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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 300 del 9 gennaio 2013
«La violazione del giudicato esterno (nella specie, giudicato penale) non può essere dedotta come motivo di ricorso alle Sezioni unite della Corte di cassazione avverso le decisioni del giudice amministrativo in grado di appello (nella specie,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8353 del 5 aprile 2013
«Il trasferimento dell'azione civile nel processo penale, regolato dall'art. 75 c.p.p., determina una vicenda estintiva del processo civile riconducibile al fenomeno della litispendenza, e non a quello disciplinato dall'art. 306 c.p.c., in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8426 del 5 aprile 2013
«L'applicazione del termine prescrizionale ex art. 2947, terzo comma, c.c. postula, in ipotesi di azione di responsabilità contro amministratori e sindaci di una società, che l'istante alleghi specificamente l'attribuzione di fatti integranti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23158 del 31 ottobre 2014
«In sede di opposizione all'esecuzione, come l'opponente può contestare il diritto di procedere all'esecuzione forzata adducendo una ragione di impignorabilità del bene staggito (nella specie, il suo conferimento ad un fondo patrimoniale) sorta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26537 del 17 dicembre 2014
«La nullità della notificazione del decreto ingiuntivo, per essere stata la stessa effettuata a soggetto interdetto legalmente "pro tempore" a seguito di condanna penale, è sanata dall'opposizione ritualmente proposta dal tutore, con conseguente...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 17731 del 7 settembre 2015
«In caso di riduzione giudiziale della penale convenzionalmente stabilita dalle parti, il giudice deve esplicitare le ragioni che lo hanno indotto a ritenerne eccessivo l'importo come originariamente determinato, soprattutto con riferimento alla...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 19383 del 30 settembre 2015
«La pendenza del giudizio penale sull'imputazione di usura non impone la sospensione del giudizio civile sulla nullità del patto commissorio, atteso che quest'ultimo può configurarsi anche in assenza di convenzione usuraria, sicché tra i due...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4758 del 10 marzo 2015
«In applicazione del nuovo codice di procedura penale il rapporto tra processo civile e penale si configura in termini di pressoché completa autonomia e separazione, nel senso che, ad eccezione di alcune e limitate ipotesi di sospensione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7175 del 10 aprile 2015
«Il giudizio in grado si appello sulle domande civili, celebrato a seguito di annullamento da parte della Corte di cassazione della sentenza penale, presenta struttura "chiusa", ai sensi dell'art. 394 cod. proc. civ., sicché nello stesso non è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11844 del 9 giugno 2016
«In tema di sanzioni disciplinari nel pubblico impiego principio della immutabilità della contestazione non impedisce al datore di lavoro, nei casi di sospensione del procedimento disciplinare per la contestuale pendenza del processo...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 12711 del 20 giugno 2016
«In materia di immigrazione, tra il giudizio di opposizione all'espulsione e l'accertamento in sede penale dei fatti che sarebbero a base della valutazione di pericolosità dell'espulso, non sussiste un rapporto di pregiudizialità ai sensi dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21481 del 25 ottobre 2016
«Posto che il sequestro conservativo sui beni dell'imputato non perde automaticamente efficacia laddove il processo penale si concluda con una sentenza di condanna generica e con la rimessione delle parti davanti al giudice civile ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 6510 del 4 aprile 2016
«Non sussiste rapporto di pregiudizialità tra il processo penale avente ad oggetto i reati di falso e truffa ed il processo civile volto ad ottenere una pronuncia ex art. 2932 c.c., atteso che, per rendere dipendente la decisione civile dalla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 278 del 5 febbraio 1969
«Per effetto dell'intervento di cause estintive, il fatto non è più penalmente sanzionabile; cessa, cioè, il suo carattere antigiuridico, dal punto di vista del diritto penale, pur permanendo gli altri effetti del fatto, inteso in senso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 524 del 20 marzo 1973
«... In tema di furto, l'aggravante della destrezza non è incompatibile con quella del mezzo fraudolento, in quanto ciascuna delle due circostanze corrisponde a particolari modalità di condotta criminosa rientranti negli schemi posti dalla legge...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 2 aprile 1977
