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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17123 del 25 agosto 2015
«Ai fini del riconoscimento della qualifica di dirigente, il lavoratore deve non solo provare di aver svolto mansioni implicanti l'esercizio di poteri decisionali e direttivi propri di essa, ma anche effettuare una comparazione tra il livello di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 17473 del 2 settembre 2015
«Ne consegue che il difensore, con la sottoscrizione dell'atto processuale e con l'autentica della procura riferita allo stesso, compie un negozio di diritto pubblico e riveste la qualità di pubblico ufficiale, la cui certificazione può essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23934 del 24 novembre 2015
«I limiti di ammissibilità della prova testimoniale sull'esistenza di un contratto soggetto a forma scritta "ad substantiam" sono dettati da ragioni di ordine pubblico, sicché l'inammissibilità della prova assunta oltre quei limiti in primo grado...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11844 del 9 giugno 2016
«In tema di sanzioni disciplinari nel pubblico impiego principio della immutabilità della contestazione non impedisce al datore di lavoro, nei casi di sospensione del procedimento disciplinare per la contestuale pendenza del processo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24292 del 29 novembre 2016
«Le formalità relative alla deduzione ed all'assunzione della prova testimoniale, in quanto stabilite non per ragioni di ordine pubblico ma per la tutela degli interessi delle parti, danno luogo, per il caso di loro violazione, a nullità relative...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 772 del 17 aprile 1970
«I delitti contro l'onore concorrono materialmente con la contravvenzione di turpiloquio preveduta dall'art. 726 c.p. se l'offesa viene fatta in luogo pubblico o aperto al pubblico con linguaggio contrario alla decenza, in quanto il fatto lede...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2005 del 18 ottobre 1980
«Nel delitto previsto dall'art. 314 c.p. è configurabile il concorso con il pubblico ufficiale dell'estraneo alla pubblica amministrazione sia nella veste di istigatore o determinatore, sia sotto forma di cooperatore nell'esecuzione dell'attività...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8756 del 13 ottobre 1981
«Il croupier di una casa da gioco gestita da un comune non ha la qualifica di incaricato di pubblico servizio perché la gestione del gioco, ancorché esercitata da un ente locale, non è attività diretta al soddisfacimento di bisogni di interesse...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7455 del 26 luglio 1985
«I delitti di sequestro di persona e di violenza privata o a pubblico ufficiale, pur avendo in comune l'elemento materiale della costrizione, si differenziano tra loro per la diversa incidenza della violenza o minaccia sulla libertà del soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9964 del 29 ottobre 1985
«Ai fini della sussistenza dell'ipotesi aggravata del reato di violazione di sigilli commesso da colui che abbia in custodia la cosa, di cui al secondo comma dell'art. 349 c.p., al di fuori di particolari ipotesi in cui l'incarico di custode delle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4119 del 4 aprile 1987
«In caso di furto di libri da una biblioteca privata aperta al pubblico sussiste l'aggravante di aver commesso il fatto su cose destinate a pubblica utilità.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 855 del 27 gennaio 1987
«La bolletta doganale è atto pubblico di fede privilegiata perché caratterizzata da attestazione di verità circa fatti percepiti al pubblico ufficiale; trattasi di fattispecie documentale a formazione progressiva che trae origine da una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4789 del 20 aprile 1988
«Non risponde di falsità ideologica del privato in atto pubblico il locatore che, all'udienza per la convalida di sfratto per morosità del locatario tuttora inadempiente all'obbligo di pagare gli oneri condominiali, attesti che la morosità persiste.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6355 del 27 maggio 1988
«...che lega l'autore del fatto all'ufficio o al servizio pubblico così da individuare i reali e legittimi poteri dispositivi, ovvero di vigilanza e di controllo secondo l'assetto normativo dell'ufficio o del servizio interessato nel caso concreto.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6403 del 27 maggio 1988
«L'attenuante di cui all'art. 62, n. 6, c.p. in entrambe le due ipotesi, riparatoria e di ravvedimento operoso, è applicabile anche ai reati contro la fede pubblica e quindi anche ai reati di falso in atto pubblico.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8116 del 18 luglio 1988
