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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2832 del 5 giugno 1995
«È legittimo il rinvio del dibattimento ad altra udienza, con la conseguente applicazione della sospensione dei termini custodiali, ricorrendo la fattispecie di cui all'art. 304 c.p.p., allorché siano indicate, dal giudice di merito, con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23525 del 6 luglio 2006
«Nell'ambito della recente novella introdotta con la L. n. 46 del 2006, che ha reso inappellabili le sentenze di proscioglimento, la disciplina transitoria della citata legge, che impone la dichiarazione di inammissibilità dell'appello nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8705 del 21 febbraio 2013
«Nel giudizio di appello, in assenza di mutamenti del materiale probatorio acquisito al processo, la riforma della sentenza assolutoria di primo grado, una volta compiuto il confronto puntuale con la motivazione della decisione di assoluzione,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7588 del 11 giugno 1999
«In tema di giudizio di appello, il giudice non è tenuto a prendere in considerazione ogni argomentazione proposta dalle parti, essendo sufficiente che egli indichi le ragioni che sorreggono la decisione adottata, dimostrando di aver tenuto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4562 del 21 aprile 1994
«Il potere di annullamento della sentenza impugnata, tipico della giurisdizione di legittimità, è esercitato in appello nei soli casi previsti dall'art. 604 c.p.p. Al di fuori di queste ipotesi tassative, in cui non trova collocazione quella della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3152 del 20 ottobre 1992
«In sede di incidente di esecuzione, l'indagine affidata al giudice di merito è limitata al controllo dell'esistenza di un titolo esecutivo e della legittimità della sua emissione, e cioè alla regolarità formale e sostanziale del titolo su cui si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2551 del 13 giugno 1998
«L'attribuzione di competenza compiuta dall'art. 677, comma primo, c.p.p., in favore del tribunale di sorveglianza avente giurisdizione sull'istituto in cui si trova l'interessato all'atto della richiesta, deve intendersi derogata, in materia di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43571 del 24 dicembre 2002
«In tema di affidamento in prova al servizio sociale in casi particolari, come disciplinato dall'art. 94 del T.U. in materia di stupefacenti, emanato con D.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309, la competenza a decidere in ordine alla revoca appartiene, ai...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 845 del 31 marzo 1992
«Il tribunale di sorveglianza competente a decidere sulla richiesta di affidamento in prova al servizio sociale avanzata da soggetto che si trovi in stato di libertà è, in base al disposto di cui all'art. 47 comma terzo della L. 26 luglio 1975, n....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8356 del 24 agosto 1998
«Il decesso di una delle parti nel corso del giudizio di primo grado comporta la necessità della prosecuzione del procedimento nei confronti di tutti gli eredi, litisconsorti necessari (per l'inscindibilità del rapporto processuale) tanto nel grado...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3279 del 16 aprile 1997
«La morte (come la radiazione o la sospensione) dell'unico procuratore, a mezzo del quale una parte è costituita nel giudizio di merito, (intervenuta nel caso di specie tra l'udienza di precisazione delle conclusioni e quella di discussione)...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1900 del 27 gennaio 2011
«In tema di riassunzione, una volta eseguito tempestivamente il deposito del ricorso in cancelleria, il termine di sei mesi di cui all'art. 305 cod. proc. civ. non ha alcun ruolo nella successiva notifica dell'atto volta a garantire il corretto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14854 del 28 giugno 2006
«Verificatasi una causa d'interruzione del processo, in presenza di un meccanismo di riattivazione del processo interrotto, destinato a realizzarsi distinguendo il momento della rinnovata edictio actionis da quello della vocatio in ius, il termine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5491 del 12 aprile 2001
«Qualora, nel riassumere il giudizio al solo fine di eccepire l'estinzione, la parte sia incorsa in vizi riguardanti la regolarità della costituzione o il contraddittorio, le attività necessarie per sanare gli eventuali vizi o per controdedurre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6286 del 3 giugno 1995
«Per la proposizione dell'eccezione di estinzione del processo non sono richieste formule sacramentali, in quanto la qualificazione giuridica dell'eccezione proposta dalla parte rientra nel potere-dovere del giudice competente a conoscere la causa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11531 del 22 ottobre 1992