«Nella situazione di lacuna legislativa determinatasi a seguito della dichiarazione di illegittimità costituzionale delle norme che attribuivano al Ministro della difesa il potere di provvedere in ordine alla liberazione condizionale dei militari...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15463 del 4 dicembre 1978
«Il delitto di falso in scrittura privata non è escluso dal consenso o dalla acquiescenza della persona di cui fu falsificata la firma, perché la tutela penale ha per oggetto la pubblica fede, che viene compromessa dalla formazione di una scrittura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1927 del 9 marzo 1981
«...liberamente nelle sedi istituzionali e non violando la legge penale. (Nella specie attraverso una violenta «autoriduzione» dei prezzi furono asportate merci per un ammontare complessivo di lire sei milioni con versamento di lire 43.800).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4085 del 5 maggio 1981
«...del credito e sono soggette all'ingerenza dello Stato nella loro costituzione e nell'esercizio della loro attività. Pertanto i sigilli delle Casse di Risparmio rientrano tra i sigilli pubblici tutelati dagli artt. 468 e seguenti del codice penale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3670 del 6 aprile 1982
«...legge 20 febbraio 1958, n. 75 (abolizione della regolamentazione della prostituzione) esigendosi solo per la sua applicabilità che i reati previsti da quest'ultima legge trovino corrispondenza in quelli già previsti dal codice penale e abrogati.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5678 del 8 giugno 1982
«...di tale reato prescinde dal particolare contenuto privatistico del giudizio civile, nè è consentito al giudice penale stabilire la pertinenza o la concludenza, in relazione all'oggetto della controversia, della formula ammessa dal giudice civile.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9967 del 14 novembre 1984
«Non si rinviene alcun vizio di contraddittorietà della motivazione nella sentenza di merito allorché con essa si neghi il beneficio della non menzione della condanna nel certificato penale e si conceda, invece, la sospensione condizionale della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6711 del 5 luglio 1985
«...625, n. 8 c.p., la determinazione della sussistenza della mandria è rimessa all'apprezzamento del giudice, il quale deve tenere presente l'oggetto della tutela penale della norma, cioè la salvaguardia dell'economia e del patrimonio zootecnico.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9964 del 29 ottobre 1985
«Ai fini della sussistenza dell'ipotesi aggravata del reato di violazione di sigilli commesso da colui che abbia in custodia la cosa, di cui al secondo comma dell'art. 349 c.p., al di fuori di particolari ipotesi in cui l'incarico di custode delle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3651 del 12 maggio 1986
«...errore in cui quest'ultimo sia incorso trattandosi di errore avente ad oggetto una norma extrapenale che costituisce il presupposto del precetto penale — in esso inserendosi e completandolo — e che, quindi, non può valere come scusante.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4554 del 28 maggio 1986
«...l'uso di formule sacramentali, ma è sufficiente che da tutto il contesto dell'atto si estenda chiaramente la non equivoca manifestazione di volontà di chiedere l'accertamento della responsabilità penale del colpevole in ordine al fatto denunziato.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7380 del 11 luglio 1986
«...di azioni giudiziarie, che si traduce in un male ingiusto nel caso di pretestuosità della richiesta, o come quella della denunzia penale, che si rivela ingiusta quando la utilità in cui si concreta non sia dovuta e di ciò l'agente sia consapevole.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11669 del 17 novembre 1987
«Consegue pertanto che, a seguito dell'introduzione con l'art. 1, L. 13 settembre 1982, n. 646 della fattispecie criminosa dell'associazione di tipo mafioso nel codice penale (art. 416 bis), con natura di disposizione speciale rispetto alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4153 del 4 aprile 1987
«La persona offesa dal reato alla quale spetta il diritto di querela ai sensi dell'art. 120 c.p. è il titolare dell'interesse direttamente protetto dalla norma penale, la lesione o esposizione a pericolo del quale costituisce l'essenza del reato, e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8773 del 28 luglio 1987
«La locuzione «più persone», usata dal legislatore penale al n. 1 del terzo comma dell'art. 628 c.p. — rapina aggravata dalla violenza o minaccia commessa da più persone riunite — esprime il concetto di pluralità, che sussiste anche nel caso di due...»