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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4105 del 3 febbraio 2011
«In tema di reati contro la personalità dello Stato, la partecipazione integrante gli estremi del reato di associazione terroristico-eversiva costituita in banda armata è organico inserimento che non postula, di necessità, il positivo esperimento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11603 del 29 novembre 1985
«Anche l'attività di «costituzione», al pari di quella di «organizzazione» e di «partecipazione», di una «associazione» o banda avente scopo di eversione o di terrorismo può essere eventualmente permanente, non essendo dubbio che, quando il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34782 del 30 aprile 2015
«Per la configurabilità del delitto di attentato per finalità terroristiche o di eversione, ex art. 280 cod. pen., è necessario che la condotta di chi attenta alla vita o alla incolumità di una persona, finalizzata al terrorismo secondo le...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19054 del 2 maggio 2013
«In tema di peculato, la condotta del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio che utilizzi il telefono d'ufficio per fini personali al di fuori dei casi d'urgenza o di specifiche e legittime autorizzazioni, integra il reato di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37750 del 22 ottobre 2010
«Integra il delitto di peculato la condotta del curatore che si appropri dei beni di una società fallita, dei quali abbia il possesso in ragione del suo incarico, isolandoli dal patrimonio fallimentare e spostandoli dal luogo in cui sono custoditi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53125 del 19 dicembre 2014
«Integra il delitto di peculato la condotta del pubblico ufficiale che omette o ritarda di versare ciò che ha ricevuto per conto della P.A., in quanto tale comportamento costituisce un inadempimento non ad un proprio debito pecuniario, ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27007 del 20 giugno 2003
«Non è configurabile l'appropriazione, quale elemento materiale integrante il reato di peculato (art. 314 c.p.), nell'uso da parte del pubblico ufficiale delle vetture di servizio, in difetto delle condizioni che ne prevedono l'autorizzazione fuori...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21867 del 30 maggio 2001
«Non integra il reato di peculato di cui all'art. 314 c.p. la condotta del pubblico ufficiale il quale utilizzi beni appartenenti alla P.A. privi in sé di rilevanza economica e quindi inidonei a costituire l'oggetto materiale dell'appropriazione....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8009 del 24 agosto 1993
«Il peculato d'uso può configurarsi solo in relazione a cose di specie e non a cose di quantità, poiché con riferimento a queste ultime non sarebbe possibile la restituzione della eadem res ma solo del tantundem, che è irrilevante ai fini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9660 del 5 marzo 2015
«In tema di peculato, il possesso qualificato dalla ragione dell'ufficio o del servizio non è solo quello che rientra nella competenza funzionale specifica del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio, ma anche quello che si basa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7177 del 24 febbraio 2011
«Non è configurabile il reato di peculato nell'uso episodico ed occasionale di un'autovettura di servizio, quando la condotta abusiva non abbia leso la funzionalità della P.A. e non abbia causato un danno patrimoniale apprezzabile, in relazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27850 del 11 luglio 2001
«In tema di peculato dell'incaricato di pubblico servizio, ai fini della configurabilità del reato, la «ragione del servizio» giustificatrice del possesso non è da identificare solo in quella che rientra nella specifica competenza funzionale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9443 del 5 settembre 2000
«Ai fini della configurabilità del delitto di peculato (art. 314 c.p.), la «ragione dell'ufficio» giustificatrice del possesso va intesa in senso lato e comprende anche il possesso del denaro o della cosa mobile altrui derivante da prassi e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4129 del 28 aprile 1993
«In tema di peculato, il concetto di disponibilità si riferisce a quei soli poteri giuridici che consentono all'agente, che sia privo del corpus del possesso, di esplicare sulla cosa quegli stessi comportamenti, uti dominus, che vengono a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11417 del 11 marzo 2003
«Al fine di individuare se l'attività svolta da un soggetto possa essere qualificata come pubblica, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 357 e 358 c.p., è necessario verificare se essa sia o meno disciplinata da norme di diritto pubblico o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31688 del 29 luglio 2008
