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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8654 del 29 agosto 1998
«I provvedimenti di cui all'art. 9, primo comma, L. 898/70 in tema di assegno di divorzio devono ritenersi pronunciati “allo stato degli atti”, attesane la funzione di bilanciamento e riequilibrio degli interessi contrapposti degli ex coniugi, con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18367 del 23 agosto 2006
«Ove, a sostegno della richiesta di revisione nel senso della diminuzione o della soppressione dell'assegno di divorzio, siano allegati sopravvenuti oneri familiari dell'obbligato (derivanti, nella specie, dalla nascita di due figli, generati dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6312 del 22 giugno 1999
«Nella materia dell'affidamento di figli minori, in cui il giudice della separazione e del divorzio devono attenersi al criterio fondamentale dell'interesse della prole, la circostanza che uno dei genitori risieda all'estero non limita di per sè...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 13803 del 7 novembre 2001
«L'alternatività dei tre criteri di individuazione della residenza fiscale del contribuente in Italia previsti dall'art. 2 comma 2 D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917, permette di assoggettare a tassazione in Italia il soggetto che vi abbia la sede...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 6501 del 31 marzo 2015
«Al fine di vincere la presunzione di residenza fiscale in Italia dei cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente e trasferiti in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato, il contribuente deve dimostrare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3030 del 13 febbraio 2006
«In materia di divorzio, l'assegnazione della casa familiare all'ex coniuge affidatario prevista dall'art. 6, comma sesto, della legge 1 dicembre 1970, n. 898 (come sostituito dall'art. 11 della legge 6 marzo 1987, n. 74) risponde all'esigenza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9840 del 20 settembre 1991
«Con riguardo agli accordi di contenuto patrimoniale fra coniugi separati, la nullità del patto, che ne preveda la persistente operatività anche in regime di divorzio (nullità derivante da illiceità della causa, alla stregua dei condizionamenti del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2018 del 4 giugno 1976
«Dall'art. 5 L. n. 898 del 1970, il quale stabilisce l'obbligo di intervento del P.M. nelle cause di divorzio ed il suo potere di proporre impugnazioni limitatamente agli interessi patrimoniali dei figli minori o legalmente incapaci, s'inferisce...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10803 del 29 ottobre 1998
«Nel procedimento di divorzio fra coniugi con figli minori o incapaci, a norma degli artt. 4 e 5 L. n. 898 del 1970 (come novellati dalla L. n. 74 del 1987), il pubblico ministero è litisconsorte necessario in concorrenza con le parti private ed è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3552 del 13 giugno 1985
«Nelle cause di divorzio fra coniugi che non abbiano figli, o non abbiano figli minori od incapaci, deve escludersi, in sede di legittimità, l'esigenza di integrare il contraddittorio nei confronti del pubblico ministero presso il giudice a quo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8287 del 21 agosto 1998
«In tema di impugnazione della sentenza di scioglimento del matrimonio, l'art. 4 dodicesimo comma L. n. 898 del 1970 (come modificato dall'art. 8 L. n. 74 del 1987), secondo il quale l'appello è deciso in camera di consiglio, va interpretato nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23907 del 11 novembre 2009
«L'inammissibilità dell'appello avverso la sentenza di scioglimento degli effetti civili del matrimonio, conseguente al mancato deposito del ricorso in cancelleria nel termine di trenta giorni dalla notifica della sentenza, è correlata alla tutela...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 8768 del 10 aprile 2018
«Lo studio professionale associato, quantunque privo di personalità giuridica, rientra a pieno titolo nel novero di quei fenomeni di aggregazione di interessi cui la legge attribuisce la capacità di porsi come autonomi centri di imputazione di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 403 del 13 gennaio 2012
«Ai fini della competenza territoriale per le controversie di lavoro parasubordinato, la disposizione dell'art. 413, quarto comma, cod. proc. civ. fa riferimento al domicilio ex art. 43 cod. civ., quale sede principale degli affari ed interessi,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12738 del 10 giugno 2011
«La delibazione della sentenza ecclesiastica dichiarativa della nullità del matrimonio concordatario per l'apposizione di una condizione al vincolo matrimoniale (nella specie "condicio de futuro" relativa alla residenza familiare) viziante il...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 15859 del 20 settembre 2012
