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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6419 del 11 febbraio 2008
«In tema di getto pericoloso di cose, poiché è configurabile il concorso formale tra il reato di cui all'art. 674 c.p. e le norme speciali in materia ambientale, non sussiste rapporto di specialità tra la predetta fattispecie penale e la norma di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 781 del 26 gennaio 1994
«Il contenuto della norma di cui all'art. 674 c.p. comprende due ipotesi di reato, entrambe di pericolo, la seconda delle quali descrive una fattispecie «causalmente orientata» in cui la condotta — indifferentemente attiva od omissiva — conduce a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22342 del 24 maggio 2013
«È illegittima la decisione con cui il giudice subordina la concessione della sospensione condizionale della pena al risarcimento del danno contestualmente liquidato senza procedere, con apprezzamento motivato, alla valutazione, sia pure sommaria,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24642 del 10 giugno 2015
«In caso di sospensione condizionale della pena subordinata all'adempimento di obblighi, il termine entro il quale l'imputato deve provvedere, qualora non sia stato fissato in sentenza, coincide con quello previsto dall'art. 163 cod.pen., ossia con...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45338 del 13 novembre 2015
«In tema di sospensione del procedimento con messa alla prova, qualora la richiesta formulata nel corso dell'udienza preliminare venga rigettata dal g.u.p., l'imputato può impugnare la decisione con ricorso per cassazione ovvero può riproporre la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10924 del 21 marzo 2012
«Il termine di prescrizione della pena, divenuta eseguibile a causa della revoca dell'indulto precedentemente concesso, decorre dal momento in cui in concreto si è verificato il presupposto per la revoca del beneficio e non da quello in cui è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30593 del 2 agosto 2011
«Il termine di prescrizione della pena, divenuta eseguibile a seguito della revoca dell'indulto precedentemente concesso, decorre dal momento in cui è divenuta definitiva la decisione che ha accertato la causa della revoca.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 38048 del 20 novembre 2006
«Ai fini dell'estinzione della pena ex art. 172, comma quinto c.p., qualora l'esecuzione della pena sia subordinata alla scadenza di un termine o al verificarsi di una condizione, il dies a quo da computare decorre dal giorno in cui è divenuta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3428 del 26 giugno 1997
«Nel caso di indulto condizionato, il termine di prescrizione della pena decorre non dal giorno del passaggio in giudicato della sentenza di condanna che è causa della revoca, bensì dal giorno in cui è diventata definitiva la decisione — sia essa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20011 del 9 maggio 2013
«In tema di indulto, in caso di reati uniti nel vincolo della continuazione, solo una parte dei quali commessi entro il termine fissato per la fruizione del beneficio, se la sentenza non ha fornito specifica indicazione in proposito, spetta al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1315 del 2 febbraio 2000
«La sospensione condizionale della pena prevale sull'indulto in quanto può determinare, una volta realizzatesi le condizioni previste dalla legge, l'estinzione del reato. (Fattispecie in cui è stata annullata la decisione del giudice di appello...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22775 del 16 aprile 2007
«In sede di pronuncia su una domanda di riabilitazione, la prova della buona condotta necessita della acquisizione di indici che abbiano un significato univoco di recupero del condannato ad un corretto, anche se non esemplare, modello di vita, non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4255 del 23 ottobre 2000
«In presenza di una istanza di riabilitazione avanzata da un soggetto residente all'estero, spetta al giudice acquisire, attraverso i canali istituzionali, ogni informazione utile sulla condotta tenuta dal medesimo dopo la condanna durante il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5470 del 27 febbraio 1999
«In sede di pronuncia su una domanda di riabilitazione, la personalità dell'istante va verificata alla luce di tutto quanto accaduto nel periodo intermedio fra quello del fatto per il quale è pronuncia negativa (sia essa di condanna o di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4414 del 8 marzo 1994
«In materia di riabilitazione, la denunzia e le condanne riportate dal riabilitando dopo l'emissione delle sentenze oggetto dell'istanza di riabilitazione non escludono di per sé solo il requisito della buona condotta, essendo invece indispensabile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1507 del 11 gennaio 2013
