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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3438 del 8 marzo 2002
«In tema di mediazione, non può ritenersi nulla per contrarietà a norme imperative la clausola relativa alla previsione della misura pattizia della provvigione inserita in un modulo a stampa contenente le condizioni di contratto predisposte dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3409 del 17 maggio 1983
«Qualora un'autovettura, sottratta da ignoti al proprietario ed abbandonata nella pubblica via, sia dagli organi di polizia affidata in custodia ad un terzo, nel suo deposito, allo scopo di evitare intralci alla circolazione, non si configura il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16208 del 16 giugno 2008
«In tema di compenso del depositario di veicoli sottoposti a sequestro penale od amministrativo, il rimborso per le opere di conservazione, previsto dall'art. 1781 c.c., è dovuto nella misura in cui siano provati specifici costi di conservazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10322 del 9 settembre 1992
«Il sequestro penale della merce oggetto di deposito e la successiva vendita giudiziale dei beni sequestrati rendono impossibili le prestazioni del depositario e, incidendo direttamente sul sinallagma funzionale del rapporto, ne impediscono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 211 del 10 gennaio 1981
«Nel comodato il termine di restituzione della cosa può essere fissato anche in relazione ad un evento futuro ed incerto, perché elemento essenziale caratterizzante il comodato è la gratuità della concessione del godimento della cosa per un uso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12655 del 17 ottobre 2001
«Nel comodato c.d. precario in mancanza di determinazione della sua durata, ove non risulti un termine in relazione all'uso del bene, ancorché il comodatario sia tenuto a restituire la cosa «non appena il comodante la richieda», ai sensi dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19698 del 17 luglio 2008
«Nel regime anteriore alla legge n. 108 del 1996 il negozio di mutuo era da considerarsi illecito per pattuizione di interessi a tasso elevato solo nel caso di sussistenza degli estremi del delitto di usura ai sensi dell'art. 644 cod. pen. (nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11852 del 25 giugno 2004
«La banca girataria per l'incasso di un assegno bancario è tenuta non soltanto a far levare il protesto (art. 45 legge assegno), al fine di conservare integre le ragioni del proprio girante nei confronti degli obbligati di regresso, ma ha anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4389 del 3 maggio 1999
«Alla luce del generale obbligo di particolare correttezza e diligenza che grava sulla banca nella esecuzione dei contratti con i clienti, l'art. 1836 c.c. impone che, in caso di presentazione di libretto di deposito a risparmio pagabile al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4414 del 17 luglio 1981
«L'accertamento che un contratto sia contrario a norme imperative e quindi nullo per tale ragione (art. 1343 c.c.) non impedisce una autonoma valutazione dell'atto dal punto di vista della Sua eventuale immoralità al fine di negare l'azione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5421 del 9 maggio 1992
«La nullità prevista dall'art. 222 c.p.p. ha carattere relativo e va pertanto eccepita, a pena di decadenza, nei termini stabiliti nell'art. 182 stesso codice. (Nella specie la nullità derivante dal conferimento dell'incarico di perito a persona...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18947 del 28 settembre 2005
«In presenza di una clausola negoziale che nel regolare i rapporti di conto corrente consente all'istituto di credito di operare la compensazione tra i saldi attivi e passivi dei diversi conti intrattenuti dal medesimo correntista, in qualsiasi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27458 del 22 dicembre 2006
«La causa del contratto di assicurazione privata consiste nel trasferimento del rischio dall'assicurato all'assicuratore e, pertanto è indubbio che il rischio stesso debba preesistere alla stipula del contratto, pena la sua nullità. Quello che,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7597 del 31 marzo 2006
«L'interpretazione delle clausole in ordine alla portata ed all'estensione del rischio assicurato rientra tra i compiti del giudice di merito ed è insindacabile in cassazione se rispettosa dei canoni legali di ermeneutica ed assistita da congrua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14069 del 11 giugno 2010
«In tema di contratto di assicurazione che copra le spese per ricoveri da malattia, l'inesattezza delle dichiarazioni o le reticenze cui fanno riferimento gli artt. 1892 e 1893 c.c. non necessariamente presuppongono la consapevolezza da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10170 del 18 ottobre 1990
