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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11934 del 25 novembre 1998
«...del medesimo il giudice di merito aveva ritenuto di poter conoscere, previa declaratoria della esistenza della propria giurisdizione, così come confermato dalla S.C. in sede di enunciazione del principio di diritto di cui in massima).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23713 del 21 dicembre 2004
«Nelle cause riguardanti la distrazione a favore del coniuge avente diritto, non legalmente separato, di somme dovute da terzi all'altro coniuge obbligato per il mantenimento, deve escludersi l'obbligatorietà dell'intervento del P.M., vertendosi in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13281 del 7 giugno 2006
«Nel giudizio avente ad oggetto il diritto del minore ad assumere il cognome del padre che lo ha riconosciuto, il P.M. interviene a pena di nullità, ai sensi dell'art. 70, primo comma, n. 3, c.p.c., trattandosi di controversia in materia di stato,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19047 del 6 settembre 2010
«...medesimo giudice che risolve la questione di competenza. (Principio di diritto enunciato in sede di regolamento di competenza avente ad oggetto sentenza pronunciata in controversia attinente a domande di arbitrato proposte prima del 2 marzo 2006).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8764 del 30 maggio 2003
«L'abrogazione degli artt. 796 e 797 c.p.c., sancita dall'art. 73 della legge 31 maggio 1995, n. 218, di riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato, non è idonea, in ragione della fonte di legge formale ordinaria da cui è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11293 del 10 novembre 1998
«...considerarsi un processo unico avente per oggetto l'accertamento sul diritto di ciascun condividente ad una quota ideale dell'asse ereditario e la sua trasformazione in un diritto di proprietà esclusiva su una corrispondente porzione di beni.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1879 del 14 giugno 1972
«Si tratta, cioè, dell'esercizio di un diritto potestativo attraverso il compimento di un negozio giuridico sostanziale, ma inidoneo da solo al conseguimento del fine cui tende, che è raggiungibile solo attraverso l'ulteriore atto di proposizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1216 del 14 giugno 1965
«Nell'ipotesi che un prestatore di lavoro avente diritto ad alloggio di servizio (nella specie, portiere) convenga il datore di lavoro avanti al tribunale per sentir dichiarare la nullità del licenziamento intimatogli e, conseguentemente, il suo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43646 del 24 novembre 2011
«L'errore di diritto inevitabile esclude la colpevolezza anche quando cada sulla norma extrapenale integratrice»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7186 del 24 maggio 1990
«L'esimente putativa (nella specie consenso dell'avente diritto) può trovare applicazione solo quando sussista un'obiettiva situazione — non creata dallo stesso soggetto attivo del reato — che possa ragionevolmente indurre in errore tale soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1706 del 16 luglio 1969
«...(artt. 5, 8, 9 L. 27 maggio 1929, n. 847). È solo con questa trascrizione che si opera il trapasso del matrimonio religioso dalla sfera del diritto canonico, che ne regola la formazione, a quella del diritto civile, che ne regola gli effetti.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4152 del 12 aprile 1991
«...degli obblighi di assistenza familiare, la disagiata condizione economica dell'obbligato alla prestazione dei mezzi di sussistenza non fa venir meno il dovere alla corresponsione dei mezzi o del pagamento dell'assegno all'avente diritto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4078 del 8 maggio 1984
«Il soggetto obbligato a fornire i mezzi di sussistenza non può opporre, a titolo di compensazione, al fine di escludere l'ipotizzabilità del reato di cui all'art. 570 c.p., un suo credito verso l'avente diritto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3061 del 3 aprile 1984
«Ai fini della sussistenza del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, quando la disponibilità di altri introiti da parte dell'avente diritto non sia idonea a soddisfare le esigenze minime della vita resta fermo l'obbligo agli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33808 del 4 settembre 2007
«Ai fini del delitto di omessa prestazione dei mezzi di sussistenza di cui all'art. 570, cpv. n. 2, c.p., la circostanza del recupero forzoso dei crediti operato dall'avente diritto non esclude la presenza dello stato di bisogno del medesimo, nè...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3450 del 19 marzo 1998