«Il provvedimento collegiale, dichiarativo, nel giudizio di appello, dell'estinzione del processo, ancorchè emesso nella forma dell'ordinanza e non della sentenza, non è soggetto al reclamo al collegio, ma la parte che non ha interesse a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 801 del 25 gennaio 2000
«È consentita per la prima volta in sede di legittimità la prova documentale dei vizi inducenti la nullità della sentenza gravata che non li abbia rilevati, allorquando il ricorso per cassazione risulti l'unico mezzo di impugnazione esperibile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1199 del 19 gennaio 2007
«È ammissibile l'impugnazione con la quale l'appellante si limiti a dedurre soltanto i vizi di rito avverso una pronuncia che abbia deciso anche nel merito in senso a lui sfavorevole solo ove i vizi denunciati comporterebbero, se fondati, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 969 del 17 febbraio 1981
«Sia nel caso in cui l'omissione di pronuncia si risolva in un vizio della pronuncia stessa, sia nel caso in cui sia giustificata dalla soluzione data dal primo giudice a una questione logicamente assorbente, il giudice dell'appello che riscontri...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17564 del 31 agosto 2005
«L'evocazione in appello di un soggetto che non abbia partecipato al giudizio di primo grado, ma che si sia qualificato erede di una delle parti, la cui morte non era stata dichiarata nel corso del giudizio, non integra un vizio relativo alla...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12253 del 19 maggio 2010
«In tema di servizi pubblici locali, la scissione di un'azienda speciale con la destinazione di un ramo aziendale ad una società di capitali di nuova costituzione, disposta da un consorzio nell'esercizio della facoltà prevista dall'art. 115 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1339 del 21 febbraio 1996
«Nel giudizio di riscatto promosso dal conduttore di un immobile urbano nei confronti dell'acquirente, quest'ultimo ove richieda al venditore di essere garantito nell'eventualità della pronuncia di riscatto, propone una domanda di garanzia per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18243 del 3 luglio 2008
«Per stabilire se sia ammissibile una impugnazione tardivamente proposta, sul presupposto che l'impugnante non abbia avuto conoscenza del processo a causa di un vizio della notificazione dell'atto introduttivo, occorre distinguere due ipotesi: se...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17551 del 10 dicembre 2002
«Proposta dall'utente del servizio idrico domanda di restituzione, dinanzi al giudice ordinario, delle somme indebitamente versate a titolo di canone di depurazione delle acque reflue, allorché il giudice abbia condannato in solido tanto l'ente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8829 del 13 aprile 2007
«È ammissibile la ripetizione delle somme pagate in esecuzione della sentenza di primo grado provvisoriamente esecutiva, successivamente riformata in appello (con sentenza confermata dalla Corte Suprema di Cassazione), pur non ricorrendo in tal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10606 del 10 agosto 2000
«In caso di pronuncia di sentenza non definitiva, il passaggio in giudicato della medesima (non impugnata e non fatta oggetto di riserva di appello ai sensi dell'articolo 340 c.p.c.) preclude che con l'appello avverso la successiva sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26375 del 7 dicembre 2011
«Nel nostro ordinamento processuale civile non ha fondamento l'assunto secondo cui la regola d'individuazione dell'ufficio giudiziario legittimato a essere investito dell'impugnazione sia riconducibile alla nozione di competenza adoperata dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2053 del 29 gennaio 2010
«È ammissibile l'impugnazione con la quale l'appellante si limiti a dedurre soltanto vizi di rito avverso una pronuncia che abbia deciso anche nel merito in senso a lui sfavorevole, solo ove i vizi denunciati comporterebbero, se fondati, una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19026 del 11 settembre 2007
«In una controversia in cui la sentenza di primo grado sia impugnata per carenza assoluta di motivazione, senza che vengano sottoposte al secondo giudice anche conclusioni di merito, l'appello è inammissibile in quanto la deduzione di un vizio in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2041 del 2 febbraio 2005
«I motivi di appello concorrono a determinare l'oggetto del relativo giudizio, e per questo profilo incidono sullo stesso esercizio del potere di impugnazione, non potendosi considerare proposti all'esame del giudice del gravame i capi della...»