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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12235 del 25 maggio 2007
«L'eccessiva onerosità sopravvenuta della prestazione nei contratti a titolo gratuito consiste nella sopravvenuta sproporzione tra il valore originario della prestazione ed il valore successivo, mentre nei contratti onerosi (nel caso, permuta)...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2661 del 23 febbraio 2001
«L'eccessiva onerosità sopravvenuta della prestazione, per poter determinare, ai sensi dell'art. 1467 c.c., la risoluzione del contratto a prestazioni corrispettive ad esecuzione continuata o periodica ovvero ad esecuzione differita, deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1371 del 18 febbraio 1999
«La risoluzione del contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta può esser pronunciata anche per contratti ad esecuzione differita dell'intera prestazione o di una parte economicamente rilevante di essa, sempre che fra il momento della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8857 del 8 settembre 1998
«Con riguardo ai contratti con prestazioni corrispettive ad esecuzione continuata o periodica, ovvero ad esecuzione differita, in cui la prestazione di una delle parti sia divenuta eccessivamente onerosa, il contenuto dell'offerta per riportare il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3492 del 11 luglio 1978
«Il contraente a carico del quale si verifica l'eccessiva onerosità sopravvenuta della prestazione può solo agire in giudizio per la risoluzione del contratto, ma non può astenersi dalla prestazione pretendendo che l'altro contraente accetti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16216 del 16 giugno 2008
«La consegna del certificato di abitabilità dell'immobile oggetto del contratto, ove questo sia un appartamento da adibire ad abitazione, pur non costituendo di per sé condizione di validità della compravendita, integra un'obbligazione incombente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14751 del 26 giugno 2006
«Nel caso di vendita di cosa altrui, l'obbligo posto a carico del venditore di procurare al compratore l'acquisto della proprietà della cosa può essere adempiuto sia mediante l'acquisto della proprietà della cosa da parte sua, con l'automatico...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26367 del 29 dicembre 2010
«Al contratto preliminare di compravendita di cosa parzialmente altrui (nella specie, un fondo indiviso) si adatta la disciplina prevista dagli artt. 1478 e 1480 c.c., con la conseguenza che il promittente venditore resta obbligato, oltre che alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7471 del 5 giugno 2000
«Il destinatario di una promessa di vendita immobiliare, ove la cosa sia gravata da vincoli reali (nella specie pignoramento) della cui esistenza egli non sia stato edotto, può esercitare, in luogo dell'azione di risoluzione del contratto per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11839 del 26 novembre 1997
«L'art. 1482 comma primo c.c., che prevede la facoltà del compratore di sospendere il pagamento del prezzo se la cosa venduta risulti gravata da vincoli o garanzie reali non dichiarati dal venditore e da lui ignorati, è applicabile anche nel caso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2471 del 10 settembre 1974
«In tema di contratto di vendita, le azioni di garanzia, le quali tendono a tutelare il compratore nella fase dinamica della esecuzione del contratto, perseguono tale fine prescindendo da ogni indagine sulla colpa del venditore (cioè anche quando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8336 del 17 agosto 1990
«In tema di vendita, e con riguardo alla responsabilità del venditore per vizi alla stregua dell'art. 1494 c.c., l'interessato può chiedere, in alternativa ovvero in cumulo con le azioni tese all'adempimento del contratto in via specifica ed alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4085 del 9 luglio 1982
«L'azione proposta dal compratore di un immobile che non possa godere di esso per l'inagibilità dell'impianto di riscaldamento stante il mancato collaudo da parte dei vigili del fuoco, non è soggetta ai termini di decadenza e di prescrizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6855 del 21 giugno 1993
«Qualora l'esecuzione di un contratto di vendita avvenga mediante consegne ripartite di una stessa merce, il termine fissato dalla legge per la denunzia dei vizi — sussistenti fin nella prima partita di merce consegnata — decorre dalla loro...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1097 del 23 febbraio 1981
«In un contratto di compravendita, della clausola con la quale è stabilita la decadenza del termine di pagamento per il caso che il compratore rinvii l'esecuzione del contratto, il venditore può avvalersi soltanto durante il periodo in cui la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3614 del 8 agosto 1977