«Ai fini della configurabilità del delitto di peculato il possesso può essere anche mediato e può far capo congiuntamente a più di un pubblico ufficiale, qualora le norme interne dell'ente pubblico prevedano che l'atto dispositivo sia posto in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10092 del 10 luglio 1990
«In tema di corruzione, è corretta la decisione che neghi la prevalenza delle attenuanti generiche sull'aggravante in considerazione della qualità di amministratore pubblico dell'imputato.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10814 del 27 luglio 1990
«Ai fini del dolo specifico richiesto dall'art. 633 c.p., trattandosi di fattispecie contraddistinta da illiceità speciale, in relazione all'interesse pubblico tutelato, concretantesi nella inviolabilità del patrimonio immobiliare, occorrono non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11940 del 29 agosto 1990
«L'omissione di atto d'ufficio, di cui all'art. 328 c.p., si realizza con il mancato compimento di un atto rientrante nella competenza funzionale del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio. Qualora per il compimento dell'atto sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12095 del 6 settembre 1990
«Il delitto di concussione è configurabile anche nel caso in cui il pubblico ufficiale si attribuisca poteri che esulano dalla sua competenza. L'abuso è infatti riferibile sia alla qualità di pubblico ufficiale, indipendentemente dall'ufficio suo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12168 del 6 settembre 1990
«Il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio o del servizio sussiste tutte le volte che l'atto d'ufficio compiuto dal pubblico ufficiale violi uno qualsiasi dei doveri connessi all'esercizio delle funzioni svolte dal pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7259 del 24 maggio 1990
«L'attenzione dell'interprete, per valutare la contrarietà o meno della condotta del pubblico ufficiale ai suoi doveri, deve incentrarsi non sui singoli atti, ma sull'insieme del servizio reso al privato, per cui, anche se ogni atto separatamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11768 del 20 novembre 1991
«...a sequestro in quanto ritenuto utile alle indagini, il decreto di convalida debba essere preceduto dalla nomina di un difensore, e che quest'ultimo sia necessariamente destinatario della notifica del provvedimento del pubblico ministero.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2266 del 30 luglio 1991
«Costituisce atto contrario ai doveri d'ufficio quello del dipendente di ospedale che avverta sollecitamente gli impresari delle pompe funebri del decesso imminente o già avvenuto dei ricoverati. (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso avverso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3922 del 4 dicembre 1991
«Il vigente ordinamento processuale, al pari di quello precedente, pur attribuendo al pubblico ministero nella fase esecutiva poteri di notevole rilevanza e di immediata incidenza sulla libertà personale (quale quello di disporre l'esecuzione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6012 del 31 maggio 1991
«...commessa su documenti di accompagnamento dei vini, la normativa su tali documenti, pur essendo extrapenale, integra la fattispecie del falso in quanto è ad essa che deve farsi riferimento per individuare un elemento del precetto (l'atto pubblico).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11741 del 5 dicembre 1992
«...di detta norma — la prova testimoniale richiesta dal pubblico ministero, deve essere fatto con rinvio al primo giudice e non già al giudice competente per l'appello secondo la regola generale dettata dal quarto comma, dell'art. 569, stesso codice.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3394 del 23 marzo 1992
«...ipotesi, c.p.), di violenza e resistenza aggravata a pubblico ufficiale (art. 339 c.p.), di estorsione aggravata (art. 629 cpv. c.p.), di minaccia aggravata (art. 612 cpv. c.p.), o quando venga portato indosso nella commissione del reato di furto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3539 del 15 dicembre 1992
«Il fatto che determinati elementi non abbiano alcuna rilevanza probatoria ai fini della decisione non impedisce che gli stessi — se debitamente documentati e, quindi, destinati ad essere inseriti nel fascicolo del pubblico ministero — vengano...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7249 del 24 giugno 1992
«La rilevazione dell'orario di lavoro dei medici dipendenti da enti pubblici, quando avviene a mezzo di indicazioni fornite dagli stessi interessati, dà luogo al sorgere di atti pubblici, in quanto redatti dal pubblico ufficiale, nell'esercizio...»