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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22739 del 12 settembre 2019
«L'atto di citazione introduttivo del procedimento per revocazione contro le sentenze della corte d'appello deve essere sottoscritto da un difensore munito di procura speciale, con conseguente inutilizzabilità di quella rilasciata per il precedente...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 21768 del 28 agosto 2019
«Il creditore, ancorché munito di un titolo esecutivo giudiziale, può procurarsene un secondo, non esistendo nell'ordinamento alcun divieto assoluto di duplicazione dei titoli, purché l'azione non si sia consumata, ovvero non venga violato il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23053 del 21 maggio 2009
«Spetta al giudice di pace la competenza per il delitto di lesioni colpose derivanti da violazione delle norme relative alla circolazione stradale in tutte le ipotesi perseguibili a querela di parte, con l’eccezione — introdotta dall’art. 3...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 29804 del 18 novembre 2019
«In tema di spedizione in forma esecutiva della copia del titolo rilasciata al creditore, il debitore che proponga opposizione ex art. 617 c.p.c. non può limitarsi, in base ai principi di economia processuale, di ragionevole durata del processo e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7020 del 12 marzo 2019
«L'opposizione a decreto ingiuntivo introduce un procedimento ordinario a cognizione piena nel quale il giudice, anche se abbia accertato la mancanza delle condizioni richieste dagli artt. 633 e ss. c.p.c., deve comunque pronunciare sul merito del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6518 del 6 marzo 2019
«Nel caso in cui l'incarico di amministratore di sostegno sia conferito ad un avvocato, il giudice tutelare può autorizzarlo a stare in giudizio personalmente ex art. 86 c.p.c., senza necessità che egli debba rilasciare procura alle liti ad altro...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 32028 del 9 dicembre 2019
«La notificazione del lodo arbitrale alla parte personalmente è idonea a far decorrere il termine d'impugnazione fissato dall'art. 828 c.p.c. anche quando la parte stessa sia stata assistita, nel giudizio arbitrale, da un procuratore, eleggendo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41415 del 24 settembre 2013
«...l’applicazione delle indicate sanzioni. (Fattispecie nella quale il Procuratore generale presso la Corte di Appello aveva presentato ricorso avverso sentenza di patteggiamento che aveva omesso di disporre la confisca del veicolo).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6660 del 15 maggio 2001
«Nella disciplina dettata dall'art. 5 della legge 898/70, come modificato dall'art. 10 della legge 74/87, l'assegno di divorzio si configura con natura eminentemente assistenziale essendone condizionata l'attribuzione alla specifica circostanza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20582 del 4 ottobre 2010
«In tema di scioglimento del matrimonio e nella disciplina dettata dall'art. 5 della legge 1 dicembre 1970, n. 898, come modificato dall'art. 10 della legge 6 marzo 1987, n. 74, il giudice, chiamato a decidere sull'attribuzione dell'assegno di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4809 del 13 maggio 1998
«Nell'ambito del sistema normativo introdotto con la legge n. 74 del 1987, l'attribuzione dell'assegno di divorzio è indefettibilmente subordinata alla specifica circostanza di fatto della mancanza di mezzi adeguati o dell'impossibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3101 del 17 marzo 2000
«L'accertamento del diritto all'assegno divorzile (di carattere esclusivamente assistenziale) va effettuato verificando l'inadeguatezza dei mezzi (o l'impossibilità di procurarseli per ragioni oggettive) del coniuge richiedente, raffrontate ad un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13060 del 9 settembre 2002
«In tema di determinazione dell'importo dell'assegno di divorzio, le argomentazioni usate per stabilire la sussistenza del diritto all'assegno, consistenti nell'accertamento del deterioramento del tenore di vita del coniuge richiedente, causato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10260 del 22 settembre 1999
«Atteso che la concessione dell'assegno divorzile trova presupposto nella inadeguatezza dei mezzi del coniuge istante, da intendersi come insufficienza dei medesimi a garantirgli un tenore di vita analogo a quello avuto in costanza di matrimonio,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16598 del 3 luglio 2013
«Ai sensi dell'art. 5 della legge 1° dicembre 1970, n. 898, l'accertamento del diritto all'assegno divorzile deve essere effettuato non limitandosi a prendere in esame le condizioni economiche del coniuge richiedente, essendo necessario mettere a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3429 del 13 aprile 1994
