-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8609 del 6 maggio 2004
«Gli agenti generali di una compagnia di assicurazione stanno in giudizio non in proprio, ma in nome e per conto della compagnia stessa, come specificato dall'art. 1903, secondo comma, c.c., per le obbligazioni nascenti dai contratti conclusi in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12506 del 5 dicembre 1995
«L'agente generale di assicurazione che abbia richiesto decreto ingiuntivo per il pagamento del premio di una polizza assicurativa sta in giudizio, nel procedimento di opposizione al decreto, non in nome proprio, ma in nome e per conto della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6932 del 21 novembre 1983
«Quando per il contratto che il rappresentante deve concludere la legge prescrive la forma scritta, sia pur soltanto ad probationem, come per il contratto di assicurazione, anche la procura deve essere conferita per atto scritto, con la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14590 del 12 luglio 2005
«La coassicurazione, che può trovare la sua fonte anche in unico contratto dell'assicurato con i coassicuratori, può essere stipulata anche da uno solo degli assicuratori in nome e per conto degli altri, oltre che in proprio, qualora egli sia...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1830 del 4 marzo 1999
«La coassicurazione che ricorre, a norma dell'art. 1911 c.c., quando uno stesso rischio viene assunto, con le stesse modalità e per uno stesso periodo di tempo, da più assicuratori, che ripartiscono tra di loro la quota di rischio e la relativa...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8540 del 23 giugno 2000
«Il contratto autonomo di garanzia, definito anche garanzia a prima domanda, si configura come un coacervo di rapporti nascenti da autonome pattuizioni tra il destinatario della prestazione (beneficiario della garanzia), il garante (di solito una...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5997 del 17 marzo 2006
«Nelle garanzie autonome, l'assunzione da parte del garante dell'impegno di effettuare il pagamento a semplice richiesta del beneficiario della garanzia e la sua rinunzia ad opporre le eccezioni inerenti al rapporto principale, ivi comprese quelle...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3326 del 7 marzo 2002
«Nel contratto autonomo di garanzia, che si discosta dalla fideiussione perché deroga al principio dell'accessorietà e al regime delle eccezioni consentite al garante, è escluso che il garante possa opporre al creditore eccezioni attinenti alla...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8605 del 6 maggio 2004
«L'istituto della «confideiussione» di cui all'art. 1946 c.c.; è caratterizzato, nei suoi presupposti, da un collegamento necessario tra le obbligazioni assunte dai singoli fideiussori, mossi consapevolmente anche se non contestualmente da un...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10456 del 2 luglio 2003
«Nell'ambito dell'autonomia privata le parti possono limitare l'ambito della transazione, definendo soltanto parte della controversia fra di loro insorta.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15444 del 14 luglio 2011
«La transazione può avere efficacia novativa quando risulti una situazione di oggettiva incompatibilità tra il rapporto preesistente e quello originato nell'accordo transattivo, di guisa che dall'atto sorgano reciproche obbligazioni oggettivamente...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27448 del 13 dicembre 2005
«L'eventuale efficacia novativa della transazione dipende dalla situazione di oggettiva incompatibilità nella quale i due rapporti — quello preesistente e quello nuovo — vengono a trovarsi. Pertanto, per determinare il carattere novativo o...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6675 del 8 luglio 1998
«La ricognizione di debito non è fonte di obbligazioni nuove ed autonome, in quanto ha un valore meramente confermativo di un preesistente rapporto fondamentale, con il limitato effetto di dispensare colui a cui favore è fatta dall'onere di fornire...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8392 del 2 settembre 1997
«L'assegno bancario rilasciato senza indicazione del nome del prenditore non è invalido, ma vale come assegno bancario al portatore, esso può essere convertito dal possessore in titolo all'ordine o riempiendolo con il proprio nome e trasferendolo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6282 del 30 marzo 2004
«In tema di circolazione di titoli nominativi, allorquando la girata avvenga da un soggetto nella qualità di procuratore di altro, perché possa ravvisarsi la continuità delle girate, mentre non è necessario che la procura venga rilasciata sul...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5641 del 5 maggio 2000
