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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 31828 del 24 settembre 2002
«Per la configurabilità del reato di bancarotta c.d. impropria, previsto dall'art. 223, comma 2, n. 1 del R.D. 16 marzo 1952, n. 267, come modificato dall'art. 4 del D.L.vo 11 aprile 2002, n. 61, si richiede la sussistenza di un rapporto di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 319 del 13 gennaio 1998
«In tema di giudizio immediato, quando il Gip abbia proceduto all'interrogatorio dell'arrestato o del fermato secondo le prescrizioni di cui agli artt. 60 e 61 c.p.p. e coinvolgendo gli aspetti della prova sul reato in contestazione, tale atto è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46486 del 10 ottobre 2017
«L'abitualità nel reato di cui all'art.103 cod. pen. è correttamente contestata mediante il riferimento alla specie dei reati posti in essere, all'arco di tempo entro cui sono stati commessi e, quindi, alla dedizione al crimine dell'imputato,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40952 del 7 settembre 2017
«È configurabile l'esimente della reazione ad atti arbitrari del pubblico ufficiale qualora il privato opponga resistenza ad un pubblico ufficiale che pretende di eseguire presso il suo domicilio una perquisizione finalizzata, ai sensi dell'art. 4...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 52173 del 15 novembre 2017
«Il reato di sottrazione di cose sottoposte a pignoramento, previsto dall'art. 388, comma terzo, cod. pen., ha natura istantanea e si consuma nel momento in cui viene posta in essere la violazione del vincolo di indisponibilità cui è soggetto il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22210 del 8 maggio 2017
«Nel delitto previsto dall'art. 612 bis cod. pen., che è reato abituale e si consuma al compimento dell'ultimo degli atti della sequenza criminosa integrativa della abitualità del reato, il termine finale di consumazione, in mancanza di una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28360 del 7 giugno 2017
«In tema di danneggiamento, sussiste continuità normativa tra la previgente fattispecie aggravata di cui all'art. 635, comma 2, n. 3, cod. pen., in relazione all'art. 625, comma 1, n. 7, cod. pen. (fatto commesso su cose esposte alla pubblica fede...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2057 del 18 gennaio 2018
«In tema di misure cautelari emesse ai sensi dell'art. 27 cod. proc. pen. in relazione ad una pluralità di reati, l'inefficacia della misura, prevista dall'art. 302 cod. proc. pen., conseguente al mancato espletamento dell'interrogatorio per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46581 del 11 ottobre 2017
«È nulla ex art. 180 cod. proc. pen. per difetto di contestazione, limitatamente alla dichiarazione di abitualità nel reato, la sentenza di condanna pronunciata in relazione ad imputazione che si limiti genericamente ad indicare la recidiva...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17565 del 6 aprile 2017
«In tema di correlazione tra accusa e sentenza, la non corrispondenza tra il fatto contestato e quello che emerge dalla sentenza rileva solo allorchè si verifichi una trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9904 del 5 marzo 2018
«Qualora all'esito dell'udienza di convalida di cui all'art. 391 cod. proc. pen., il giudice per le indagini preliminari emetta un'ordinanza cautelare per un reato diverso da quello per cui si è proceduto all'arresto o al fermo, non è necessario un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12345 del 16 marzo 2018
«Nel caso in cui il pubblico ministero contesti all'imputato un reato concorrente ai sensi dell'art. 517 cod. proc. pen.sulla base di fonti dichiarative raccolte in dibattimento, tali dichiarazioni possono essere legittimamente utilizzate dal...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4622 del 31 gennaio 2018
«In tema di colpa per omissione, non si ha violazione del principio di correlazione fra accusa e sentenza quando, fermo restando il fatto storico addebitato, consistente nell'omissione del comportamento dovuto, in sentenza sia stata individuata una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1960 del 18 gennaio 2018
«Non sussiste violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza nell'ipotesi in cui il luogo di consumazione del fatto-reato ritenuto sia diverso da quello contestato, non costituendo la modifica del "locus commissi delicti" "fatto...»