«Al fine del disconoscimento del diritto all'assegno di divorzio (art. 5 della L. 1 dicembre 1970, n. 898, come modificato dall'art. 10 della L. 6 marzo 1987, n. 74), quando la possibilità di procurarsi mezzi adeguati viene ravvisata nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6468 del 2 luglio 1998
«l'indagine del giudice di merito circa la capacità lavorativa del coniuge istante va condotta secondo criteri di particolare rigore e pregnanza, non potendo un'attività concretamente espletata soltanto saltuariamente (nella specie, di estetista)...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11975 del 8 agosto 2003
«Il sesto comma dell'art. 5 della legge n. 898/70 non definisce ulteriormente il concetto di “adeguatezza” dei mezzi, in difetto della quale e nel concorso dell'ulteriore requisito dell'impossibilità di procurarseli per ragioni obiettive, scattano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13068 del 3 ottobre 2000
«In tema di assegno divorzile, la mancata prova, da parte del ricorrente che ne chieda l'attribuzione, delle condizioni richieste dalla legge non comporta quale conseguenza automatica il rigetto della domanda, in quanto nel nostro ordinamento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7199 del 5 agosto 1997
«A seguito della disciplina introdotta dall'art. 10 della legge 6 marzo 1987, n. 74, modificativo dell'art. 5 della legge 1 dicembre 1970, n. 898, che ha attribuito all'assegno di divorzio natura esclusivamente assistenziale, condizioni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2982 del 26 marzo 1994
«In tema di divorzio, il coniuge che richiede l'assegno di cui al sesto comma dell'art. 5, L. 1 dicembre 1970, n. 898, mentre può limitarsi a dedurre di non avere i mezzi adeguati, trasferendo così sulla controparte l'onere probatorio della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2273 del 18 marzo 1996
«In tema di adeguamento automatico dell'assegno di divorzio, poiché l'art. 5, comma 7, della L. 1 dicembre 1970, n. 898, nel testo modificato dall'art. 9 della L. 6 marzo 1987, n. 74, dispone che l'adeguamento deve essere stabilito «almeno» con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17320 del 25 agosto 2005
«Ai sensi dell'art. 9 legge n. 898 del 1970 (così come modificato dall'art. 2 legge n. 436 del 1978 e dall'art. 13 legge n. 74 del 1987), le sentenze di divorzio passano in cosa giudicata «rebus sic stantibus», rimanendo cioè suscettibili di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4969 del 15 novembre 1977
«Nel procedimento di divorzio, il riconoscimento del diritto di un coniuge ad ottenere, ai sensi dell'art. 6 della L. 1° dicembre 1970, n. 898, un concorso dell'altro coniuge nelle spese di mantenimento del figlio maggiorenne, che non sia ancora in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10458 del 10 luglio 2002
«In presenza di un coniuge superstite avente i requisiti per la pensione di reversibilità, il diritto del coniuge divorziato ad una quota del trattamento di reversibilità (art. 9, comma terzo, dell'art. 9, legge n. 898 del 1970 nel testo novellato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10803 del 29 ottobre 1998
«Nel procedimento di divorzio fra coniugi con figli minori o incapaci, a norma degli artt. 4 e 5 L. n. 898 del 1970 (come novellati dalla L. n. 74 del 1987), il pubblico ministero è litisconsorte necessario in concorrenza con le parti private ed è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3552 del 13 giugno 1985
«Nelle cause di divorzio fra coniugi che non abbiano figli, o non abbiano figli minori od incapaci, deve escludersi, in sede di legittimità, l'esigenza di integrare il contraddittorio nei confronti del pubblico ministero presso il giudice a quo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10942 del 7 novembre 1997
«Il gravame contro la sentenza di divorzio, dopo l'entrata in vigore delle modifiche all'art. 4 L. 1 dicembre 1970, n. 898, apportate dalla L. 6 marzo 1987, n. 74, è soggetto al rito camerale e si propone mediante ricorso da depositarsi presso la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19947 del 6 ottobre 2004
«La moglie, di regola, è responsabile in proprio per le obbligazioni da lei contratte nell'interesse della famiglia; il marito, tuttavia, è responsabile delle obbligazioni contratte in suo nome dalla moglie oltre che nei casi in cui egli le abbia...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 17175 del 14 agosto 2020
«La procura "ad nubendum" costituisce uno strumento sostitutivo della simultanea presenza degli sposi avanti all'Ufficiale dello stato civile e di manifestazione del consenso alle nozze, che interviene tramite la volontà manifestata dal...»