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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1733 del 12 aprile 1978
«Il provvedimento di conversione del pignoramento — pur essendo un atto esecutivo, suscettibile, in quanto tale, di opposizione ex art. 617 c.p.c. — è pur sempre revocabile e modificabile dal giudice dell'esecuzione sino a che non abbia avuto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4452 del 5 ottobre 1978
«La sentenza che accoglie l'opposizione all'esecuzione con la quale si è contestato il diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata non ha soltanto incidenza processuale, poiché non si limita a dichiarare la nullità del precetto e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 136 del 9 gennaio 1979
«Secondo la norma dell'art. 400 c.p.c., al procedimento per revocazione avverso sentenze in materia di controversie individuali del lavoro e di previdenza e assistenza obbligatorie si applicano le disposizioni proprie del rito del lavoro di cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2021 del 9 aprile 1979
«Ai fini della legittimazione all'opposizione di terzo revocatoria, di cui all'art. 404 comma secondo c.p.c., è necessario che l'istante abbia la qualità di creditore o di avente causa di una delle parti del processo nel quale è stata pronunziata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 34 del 5 gennaio 1979
«A norma del combinato disposto degli artt. 395 e 398 c.p.c. nel giudizio di revocazione il giudice è soggetto all'iniziativa delle parti solo per quel che attiene all'indicazione dei motivi dedotti, intesi, questi, come fatti posti a fondamento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3918 del 9 luglio 1979
«Al fine della proponibilità dell'impugnazione per revocazione, il riconoscimento della falsità della prova, che l'art. 395 n. 2 c.p.c. equipara alla dichiarazione giudiziale della falsità medesima, è quello proveniente dalla parte che ha...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4084 del 13 luglio 1979
«L'ammissibilità dell'impugnazione per revocazione, a norma dell'art. 395 n. 2 c.p.c., per il sopravvenuto accertamento della falsità dei documenti decisivi, che sia contenuto in una sentenza penale secondo la previsione degli artt. 380 e 480...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5852 del 12 novembre 1979
«Poiché la revocazione è un'impugnazione prevista per i soli motivi tassativamente indicati nell'art. 395 c.p.c., la parte contro la quale detta impugnazione è proposta non può sollevare nel giudizio di revocazione una questione già dedotta nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 940 del 12 febbraio 1979
«Il giudizio di revocazione si cristallizza nell'ambito della relativa richiesta specifica, poiché, a norma dell'art. 398 c.p.c., la citazione introduttiva del giudizio deve indicare, a pena di inammissibilità, il motivo che la sorregge e le prove...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2975 del 6 maggio 1980
«Qualora, in sede di opposizione a decreto ingiuntivo, l'originaria domanda, posta a base del ricorso per ingiunzione venga sostituita con una domanda nuova (nella specie, perché fondata su una diversa causa petendi ed avanzata anche nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3654 del 6 giugno 1980
«La proposizione della domanda di revocazione davanti al tribunale in sede ordinaria e non anche davanti al tribunale in funzione di giudice del lavoro che ha pronunciato la sentenza impugnata non costituisce violazione del primo comma dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5268 del 16 settembre 1980
«Qualora una sentenza di appello, fondata su due autonome ragioni del decidere, sia impugnata con riferimento soltanto ad una di esse per revocazione, e con riferimento all'altra con ricorso per cassazione, il giudice della revocazione non può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6245 del 24 novembre 1980
«L'efficacia di titolo esecutivo, nei confronti del terzo, della ordinanza di assegnazione, al creditore procedente o ai creditori intervenuti, della somma pignorata presso di lui e l'impossibilità per quest'ultimo di ottenerne la revoca, con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 843 del 6 febbraio 1980
«In caso di rinvenimento di documenti decisivi, è inammissibile, a norma del secondo comma dell'art. 398 c.p.c., l'istanza di revocazione ove manchi l'indicazione del giorno del rinvenimento dei documenti che si esibiscono; né tale data può essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3538 del 30 maggio 1981
«Poiché l'art. 395 c.p.c. pone un rapporto di causalità fra le cause di revocazione e la sentenza impugnabile con tale mezzo, è inammissibile l'impugnazione per revocazione del provvedimento con il quale la corte d'appello — a norma dell'art. 31...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5405 del 15 ottobre 1981
