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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17216 del 4 dicembre 2002
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, la memoria di costituzione nella quale è proposto appello incidentale deve essere notificata alla controparte unitamente al decreto di fissazione dell'udienza di discussione o, almeno, di questo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8707 del 4 ottobre 1996
«Nel rito del lavoro, la sanzione della decadenza dall'appello incidentale deve intendersi comminata dall'art. 436, terzo comma, c.p.c., nella sola ipotesi di mancato deposito in cancelleria della memoria difensiva dell'appellato, contenente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6562 del 20 dicembre 1985
«Nel caso di contrasto tra due consulenti, ove il giudice del merito accolga le conclusioni del secondo di essi, non ha l'obbligo di esaminare in modo espresso le risultanze del precedente accertamento, essendo la nuova confutazione implicita...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3747 del 29 marzo 1995
«Nel nuovo rito del lavoro, l'inosservanza, da parte del consulente tecnico d'ufficio nominato nel giudizio d'appello ai sensi dell'art. 441 c.p.c., del termine giudizialmente assegnatogli per il deposito della consulenza, non comporta alcuna...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3875 del 11 giugno 1986
«In una controversia concernente il riconoscimento della pensione di invalidità, il giudice di rinvio, cui la Suprema Corte, cassando per vizi di motivazione la sentenza d'appello, abbia demandato di motivare adeguatamente le ragioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14963 del 6 settembre 2012
«In tema di riscossione dei contributi previdenziali mediante iscrizione a ruolo, quando con unico atto siano proposte - come è consentito - sia l'opposizione per motivi di merito della pretesa contributiva che l'opposizione per vizi di forma della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3195 del 14 febbraio 2007
«La domanda proposta da ex dipendenti pubblici (nella specie del Ministero della Pubblica Istruzione) nei confronti dell'Inpdap, diretta alla dichiarazione del diritto al beneficio pensionistico di cui all'art. 13, comma ottavo, della legge n. 257...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15719 del 8 novembre 2002
«Le controversie promosse dai dipendenti ferroviari collocati a riposo dopo l'entrata in vigore della legge n. 210 del 1985 al fine di ottenere una nuova determinazione del trattamento di quiescenza sulla base del diritto del ricorrente a percepire...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4398 del 10 maggio 1996
«La domanda proposta, nei confronti del datore di lavoro, da un dipendente del Banco di Sicilia, in precedenza in servizio presso un'amministrazione statale, ed avente ad oggetto l'ammontare del trattamento di quiescenza, rientra nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9387 del 7 settembre 1993
«L'azione del coniuge divorziato volta ad ottenere dall'Inadel la corresponsione in forma indiretta — ai sensi dell'art. 3 della L. 8 marzo 1968, n. 152, in relazione all'art. 9 della L. 1 dicembre 1970, n. 898, sostituito dall'art. 2 della L. 1...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6700 del 16 giugno 1993
«I dipendenti del disciolto E.N.A.L. passati alle dipendenze di enti locali hanno diritto alla liquidazione di un unico trattamento di fine servizio relativo all'intera durata del rapporto (compreso il servizio prestato in favore dell'ente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2423 del 26 febbraio 1993
«Le controversie aventi ad oggetto domande proposte da dipendenti della soppressa O.N.M.I., trasferiti ad enti locali, per conseguire l'indennità di anzianità, in relazione all'attività lavorativa svolta alle dipendenze dell'ente soppresso, sono...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4967 del 24 aprile 1992
«Le controversie promosse contro l'Inadel ed il Ministero del tesoro (ufficio liquidazione enti soppressi) da dipendenti di disciolti enti mutualistici transitati alle unità sanitarie locali ed iscritti all'Inadel, per conseguire rivalutazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4592 del 15 aprile 1992
«Le controversie concernenti l'indennità premio di servizio dovuta dall'Inadel per il lavoro prestato presso gli enti locali sono devolute alla giurisdizione del giudice ordinario, atteso che detta indennità costituisce una prestazione che sorge...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 167 del 10 gennaio 1991
«In materia di prestazioni accessorie erogate da enti pubblici non economici a favore dei dipendenti che cessano dal servizio, la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, cui, a norma dell'art. 7, comma secondo, della L. 6 dicembre 1971,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 278 del 17 gennaio 1986
