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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28412 del 1 luglio 2013
«La induzione, richiesta per la realizzazione del delitto previsto dall'art. 319 quater c.p., così come introdotto dall'art. 1, comma 75, della legge n. 190 del 2012, non è diversa, sotto il profilo strutturale, da quella che già integrava una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20428 del 13 maggio 2013
«La induzione, richiesta per la realizzazione del delitto previsto dall'art. 319 quater cod. pen. (così come introdotto dall'art. 1, comma 75 della legge n. 190 del 2012), necessita di una pressione psichica posta in essere dal pubblico ufficiale o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17943 del 18 aprile 2013
«Sussiste il delitto di induzione indebita, di cui all'art. 319 quater cod. pen., come introdotto dall'art. 1, comma 75 della legge n. 190 del 2012, quando la minaccia del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio si caratterizza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17285 del 15 aprile 2013
«Il delitto di induzione indebita a dare o promettere utilità, di cui all'art. 319 quater cod. pen., così come introdotto dall'art. 1, comma 75, l. n. 190 del 2012, pur prevedendo la punibilità di due soggetti, non integra un reato bilaterale, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16154 del 8 aprile 2013
«Ai fini della consumazione del delitto di induzione indebita di cui all'art. 319 quater c.p., come introdotto dall'articolo 1, comma 75 della l. n. 190 del 2012, è sufficiente la promessa di denaro o altra utilità fatta dall'indotto al pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11792 del 12 marzo 2013
«...dell'induzione, si pone in termini di continuità normativa rispetto alla precedente ipotesi di concussione per induzione, in quanto restano identici gli elementi costitutivi del delitto, con riferimento alla posizione del pubblico funzionario.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8695 del 21 febbraio 2013
«La induzione, richiesta per la realizzazione del delitto previsto dall'art. 319 quater c.p., così come introdotto dall'art. 1, comma 75, della legge n. 190 del 2012, non è diversa, sotto il profilo strutturale, da quella che già integrava una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16154 del 8 aprile 2003
«Il reato previsto dall’art. 319 quater c.p., introdotto dalla legge 6 novembre 2012 n. 190 (induzione indebita, da parte del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio, a dare o promettere utilità), richiede, al pari di quello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30268 del 5 settembre 2002
«Per la configurabilità del delitto di istigazione alla corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio non rileva la tenuità della somma di denaro o del valore della cosa offerta al pubblico ufficiale. Le piccole regalie d'uso possono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7836 del 5 luglio 2000
«La serietà dell'offerta va infatti correlata alla controprestazione richiesta, alle condizioni dell'offerente e del soggetto pubblico nonché alle circostanze di tempo e di luogo in cui l'episodio si colloca. (Nella specie è stata ritenuta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8398 del 12 settembre 1996
«Nell'istigazione alla corruzione impropria, l'offerta (o la semplice promessa) deve essere effettuata «per indurre» il pubblico ufficiale (o l'incaricato di un pubblico servizio) «a compiere» un atto conforme ai doveri dell'ufficio (o del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5439 del 13 aprile 1990
«Per la configurabilità del delitto di cui all'art. 322 c.p. occorre, tra l'altro, che l'offerta o la promessa di denaro o di altra utilità sia idonea alla realizzazione dello scopo, cioè sia tale da indurre il destinatario al compimento di un atto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2891 del 12 aprile 1986
«...il colpevole agisca allo scopo di trarre un'utilità o di conseguire una controprestazione dal comportamento omissivo o commissivo del pubblico ufficiale, indipendentemente dal successivo verificarsi o meno del fine cui è preordinata l'istigazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 437 del 27 marzo 1972
«Nell'istigazione alla corruzione — tipico reato di pericolo, che non consente il tentativo, in quanto la promessa o l'offerta rivolta al pubblico ufficiale realizza istantaneamente il reato, indipendentemente dall'atteggiamento e dal comportamento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14017 del 25 marzo 2014
«In tema di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, la confisca per equivalente, come il prodromico sequestro preventivo, può essere disposta, nei confronti del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio, solo nei limiti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36293 del 6 ottobre 2011