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Cassazione penale, sentenza n. 31335 del 10 luglio 2018
«...macroscopici ed immediatamente percepibili. (Fattispecie relativa al reato di ricettazione, in cui la competenza è stata determinata con riferimento al luogo di ricezione della merce di provenienza illecita indicato nel capo d'imputazione).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49944 del 2 novembre 2018
«Qualora all'esito dell'udienza di convalida di cui all'art. 391 cod. proc. pen., il giudice per le indagini preliminari emetta un'ordinanza cautelare per un reato diverso da quello per cui si è proceduto all'arresto o al fermo, non è necessario un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29877 del 3 luglio 2018
«In tema di nuove contestazioni in dibatimento, il giudice non può esercitare alcun sindacato preventivo sull'ammissibilità della contestazione del fatto diverso da come è descritto nel decreto che dispone il giudizio o del reato concorrente o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 31835 del 12 luglio 2018
«È abnorme, sotto il profilo funzionale, il provvedimento con cui il giudice ordini, ai fini dell'eventuale contestazione di ulteriori ipotesi di reato, la trasmissione degli atti al pubblico ministero, ai sensi dell'art. 521, comma 2, cod. proc....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2516 del 4 marzo 1995
«Il decreto di archiviazione della denuncia penale per il reato di falso, essendo insuscettibile di passare in giudicato, non impedisce la presentazione della querela di falso, che è lo strumento processuale di contestazione della veridicità di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8 del 14 gennaio 1966
«Quando l'originaria contestazione non consenta l'applicazione di una causa di estinzione del reato (nella specie, amnistia), ma la possibilità di questa applicazione venga a profilarsi come conseguenza dell'eventuale riconoscimento di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 278 del 5 febbraio 1969
«Per effetto dell'intervento di cause estintive, il fatto non è più penalmente sanzionabile; cessa, cioè, il suo carattere antigiuridico, dal punto di vista del diritto penale, pur permanendo gli altri effetti del fatto, inteso in senso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7062 del 5 luglio 1986
«Per configurarsi il tentativo di rapina, non è sufficiente che l'attività dell'agente sia virtualmente idonea a produrre l'impossessamento della cosa mobile altrui mediante violenza o minaccia e che la direzione degli atti sia univoca, ma è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5610 del 7 maggio 1988
«Tuttavia, non può tenersi conto dell'aumento di pena ai fini della prescrizione ove la circostanza non sia stata contestata anteriormente allo spirare del tempo necessario a prescrivere, calcolato secondo la originaria configurazione del fatto -...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 788 del 10 marzo 1992
«La contestazione di partecipazione ad associazione per delinquere di tipo camorristico armata (art. 416 bis, commi terzo e quarto, c.p.) non integra fusione del già contestato delitto di cui agli artt. 416 bis, comma primo, c.p. nonché dei reati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1291 del 10 febbraio 1993
«Il vincolo della continuazione è incompatibile con la commissione di un reato permanente ontologicamente unico, come l'associazione per delinquere, anche se interrotto da evenienze precedenti. La segmentazione del reato associativo operata a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3127 del 10 settembre 1994
«Il giudice dell'esecuzione, cui sia richiesta la revoca della sentenza per dedotta sopravvenuta abolizione del reato è tenuto ad interpretare il giudicato e a renderne espliciti il contenuto ed i limiti ricavando dalla decisione irrevocabile tutti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5801 del 18 maggio 1995
«In tal caso infatti, nella contestazione relativa al reato più grave è compreso il fatto meno grave, integrante il reato di minor consistenza per il quale è intervenuta condanna: pertanto, esclusa la diversità del fatto e vertendosi in tema di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2646 del 19 marzo 1997
«La disposizione di cui al secondo comma dell'art. 659 c.p. — che punisce colui il quale esercita una professione o un rumore rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell'autorità — è norma imperfetta o in bianco, il cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2809 del 4 marzo 1998
«La regola secondo la quale l'inizio del termine di prescrizione del reato coincide con l'esaurimento del reato continuato è applicabile anche nell'ipotesi in cui il vincolo della continuazione, non enunciato nella formale contestazione, sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2480 del 27 giugno 2000
«In tema di violenza privata, l'elemento oggettivo del reato di cui all'art. 610 c.p. è costituito da una violenza o da una minaccia che abbiano l'effetto di costringere taluno a fare, tollerare od omettere una determinata cosa. L'azione o...»