«a competenza a conoscere della domanda di autorizzazione alla cessazione del fondo patrimoniale costituito in favore di un figlio minore, limitatamente ad alcune unità immobiliari e sull'accordo di entrambi i genitori divorziati, è del tribunale...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 275 del 9 gennaio 2020
«Nel procedimento disciplinato dall'art. 250 c.c., come novellato dall'art. 1 della l. n. 219 del 2012, teso al riconoscimento del figlio che non abbia compiuto i quattordici anni, quest'ultimo non assume la qualità di parte, per cui la nomina di...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 8627 del 26 marzo 2021
«Nei giudizi relativi alla responsabilità dei genitori nei quali si discuta dell'affidamento della prole ai servizi sociali, la previsione di cui all'art. 336, comma 4, c.c., così come modificato dall'art. 37, comma 3, della l. n. 149 del 2001,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6079 del 4 marzo 2020
«L'amministrazione di sostegno prevista dall'art. 3 della l. n. 6 del 2004 ha la finalità di offrire a chi si trovi nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi uno strumento di assistenza che ne sacrifichi...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 7241 del 13 marzo 2020
«Nel caso in cui il beneficiario dell'amministrazione di sostegno si trovi in stato di detenzione in esecuzione di una sentenza definitiva di condanna, la competenza territoriale va riconosciuta al giudice del luogo in cui il detenuto aveva la sua...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 18943 del 11 settembre 2020
«Nel caso in cui il beneficiario dell'amministrazione di sostegno si trovi in stato di detenzione in esecuzione di una sentenza definitiva di condanna, la competenza territoriale va riconosciuta al giudice del luogo in cui il detenuto aveva la sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 29981 del 31 dicembre 2020
«L'amministrazione di sostegno, ancorché non esiga che la persona versi in uno stato di vera e propria incapacità di intendere o di volere, nondimeno presuppone una condizione attuale di menomata capacità che la ponga nell'impossibilità di...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 162 del 10 giugno 2014
«L'art. 4, comma 3, della L. n. 40 del 2004, ove si stabilisce il divieto del ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo anche quando necessarie per superare specifici problemi di sterilità e infertilità della...»
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Corte costituzionale, ordinanza n. 748 del 30 giugno 1988
«è manifestamente infondata, in riferimento agli art. 3 e 24 cost., la questione di legittimità costituzionale, esaminata per la prima volta, dell'art. 38, 3° comma, disp. att. c. c., nella parte in cui stabilisce che sulla domanda di dichiarazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17256 del 24 agosto 2005
«Il processo di interdizione o inabilitazione ha per oggetto un accertamento della capacità di agire che incide sullo "status" della persona e si conclude con una pronuncia qualificata espressamente come sentenza, suscettibile di giudicato. Le...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 15661 del 23 luglio 2020
«La disposizione testamentaria con cui il testatore abbia lasciato ad un legatario le somme risultanti a credito su un conto corrente bancario al momento della sua morte è un legato di specie; per converso, il legato di somme di denaro, senza...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 16701 del 6 luglio 2017
«La domanda diretta a conseguire gli interessi sulle somme pari al valore degli immobili oggetto di collazione per imputazione può essere proposta per la prima volta in appello, in ragione della necessaria operatività dell'istituto della collazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6631 del 24 marzo 2006
«In tema di rapporti giuridici sorti da contratto, la cosiddetta "presupposizione" deve intendersi come figura giuridica che si avvicina, da un lato, ad una particolare forma di "condizione", da considerarsi implicita e, comunque, certamente non...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 20888 del 5 agosto 2019
«Non ricorre il vizio del negozio di donazione per difetto della forma pubblica quando intervenga la cessione di una quota societaria mediante un'apparente vendita, ma in realtà a titolo gratuito, potendo piuttosto ricorrere un'ipotesi di donazione...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 148 del 30 aprile 1999
«Non sono fondate, con riferimento agli artt. 3 e 42 Cost., all'art. 10, comma primo, Cost., all'art. 24, comma primo, Cost., agli artt. 28 e 53 Cost., all'art. 71, comma primo, Cost., all'art. 72, comma primo, Cost., all'art. 97 Cost. e all'art....»