«La controversia promossa dal dipendente di un'unità sanitaria locale, collocato a riposo, per ottenere una riliquidazione della pensione e della «indennità premio di servizio», spetta alla giurisdizione della Corte dei conti, per quanto riguarda...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7141 del 9 maggio 2003
«L'indennizzo ai soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni ed emoderivati, di cui alla L. n. 210 del 1992, ha natura non già risarcitoria, bensì assistenziale in senso lato, riconducibile agli articoli 2 e 32 Cost., ed alle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1496 del 10 febbraio 2000
«Nella situazione anteriore alla sentenza della Corte costituzionale n. 156 del 1991, con la quale è stata pronunziata l'illegittimità dell'art. 442 c.p.c. nella parte in cui non prevedeva l'applicabilità della rivalutazione monetaria anche ai...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6333 del 30 marzo 2004
«Ai sensi dell'art. 442 c.p.c., nel testo risultante dalla sentenza della Corte costituzionale n. 156 del 1991, applicabile ai crediti divenuti esigibili prima dell'entrata in vigore della nuova disciplina prevista dall'art. 16, comma sesto, della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26745 del 14 dicembre 2006
«Il giudice del lavoro territorialmente competente a conoscere delle opposizioni a cartella esattoriale per crediti previdenziali — ai sensi dell'art. 444, terzo comma, c.p.c. —, attinenti a questioni di rito e di merito, è il giudice del lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18363 del 6 agosto 2010
«La morte del cliente, causando l'estinzione del mandato e la perdita dello "ius postulandi" in capo all'avvocato, priva quest'ultimo della legittimazione a domandare il rilascio della copia esecutiva di una sentenza. Nondimeno tale vizio resta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2557 del 25 luglio 1972
«Il titolo esecutivo costituito da una sentenza deve recare l'apposizione della formula esecutiva e l'autenticazione, che competono al cancelliere del giudice che l'ha pronunciata, e deve essere notificato ad iniziativa della parte, la quale non ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7784 del 18 giugno 2001
«In forza del principio secondo il quale l'esecuzione forzata deve essere normalmente preceduta dalla notificazione del titolo in forma esecutiva e del precetto (art. 479 c.p.c.), il chiamato in garanzia, nei confronti del quale sia stata accolta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8164 del 22 luglio 1991
«La pendenza del procedimento esecutivo non preclude né rende inutile la reiterazione dell'atto processuale che vi dà inizio ed, in funzione di questo, il compimento degli atti prodromici necessari, al fine di porre al riparo la concreta attuazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19498 del 23 agosto 2013
«Qualora l'esecutato denunci con l'opposizione, oltre alla nullità della notificazione del precetto o del pignoramento, anche vizi di merito, attinenti alla pignorabilità dei beni, la stessa proposizione dell'opposizione, in quanto indice della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10835 del 11 maggio 2007
«Non sussiste il vizio di omessa trascrizione, nella copia del precetto notificata allo intimato, del decreto che, ai sensi dell'art. 482 c.p.c., autorizza l'esecuzione immediata, qualora tra l'atto di precetto e la notifica venga inserita la copia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7394 del 16 giugno 1992
«L'opposizione proposta per far valere un vizio del precetto tipologicamente riconducibile alla categoria della inesistenza o nullità insanabile (quale quello della mancata sottoscrizione della parte o di difensore munito di procura valida) è...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 13038 del 24 maggio 2013
«Il vizio di notificazione del precetto rileva se di gravità tale da determinare la inesistenza della notificazione, ovvero l'impossibilità di raggiungere il suo scopo tipico, lasciando a disposizione del debitore un termine per adempiere inferiore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9292 del 9 luglio 2001
«L'atto di precetto deve essere sottoscritto dalla parte o dal difensore; quando manchi la sottoscrizione, l'atto è affetto da nullità insanabile e l'opposizione è proponibile anche dopo il termine di cinque giorni dalla notifica; la nullità è,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14189 del 7 agosto 2012
«È consentito al creditore notificare al debitore una seconda volta il precetto, al fine di sanare un vizio formale del primo (nella specie, accompagnato da un titolo privo di formula esecutiva), ma solo a condizione che nel frattempo l'azione...»