«L'onere della specificazione delle prove sulle quali si fonda l'impugnazione per revocazione, al fine dell'ammissibilità dell'impugnazione medesima a norma dell'art. 398 secondo comma c.p.c., non trova deroga per il caso in cui si tratti di prove...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 550 del 24 gennaio 1981
«Qualora la parte che abbia indicato un teste richieda la fissazione dell'udienza di precisazione delle conclusioni, la stessa manifesta con tale inequivoco comportamento la sua volontà di rinunciare all'audizione del teste stesso e se la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1167 del 24 febbraio 1982
«Pur nell'assenza di alcuna particolare previsione nella L. 11 agosto 1973, n. 533, il rito speciale del lavoro è applicabile al procedimento di revocazione relativo a sentenze pronunciate nelle controversie in materia di lavoro e di previdenza ed...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4527 del 11 agosto 1982
«L'impugnazione per revocazione, avverso pronuncia resa in base a prove successivamente riconosciute o dichiarate false (art. 395 n. 2 c.p.c.), presuppone, per quanto riguarda la dichiarazione giudiziale della falsità, che il relativo accertamento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4693 del 21 agosto 1982
«A norma dell'art. 395 n. 3 c.p.c. non costituisce «fatto dell'avversario» rilevante ai fini revocatori l'aver taciuto l'esistenza di un documento a sé sfavorevole.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5624 del 27 ottobre 1982
«Fino a che il giudizio di merito non sia stato iniziato il pretore adito a norma dell'art. 700 c.p.c. — che abbia pronunziato i richiesti provvedimenti d'urgenza con decreto inaudita altera parte, stabilendo contestualmente il termine per l'inizio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6363 del 25 novembre 1982
«Il ricorso al giudice ordinario, per ottenere, anche con azione di nunciazione, o con altra istanza rivolta a conseguire provvedimenti cautelari ed urgenti, una pronuncia che imponga alla P.A. un determinato comportamento, attivo o passivo, è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1497 del 26 febbraio 1983
«Allorché la provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo sia stata non già sospesa, ma revocata dal giudice dell'opposizione, essa non ritrova efficacia ipso iure con la sentenza di rigetto dell'opposizione, ma occorre che questa sia dichiarata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1540 del 1 marzo 1983
«Mentre la competenza a disporre la revoca di un provvedimento di volontaria giurisdizione per un preesistente vizio di legittimità o per un ripensamento sulle ragioni che indussero ad adottarlo spetta allo stesso giudice che lo ha emesso e,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1876 del 12 maggio 1983
«L'inesistenza del diritto per cui è stata iniziata o compiuta l'esecuzione forzata, che comporta l'applicabilità dell'art. 96, secondo comma, c.p.c., ricorre non solo nell'ipotesi dell'insussistenza assoluta del diritto azionato, ma anche quando...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1957 del 19 marzo 1983
«Attesa la loro eccezionalità, i casi di revocazione della sentenza, tassativamente previsti dall'art. 395 c.p.c., sono di stretta interpretazione, ai sensi dell'art. 14 delle preleggi.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 326 del 15 gennaio 1983
«In tema d'impugnazione per revocazione a norma dell'art. 395 n. 1 c.p.c., la circostanza che il dolo della controparte sia tuttora persistente non interferisce sull'onere dell'istante, a pena d'inammissibilità, di indicare la prova della data...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3768 del 2 giugno 1983
«Il dolo di una delle parti in danno dell'altra in tanto può costituire motivo di revocazione della sentenza in quanto consista in un'attività deliberatamente fraudolenta, concretantesi in artifici o raggiri tali da paralizzare o sviare la difesa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4570 del 6 luglio 1983
«Ai sensi dell'art. 398, secondo comma, c.p.c. – secondo il quale l'istanza di revocazione deve, a pena di inammissibilità, indicare il giorno della scoperta del documento su cui è fondata – detta indicazione deve essere esatta, sicché...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 108 del 7 gennaio 1984
«L'inammissibilità della domanda di revocazione per carenza delle indicazioni richieste dall'art. 398, secondo comma, c.p.c. è rilevabile d'ufficio, a prescindere da omessa o tardiva eccezione al riguardo da parte del convenuto in revocazione.»