«In tema di riabilitazione, la valutazione del comportamento dell'interessato ai fini della verifica del requisito della buona condotta deve comprendere non solo il periodo di tre anni dall'esecuzione o dall'estinzione della pena inflitta, ma anche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32352 del 22 luglio 2014
«Ai fini della sussistenza del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale non è necessaria l'esistenza di un nesso causale tra i fatti di distrazione ed il successivo fallimento.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3453 del 5 aprile 1996
«Allorché sopravvenga una causa estintiva del reato, il giudice deve pronunciarsi in merito alla confiscabilità o meno di quanto in sequestro, in base ai criteri dettati dall'art. 240 c.p. (Nella fattispecie, il difensore degli imputati aveva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 775 del 2 giugno 1995
«La confisca prevista dall'art. 12 sexies del decreto legge 8 giugno 1992 n. 306 introdotta con il decreto legge 20 giugno 1994 n. 399, convertito con la legge 8 agosto 1994 n. 501, così come, in linea generale, la confisca prevista dall'art. 240...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11982 del 22 marzo 2007
«La confisca facoltativa delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato tende a prevenire la commissione di altri reati, sottraendo alla disponibilità del colpevole cose che, se rimanessero in suo possesso, potrebbero agevolarlo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8542 del 1 marzo 2001
«In tema di riesame, le cose soggette a confisca obbligatoria, a norma dell'art. 240, comma 2 c.p., non possono essere restituite all'interessato, salvo che si provi la sua estraneità al reato, anche nel caso di decreto di convalida del sequestro...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 688 del 9 marzo 1992
«Allorché non si sia provveduto, in procedimento definito con applicazione della pena su richiesta delle parti, alla confisca obbligatoria (nella specie di un'arma), l'illegittimità della decisione di restituzione, in conformità della richiesta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53125 del 19 dicembre 2014
«Integra il delitto di peculato la condotta del pubblico ufficiale che omette o ritarda di versare ciò che ha ricevuto per conto della P.A., in quanto tale comportamento costituisce un inadempimento non ad un proprio debito pecuniario, ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9660 del 5 marzo 2015
«In tema di peculato, il possesso qualificato dalla ragione dell'ufficio o del servizio non è solo quello che rientra nella competenza funzionale specifica del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio, ma anche quello che si basa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25255 del 13 giugno 2014
«Ai fini della configurabilità del tentativo di concussione, è necessaria l'oggettiva efficacia intimidatoria della condotta, mentre è indifferente il conseguimento del risultato concreto di porre la vittima in stato di soggezione. (Fattispecie in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46805 del 4 dicembre 2003
«Il reato di concussione non è escluso dalla circostanza che la vittima versi in una situazione illecita e possa trarre un qualche vantaggio economico dell'accettazione della pretesa del pubblico ufficiale. (Nella specie la Corte di Cassazione ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6113 del 25 maggio 1994
«Al fine di stabilire l'esatta qualificazione giuridica tra concussione e corruzione, non è di per sé decisivo l'eventuale vantaggio che deriva al privato dalla accettazione della illecita proposta del pubblico ufficiale: ciò che conta è sempre e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10792 del 20 ottobre 2000
«Il reato di concussione non è escluso dalla circostanza che la vittima versi in una situazione illecita e possa trarre un qualche vantaggio economico dell'accettazione della pretesa del pubblico ufficiale. (Nella specie la Corte di cassazione ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4437 del 10 aprile 1992
«La vittima della concussione verso cui venga esercitata una mera vis compulsiva è ugualmente responsabile del fatto reato cui venga costretto o determinato, non ricorrendo le ipotesi né del costringimento fisico né dello stato di necessità da cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24633 del 17 luglio 2006
«La previsione di cui all'art. 322 ter cod. pen — introducendo la confisca per equivalente nel caso in cui i beni costituenti il profitto o il prezzo del reato non siano aggredibili per qualsiasi ragione — prevede che la confisca possa riguardare...»