia implicita e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13907 del 6 dicembre 1986
«La nullità dell'interrogatorio non inficia la sostanza delle dichiarazioni rese, e quindi non esclude il delitto di calunnia, quando le dichiarazioni medesime, per il loro tenore e per l'organo che le abbia ricevute, siano idonee a costituire la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1553 del 19 febbraio 1986
«La previsione del quarto comma dell'art. 630 c.p. (applicazione delle minori pene previste dall'art. 605 c.p. al concorrente che, dissociandosi dagli altri, si adopera in modo che il soggetto passivo riacquisti la libertà, senza che tale risultato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2350 del 22 marzo 1986
«Il reato di sequestro di persona è configurabile ogniqualvolta dalle modalità con le quali il soggetto passivo è trattenuto nella disponibilità fisica dell'agente possa dedursi un dissenso presunto dello stesso alla limitazione della sfera della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 275 del 14 gennaio 1986
«Il delitto di violenza privata ha carattere generico e sussidiario e resta escluso, in base al principio di specialità, qualora sussista il fine di procurarsi un ingiusto profitto (dolo specifico) che rende configurabile un'ipotesi delittuosa più...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3154 del 24 aprile 1986
«La circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, di cui all'art. 62 n. 4 c.p., non è concedibile in astratto per il delitto di tentata rapina, poiché — anche a voler optare per la tesi della compatibilità della predetta attenuante col...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3651 del 12 maggio 1986
«Nel delitto di estorsione e in quello di rapina il dolo deve essere escluso e il fatto può essere qualificato come esercizio arbitrario delle proprie ragioni nell'ipotesi in cui l'autore della violenza o della minaccia abbia agito nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4126 del 24 maggio 1986
«Ai fini dell'ipotesi aggravata del delitto di danneggiamento, deve intendersi edificio pubblico quello che — indipendentemente dal soggetto pubblico o privato che ne sia il proprietario — sia sede di un ufficio pubblico. (Nella specie: delegazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4717 del 4 giugno 1986
«Si configura il delitto di sequestro di persona nel comportamento minaccioso dell'imputato, il quale, detenuto, consegua, in virtù di tale comportamento, l'effetto di privare un altro detenuto della libertà personale, intesa come libera scelta del...»