«Il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente può avere ad oggetto anche il diritto di proprietà di titoli già pignorati in favore di terzi, restando riservato al merito l'aspetto del necessario bilanciamento fra l'interesse...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41905 del 30 ottobre 2009
«Il sequestro preventivo funzionale alla successiva confisca per equivalente del controvalore di entità monetarie costituenti il prezzo o il profitto di reati commessi dal pubblico dipendente in pregiudizio della p.a. di appartenenza, è consentito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37559 del 11 ottobre 2007
«La rivelazione da parte del pubblico ufficiale di un segreto di ufficio integra il reato previsto dal primo comma dell'art. 326 c.p. anche laddove sia fatta per finalità patrimoniali, mentre ricorre la diversa fattispecie prevista dal terzo comma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20097 del 17 maggio 2001
«In tema di rivelazione di segreto d'ufficio, il provvedimento amministrativo di sospensione dal servizio adottato nei confronti di un pubblico dipendente, non rientrando fra quelli normativamente sottratti alla divulgazione in ogni tempo e nei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3669 del 22 marzo 2000
«Integra gli estremi del rato di rivelazione di segreto di ufficio la comunicazione, da parte di un membro della commissione esaminatrice di un pubblico concorso, di elementi diretti a far conoscere anticipatamente, a uno o più concorrenti, con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9306 del 26 agosto 1994
«Di conseguenza, il reato non sussiste, non solo nella generale ipotesi della notizia divenuta di dominio pubblico, ma anche nel caso in cui, trattandosi di notizie di ufficio ancora segrete, le stesse siano rivelate a persone autorizzate a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12389 del 14 settembre 1990
«Ai fini della configurabilità del delitto di rivelazione di segreti d'ufficio, il dovere del segreto, cui è astretto il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, deve derivare da una legge, da un regolamento, da una consuetudine,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7960 del 26 agosto 1997
«In tema di rivelazione di segreti di ufficio, il dovere di segretezza in capo al pubblico ufficiale è escluso soltanto se la notizia di ufficio sia divenuta, per causa non imputabile al predetto soggetto, di dominio pubblico. Tale situazione non è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3986 del 20 gennaio 1992
«La sostanziale infondatezza delle notizie non esclude la configurabilità del reato di rivelazione di segreti di ufficio, di cui all'art. 326 c.p., poiché, specie in materia di notizie coperte dal segreto istruttorio, la rivelazione è penalmente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 51691 del 11 dicembre 2014
«Integra gli estremi del reato di rivelazione di segreto di ufficio la comunicazione, da parte di un membro della commissione esaminatrice di un pubblico concorso, di elementi diretti a far conoscere anticipatamente, a uno o più concorrenti, con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33609 del 15 settembre 2010
«...che, successivamente, la notizia sia risultata inconferente o priva di fondamento, atteso che la configurabilità del reato può escludersi solo quando la rivelazione abbia ad oggetto informazioni di pubblico dominio o prive di significato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36357 del 15 settembre 2004
«La qualifica di incaricato di pubblico servizio dei dipendenti di un ente concessionario va riconosciuta a coloro le cui mansioni — così come previste dalla disciplina contrattuale o come di fatto esercitate in ragione di un incarico espressamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35647 del 30 agosto 2004
«...concernente le indagini eseguite, essendo irrilevante che gli atti o i fatti segreti erano già conosciuti in un ambito limitato di persone, quando la condotta dell'agente abbia avuto l'effetto di divulgazione a settori ben più vasti di pubblico.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11877 del 13 marzo 2003
«L'art. 328 c.p. disciplina due distinte ipotesi di reato: nella prima il delitto si perfeziona con la semplice omissione del provvedimento di cui si sollecita la tempestiva adozione, incidente su beni di valore primario (giustizia, sicurezza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8949 del 9 agosto 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di rifiuto di atti d'ufficio è necessario, che il pubblico ufficiale sia consapevole del suo contegno omissivo, nel senso che deve rappresentarsi e volere la realizzazione di un evento contra jus; tale...»