«La pattuizione derogatoria alla regola che il pagamento del prezzo della vendita deve avvenire al domicilio del venditore, con la conseguente modifica del luogo di esecuzione del contratto ai fini della competenza per territorio, deve risultare in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12401 del 28 maggio 2007
«E non rimangono viceversa dovuti ove il pagamento del prezzo sia stato convenuto per una data o correlato ad un evento (quale, nella promessa di vendita, la stipula del contratto definitivo) successivi alla consegna del bene all'acquirente, dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14565 del 11 ottobre 2002
«Nelle vendite da piazza a piazza stipulate fra commercianti ed aventi per oggetto merce per sua natura destinata al commercio, ogni qual volta l'ordinazione venga fatta mediante moduli di commissione predisposti da parte venditrice, ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1006 del 17 febbraio 1982
«Qualora il venditore abbia assunto l'obbligo di consegnare la cosa compravenduta al compratore, l'esecuzione del contratto non si esaurisce con l'avvenuto sdoganamento della merce alla frontiera ma solo con l'effettiva consegna al compratore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 437 del 13 febbraio 1973
«Poiché la rivendita in danno costituisce una ipotesi eccezionale di esecuzione, concessa dalla legge con l'osservanza di particolari formalità, per tutelare più efficacemente l'interesse del venditore all'esecuzione del contratto, non è consentito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15009 del 21 novembre 2000
«In caso di inadempimento dell'acquirente, in danno da mancato guadagno dell'alienante, esercente professionalmente la vendita di beni mobili, non va escluso a priori e può essere liquidato in via equitativa, indipendentemente dalla prova che le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6427 del 4 dicembre 1981
«Il danno per inadempimento dell'acquirente nei contratti di fornitura di merci genericamente determinate, consistente nel mancato guadagno dell'impresa fornitrice, è presunto e va risarcito in base alla ricostruzione ideale degli utili che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6322 del 22 marzo 2006
«L'azione diretta a far valere il diritto alla restituzione di un bene oggetto di un contratto di vendita a rate con riserva della proprietà, nei confronti dello acquirente inadempiente all'obbligazione di pagamento del prezzo, ha natura non di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9 del 4 gennaio 1974
«Il contratto estimatorio si differenzia dal mandato a vendere in quanto nel primo l' accipiens , senza vendere per conto del tradens , si obbliga a vendere la merce ai prezzi determinati da costui ed a corrispondergli detti prezzi ovvero a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 742 del 2 febbraio 1980
«Nel contratto di somministrazione, caratterizzato dal fatto che il somministrante è tenuto ad effettuare diverse prestazioni, tra loro connesse, ma autonome, la pluralità di dette prestazioni, richiesta dalla stessa funzione e finalità del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3511 del 4 agosto 1977
«Nella somministrazione, il rinvio che l'art. 1561 c.c. fa all'art. 1474 dello stesso codice ha carattere integrativo della pattuizione, e non sostitutivo della volontà dei contraenti, dettando criteri particolari di applicazione della disciplina...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4228 del 15 novembre 1976
«A norma dell'art. 1569 c.c., non è necessario, per poter considerare il contratto di somministrazione a tempo determinato e, quindi, per escludere il diritto di ciascuna delle parti al recesso ad nutum , che la durata del contratto sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1259 del 5 febbraio 1988
«Nel contratto di somministrazione di energia elettrica il cosiddetto impegno di potenza, che si sostanzia nell'obbligo del somministrante di predispone e mantenere l'impianto in guisa di tenere a disposizione dell'utente una determinata quantità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10285 del 16 luglio 2002
«Con riguardo al contratto di somministrazione (nella specie, di energia elettrica), l'errore di fatturazione nel quale sia in corso il somministrante nell'indicazione del corrispettivo nella relativa bolletta, attenendo non alla formazione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2612 del 20 settembre 1971
«L'art. 1622 c.c. stabilisce che nel caso in cui l'esecuzione delle opere di riparazione che sono a carico del locatore, e cioè quelle straordinarie, comporti per l'affittuario una perdita superiore al quinto del reddito annuale, l'affittuario può,...»