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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1591 del 28 gennaio 2004
«La sopravvenuta impossibilità temporanea della prestazione lavorativa dovuta ad un evento estraneo al rapporto di lavoro e non imputabile al dipendente autorizza il datore di lavoro a recedere dal rapporto stesso, ai sensi dell'art. 1464 c.c., in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10959 del 25 maggio 2005
«Il giudice civile e il giudice penale, essendo entrambi magistrati ordinari, esercitano l'identico potere giurisdizionale, sicché una violazione delle norme relative alla ripartizione degli affari civili e penali non pone un problema di difetto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14821 del 14 luglio 2005
«In particolare, ai fini dell'individuazione del termine di decorrenza per la proposizione del ricorso per revocazione, la prova della data dell'avvenuta dichiarazione o del riconoscimento della falsità della prova concerne la conoscenza effettiva...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4807 del 7 marzo 2005
«Nel vigente sistema di diritto internazionale privato, di cui alla legge 31 maggio 1995, n. 218, è inammissibile l'istanza di regolamento preventivo proposta dal convenuto residente in Italia. (Nel caso di specie, l'azione civile era stata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 591 del 13 gennaio 2005
«In tema di clausola penale, volta al rafforzamento del vincolo contrattuale e alla liquidazione preventiva del danno, l'art. 1383 c.c., nel vietare il cumulo della penale pattuita per l'inadempimento con la prestazione principale, non esclude che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9098 del 3 maggio 2005
«Infatti, le differenze strutturali, funzionali e teleologiche del processo penale rispetto a quello civile pienamente giustificano, salvo il rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo, una diversa modulazione, da parte del legislatore,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13544 del 12 giugno 2006
«Nell'ordinamento processuale vigente, l'unico mezzo preventivo di coordinamento tra il processo civile e quello penale è costituito dall'art. 75 c.p.p., il quale esaurisce ogni possibile ipotesi di sospensione del giudizio civile per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21251 del 29 settembre 2006
«La sospensione del processo è necessaria solo quando la previa definizione di altra controversia, penale o amministrativa, pendente davanti allo stesso o ad altro giudice, sia imposta da un'espressa disposizione di legge, ovvero quando, per il suo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23673 del 6 novembre 2006
«Pertanto, è inammissibile la censura con cui ci si dolga del fatto che il giudice del merito abbia fondato il proprio convincimento sull'acquisizione documentale di prove raccolte in un procedimento penale (deducendosi che esse vertevano su...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3947 del 22 febbraio 2006
«L'art. 395 c.p.c., indicando quale presupposto dell'istanza di revocazione che si sia giudicato su prove «dichiarate false» postula che tale dichiarazione sia avvenuta con sentenza passata in giudicato (in sede civile o penale) anteriormente alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21267 del 10 ottobre 2007
«Nell'ipotesi di trasferimento dell'azione civile nel processo penale, per effetto della costituzione di parte civile, la competenza a provvedere sulle spese del procedimento civile estinto spetta inderogabilmente al giudice penale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3764 del 19 febbraio 2007
«...lavoro, è onere della parte provare quale interesse sia stato leso dal comportamento del dipendente, senza che tale lesione si possa ritenere provata per il solo fatto che il dipendente sia stato condannato in sede penale quale autore del reato.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25014 del 10 ottobre 2008
«In tema di assicurazione contro gli infortuni comprensiva dell'evento morte, quando il pagamento dell'indennizzo al beneficiario presupponga l'accertamento di fatti (nella specie, le cause della morte ) già all'esame del giudice penale, è facoltà...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10054 del 29 aprile 2009
«In materia di rapporto tra processo civile e processo penale, il primo può essere sospeso, in base a quanto dispongono gli artt. 295 c.p.c., 654 c.p.p. e 211 att. c.p.c., solo se una norma di diritto sostanziale ricolleghi alla commissione del...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 2896 del 6 febbraio 2009
«...non costituisce motivo di revocazione della sentenza che abbia rigettato il ricorso l'accertamento, avvenuto in sede penale nei confronti del sindaco, della falsità del certificato di destinazione urbanistica allegato all'atto di compravendita.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25272 del 14 dicembre 2010