«Ai fini della continuità della Serie delle girate di un assegno bancario non rileva che una o più delle stesse siano invalide per falsità della firma o per difetto di rappresentanza del girante in nome altrui, poiché agli effetti della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1780 del 3 marzo 1999
«In forza della girata per l'incasso, il girante non si spoglia della titolarità dell'effetto, ma conferisce al giratario per l'incasso il mandato di agire per la riscossione in suo nome e conto, sicché quanto riscosso appartiene al girante e non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1410 del 19 febbraio 1999
«L' art. 2022 c.c., che prescrive, per l'esecuzione del trasferimento di titoli nominativi - ivi compresi quelli azionari di società - l'annotazione del nome dell'acquirente sul titolo, è norma inderogabile (la cui violazione comporta nullità del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9314 del 5 settembre 1995
«In tema di azioni di società, le formalità previste dalla prima parte dell'art. 2022 c.c. (cosiddetto transfert ), per cui il trasferimento del titolo nominativo si opera mediante l'annotazione del nome dell'acquirente sul titolo e sul registro...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2557 del 28 aprile 1981
«Se per il trasferimento dei titoli nominativi, compresi quelli azionari di società, necessitano la loro materiale consegna all'acquirente ed il cosiddetto transfert , tuttavia, in mancanza dei predetti elementi, le parti possono concludere un...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3362 del 28 luglio 1977
«La mancanza di data, nella girata di titolo nominativo (nella specie, azione), non comporta la nullità della girata medesima, in difetto di un'espressa comminatoria di legge, trattandosi di requisito non essenziale al perfezionamento ed...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12102 del 19 agosto 2003
«La gestione degli affari che non abbia comportato la spendita del nome del dominus , può produrre effetti fra il dominus e il gestore, ma non può in alcun caso valere a far subentrare il dominus nel rapporto negoziale che il gestore abbia...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1222 del 30 gennaio 2002
«Il credito dell'utile gestore ex art. 2031 c.c. è un credito di valuta; pertanto, poiché il fenomeno inflattivo non consente un automatico adeguamento dell'ammontare di un debito pecuniario né costituisce di per sé un danno risarcibile, in caso di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 199 del 25 gennaio 1974
«Nella gestione di affari non rappresentativa, la ratifica del dominus , qualora manchino le condizioni perché si producano gli effetti della negotiorum gestio , non fa subentrare il dominus in luogo del gestore, per cui, rispetto all'azione di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11454 del 23 luglio 2003
«In caso di chiamata in garanzia impropria, essendo l'azione principale e quella di garanzia fondate su titoli diversi, le due cause benché proposte all'interno di uno stesso giudizio rimangono distinte e scindibili; ne consegue che, se manchi da...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10929 del 7 novembre 1997
«Nel caso in cui l'amministrazione delle finanze, avvalendosi della facoltà concessale dall'art. 38 lett. a) del D.P.R. 29 gennaio 1958, n.
645, provveda alla notifica di un avviso di accertamento a mezzo di messi comunali, previa richiesta...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19975 del 14 ottobre 2005
«La responsabilità del proprietario per i danni cagionati a terzi dalla rovina dell'edificio sussiste, ai sensi dell'art. 2053 c.c., in dipendenza di ogni disgregazione, sia pure limitata, degli elementi strutturali della costruzione, ovvero degli...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19974 del 14 ottobre 2005
«La responsabilità del proprietario per i danni cagionati a terzi dalla rovina dell'edificio sussiste, ai sensi dell'art. 2053 c.c., in dipendenza di ogni disgregazione, sia pure limitata, degli elementi strutturali della costruzione, ovvero degli...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8292 del 31 marzo 2008
«Il trasportato su un veicolo a motore, che abbia patito danni in conseguenza di un sinistro ascrivibile a responsabilità tanto del vettore, quanto del titolare di un terzo veicolo, può pretendere il risarcimento integrale da uno qualsiasi tra i...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20646 del 25 ottobre 2005
«La responsabilità solidale per fatto illecito, che è volta a rafforzare la garanzia del danneggiato e non ad alleviare la responsabilità degli autori dell'illecito, sussiste qualora la produzione del danno, unico per il danneggiato, sia...»