«Con riguardo a polizza di assicurazione contro i danni da furto e rapina, la clausola che escluda la garanzia per i fatti derivati da dolo o colpa grave dei dipendenti dell'assicurato, comporta una limitazione della responsabilità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2005 del 8 aprile 1981
«La colpa grave dell'assicurato o del beneficiario che a norma dell'art. 1900 c.c. esclude la garanzia assicurativa si configura come un fatto impeditivo, che impedisce al fatto costitutivo (evento o sinistro) di operare secondo le previsioni della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2909 del 27 febbraio 2002
«In tema di contratto di assicurazione per il rischio di furto, l'obbligo di salvataggio che incombe sull'assicurato comporta che questi debba adoperarsi con la diligenza del buon padre di famiglia per il recupero del bene rubato e che tale dovere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7577 del 20 giugno 1992
«In tema di surrogazione dell'assicuratore nei diritti dell'assicurato, ai sensi dell'art. 1916 c.c., opera il principio — che impronta anche la giurisprudenza costituzionale (sent. n. 319 del 1989, 356 del 1991 e 485 del 1991) — secondo il quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5441 del 14 marzo 2006
«Il diritto dell'assicuratore che si surroga nei diritti del proprio assicurato verso il terzo responsabile del danno dal predetto assicurato subito per effetto di un sinistro derivante dalla circolazione stradale, in relazione al quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 103 del 16 gennaio 1985
«Allorquando la fidejussione di un debito e di relativi accessori sia oggettivamente limitata ad un ammontare determinato (ex art. 1941, comma secondo, c.c.) l'obbligazione fideiussoria cessa non appena il tetto massimo della garanzia sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24391 del 1 dicembre 2010
«L'art. 1957 c.c., il quale prevede l'onere per il creditore di proporre le sue istanze contro il debitore principale entro sei mesi dalla scadenza dell'obbligazione di questi, pena la decadenza della garanzia fideiussoria, nulla dispone con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 283 del 14 gennaio 1997
«L'art. 1957 c.c., nell'imporre al creditore l'onere di proporre «le sue istanze» contro il debitore entro sei mesi dalla scadenza per l'adempimento dell'obbligazione garantita dal fideiussore, a pena di decadenza dal suo diritto verso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4241 del 12 dicembre 1974
«L'art. 1957 c.c., nel condizionare la permanenza della fideiussione alla proposizione, da parte del creditore, entro sei mesi dalla scadenza dell'obbligazione principale, delle proprie istanze nei confronti del debitore, si riferisce alle istanze...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8330 del 17 agosto 1990
«In tema di transazione le reciproche concessioni tra cui non è richiesto a pena di validità un equilibrio economico — non debbono necessariamente esaurirsi nell'ambito del rapporto controverso, potendo esse non riguardare le pretese litigiose...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8192 del 6 giugno 2002
«Le transazioni concluse da un ente pubblico debbono, a pena di nullità, assumere forma scritta, in quanto prevale, sulla regola generale di cui all'art. 1967 c.c., che richiede, per tale tipo di contratto, detta forma solo ad probationem ,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 449 del 10 febbraio 1969
«La promessa al pubblico è un negozio unilaterale che vincola il promittente non per effetto dell'incontro della sua volontà con quella di altro soggetto che abbia manifestato di accettare la promessa, bensì per effetto della sua unilaterale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3655 del 16 settembre 1998
«In tema di patteggiamento, allorché nell'accordo tra le parti sia contenuto un errore materiale nella determinazione della pena concordata, non è consentito procedere, in sede di giudizio di legittimità, a rettificazione della sentenza ex art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2557 del 28 aprile 1981
«Se per il trasferimento dei titoli nominativi, compresi quelli azionari di società, necessitano la loro materiale consegna all'acquirente ed il cosiddetto transfert , tuttavia, in mancanza dei predetti elementi, le parti possono concludere un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15296 del 6 luglio 2007
«In tema di spese degli enti locali effettuate senza il rispetto delle condizioni di cui all'art. 23, commi 3 e 4, D.L. 2 marzo 1989, n. 66, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 1989, n. 144, applicabile ratione temporis e riprodotto,...»