«Integra il delitto di abuso d'ufficio la condotta del pubblico dipendente di indebito uso del bene che non comporti la perdita dello stesso e la conseguente lesione patrimoniale a danno dell'avente diritto. (Nella fattispecie, la Corte ha escluso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5006 del 9 febbraio 2012
«Non è configurabile il reato di peculato nell'uso episodico ed occasionale di un'autovettura di servizio, quando la condotta abusiva non abbia leso la funzionalità della P.A. e non abbia causato un danno patrimoniale apprezzabile. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30280 del 29 luglio 2011
«Esula la configurabilità del peculato militare, previsto dall'art. 215 c.p.m.p., sussistendo invece quella del c.d." peculato d'uso", prevista dall'art. 314, comma secondo, c.p., (priva di corrispondenza nel citato art. 215 c.p.m.p.), nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25273 del 20 luglio 2006
«L'indebito uso, per scopi personali, dell'utenza telefonica di cui il pubblico ufficiale abbia la disponibilità per ragioni d'ufficio, comportando l'appropriazione, da parte dell'agente, senza possibilità di immediata restituzione, di energie...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9205 del 1 marzo 2004
«Per la configurazione dell'ipotesi delittuosa del peculato d'uso di cui all'art. 314, comma secondo c.p., è necessario che la durata dell'appropriazione non superi il tempo di utilizzazione della cosa sottratta, così da comportare una sottrazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10719 del 8 marzo 2003
«Non sono configurabili gli elementi costitutivi del peculato d'uso (art. 314, comma 2, c.p.) nella condotta del pubblico dipendente che, in situazioni eccezionali d'urgenza, con caratteri di sporadicità ed episodicità, utilizzi il telefono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 788 del 25 maggio 2000
«Integra il reato di peculato d'uso di cui all'art. 314 comma 2, c.p. la condotta del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio che utilizza l'apparecchio telefax dell'ufficio per finalità personali, atteso che, a norma dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 619 del 19 aprile 1995
«È ipotizzabile la figura del peculato d'uso anche in relazione a cosa fungibile (e quindi al denaro) in quanto la condotta appropriativa nel peculato d'uso è mutuata per intero dal peculato ordinario, che è relativo ad ogni tipo di cosa (fungibile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35988 del 4 settembre 2015
«Integra il delitto di peculato la condotta del medico dipendente di un ospedale pubblico il quale, svolgendo in regime di convenzione attività intramuraria, dopo aver riscosso l'onorario dovuto per le prestazioni, omette poi di versare all'azienda...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34524 del 8 agosto 2013
«Integra il delitto di peculato d'uso la condotta del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio che utilizza per fini personali la connessione internet sul computer dell'ufficio in suo possesso.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25255 del 26 giugno 2012
«Integra il delitto di peculato la condotta del medico dipendente di un ospedale pubblico il quale, svolgendo in regime di convenzione attività intramuraria, dopo aver riscosso l'onorario dovuto per le prestazioni, ometta poi di versare all'azienda...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18161 del 14 maggio 2012
«Integra il delitto di peculato la condotta del pubblico ufficiale che, dopo aver riscosso danaro per conto di un ente pubblico ed averlo versato su dei libretti bancari, se ne appropri temporaneamente, prelevando delle somme dai suddetti libretti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41709 del 25 novembre 2010
«Non integra né il delitto di peculato, né quello di abuso d'atti d'ufficio la condotta del pubblico funzionario che utilizzi per ragioni personali l'accesso ad internet del computer d'ufficio qualora per il suo esercizio la P.A. abbia contratto un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39584 del 10 novembre 2010
«Integra il delitto di peculato la condotta del presentatore delegato dal notaio per l'incasso o il protesto di titoli cambiari insoluti alla scadenza, che si appropri delle somme di denaro corrispostegli dai debitori in ritardato pagamento degli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35150 del 29 settembre 2010
«Non integra il delitto di peculato la condotta del pubblico ufficiale che utilizzi arbitrariamente a proprio beneficio l'attività lavorativa prestata dal suo sottoposto, atteso che l'energia umana, non essendo cosa mobile, non è suscettibile di...»