«...di assistenza familiare, non vi è interdipendenza tra il reato di cui all'art. 570, secondo comma n. 2, c.p. e l'assegno liquidato dal giudice civile, sia che tale assegno venga corrisposto, sia che non venga corrisposto agli aventi diritto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6679 del 9 luglio 1997
«...è fondato sulla valutazione e comparazione delle condizioni socio-economiche dei coniugi, mentre il secondo, più limitato, riguarda i mezzi economici minimi necessari per la soddisfazione delle esigenze elementari di vita degli aventi diritto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5523 del 4 giugno 1996
«L'ipotesi di reato si realizza infatti solo se sussistono da una parte lo stato di bisogno dell'avente diritto alla somministrazione dei mezzi di sussistenza e dall'altra la concreta capacità economica dell'obbligato a fornirglieli. L'accertamento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5431 del 28 maggio 1985
«Il dolo del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, nell'ipotesi di omessa prestazione dei mezzi di sussistenza, non richiede la qualificazione specifica espressa dal preciso fine di far mancare quei mezzi all'avente diritto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6575 del 16 febbraio 2009
«...prescindendo dalla prova dello stato di bisogno dell'avente diritto, l'art. 570, comma secondo n. 2 c.p. appresta tutela penale alla violazione dei genitori dell'obbligo di assicurare i mezzi di sussistenza ai figli minori in stato di bisogno.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3398 del 24 novembre 1999
«Il reato di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) non può essere scriminato dal consenso dell'avente diritto, sia pure affermato sulla base di opzioni sub-culturali relative ad ordinamenti diversi da quello italiano. Dette sub-culture,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10087 del 25 settembre 2000
«In relazione ad offese contenute in scritti o discorsi pronunciati dinanzi alle autorità giudiziarie, ed ai fini della applicabilità della esimente prevista dall'art. 598 c.p., è sufficiente che le offese provengano dalle parti o dai loro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7897 del 4 aprile 2014
«Ne consegue che il diritto alla restituzione dell'indennizzo assicurativo, per la parte che l'assicuratore assuma di aver pagato in eccedenza rispetto al dovuto, è soggetto alla prescrizione ordinaria decennale e non a quella breve di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5931 del 13 marzo 2014
«La denominazione sociale è tutelata anche nell'ipotesi di un eventuale mutamento dell'oggetto sociale, in quanto essa ha la funzione di individuare la società come soggetto di diritto e quindi prescinde dall'attività in concreto svolta e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 1528 del 27 gennaio 2014
«...della P.A. relativi alla gestione del territorio, bensì l'esercizio di una posizione giuridica avente consistenza di diritto soggettivo da parte di chi deduce di essere stato sottoposto a sanzione in casi e modi non stabiliti dalla legge.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12792 del 15 giugno 2005
«Ove — pendente tra le stesse parti, dinanzi ad un giudice straniero, una domanda asseritamente avente il medesimo oggetto e il medesimo titolo ovvero una causa ipotizzata come pregiudiziale senza che il processo dinanzi al giudice italiano sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21062 del 5 maggio 2004
«L'attualità dell'uso, cui è collegato il diritto alla tutela della libertà individuale, sotto il profilo della libertà domestica, non implica la sua continuità e, pertanto, non viene meno in ragione dell'assenza, più o meno prolungata nel tempo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12751 del 3 dicembre 1998
«...consumata e non di semplice tentativo, chi si introduca, invito domino, all'interno di un edificio condominiale sul pianerottolo e avanti alla soglia dell'abitazione di uno dei condomini, avente, come gli altri, diritto di escludere l'intruso.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11746 del 29 marzo 2012
«...momenti nei quali si estrinseca la fase esecutiva del reato e, pertanto, ricorre anche quando essa non sia usata inizialmente per l'illecita introduzione, ma successivamente per intrattenersi nel domicilio contro la volontà dell'avente diritto.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2534 del 17 gennaio 2008
«Non integra il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico (art. 615 ter c.p. ) la condotta di coloro che, in qualità rispettivamente di ispettore della Polizia di Stato e di appartenente all'Arma dei Carabinieri, si introducano nel sistema...»