«L'art. 295 c.p.c., nel prevedere la sospensione necessaria del giudizio civile quando la decisione "dipenda" dalla definizione di altra causa, allude ad un vincolo di stretta ed effettiva conseguenzialità fra due emanande statuizioni e quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 73 del 8 gennaio 2010
«...l'utilizzatore era stata individuata nella procedura di insinuazione al passivo la sede esclusiva per la determinazione della penale, per la quale era stata predisposta apposita clausola ai fini della liquidazione del risarcimento del danno).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12539 del 9 giugno 2011
«Pertanto, la censura relativa alla legittimità ed utilizzabilità nell'ambito del processo contabile, ai sensi dell'art. 651 c.p.p., delle prove raccolte in un processo penale terminato con sentenza di condanna passata in giudicato - riguardando la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13616 del 21 giugno 2011
«...indebitamente diffusi sia allegato agli atti di un procedimento penale, la prescrizione del diritto al risarcimento decorre dal momento in cui il preteso danneggiato ha legalmente la possibilità di attivarsi per conoscere gli atti di indagine.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19741 del 27 settembre 2011
«In tema di prescrizione del diritto al risarcimento del danno, ai fini dell'applicazione dell'art. 2947, terzo comma c.c., ove il fatto dannoso sia considerato dalla legge come reato, estinto per amnistia, il termine prescrizionale decorre dal...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 26332 del 7 dicembre 2011
«In tema di sospensione necessaria del processo civile, ove l'azione esercitata riguardi non già il risarcimento dei danni derivati dal reato per cui pende il processo penale, ma l'esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto, ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28048 del 21 dicembre 2011
«In tema di illeciti amministrativi, nell'ipotesi in cui lo stesso fatto illecito sia preso in considerazione sia da una disposizione che contempla una sanzione amministrativa (come quella risultante dagli artt. 2 e 3 della legge 23 dicembre 1986,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 10974 del 28 giugno 2012
«La sospensione necessaria del processo civile per pregiudizialità penale, ai sensi dell'art. 295 c.p.c., nell'ipotesi in cui alla commissione del reato oggetto dell'imputazione penale una norma di diritto sostanziale ricolleghi un effetto sul...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23836 del 21 dicembre 2012
«Il mezzo per ovviare all'errore oggettivamente scusabile è dato dalla rimessione in termini ex art. 184 bis c.p.c. (applicabile "ratione temporis"), non ostando il difetto dell'istanza di parte, atteso che la causa non imputabile è conosciuta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11775 del 15 maggio 2013
«L'art. 2947, terzo comma, seconda parte, c.c., il quale, in ipotesi di fatto dannoso considerato dalla legge come reato, stabilisce che, se il reato è estinto per causa diversa dalla prescrizione, od è intervenuta sentenza irrevocabile nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14528 del 10 giugno 2013
«In materia di riscossione mediante ruolo delle spese processuali e delle pene pecuniarie relative a sentenza penale di condanna emessa in procedimenti definiti prima del 1° gennaio 2008, l'omissione della notificazione dell'invito al pagamento,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18093 del 25 luglio 2013
«...aveva valorizzato le risultanze del processo penale a carico di altro dipendente, gerarchicamente sovraordinato, il quale, per lungo tempo - nella sostanziale inerzia del datore di lavoro - si era rivolto alla vittima con espressioni ingiuriose).»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 22463 del 1 ottobre 2013
«Il rapporto tra giudizio civile e penale è ispirato al principio della separatezza dei due giudizi, prevedendo che il giudizio civile di danno debba essere sospeso soltanto allorché l'azione civile sia stata proposta dopo la costituzione di parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23891 del 22 ottobre 2013
«...quindi, della società conferitaria, terza ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2901, primo comma, n. 2, c.c. - o l'illiceità penale della restituzione indebita del conferimento (art. 2626 c.c.), evenienza ontologicamente affatto diversa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25042 del 7 novembre 2013
«In tema di prescrizione del risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli, dal disposto del terzo comma dell'art. 2947 cod. civ. emerge, per l'ipotesi in cui il fatto costituisce anche reato, che il risarcimento del danno si...»