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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21909 del 25 settembre 2013
«...ma globale nel quadro di una indagine unitaria ed organica, suscettibile di sindacato, in sede di legittimità, per vizi di motivazione e, ove ne ricorrano gli estremi, per scorretta applicazione delle norme riguardanti l'acquisizione della prova.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18237 del 3 luglio 2008
«Ove, pur in presenza di tali elementi, il giudice ometta di disporre la ricerca o la ricostruzione degli atti mancanti, tale omissione può tradursi in un vizio della motivazione, ma la parte che intenda censurare tale vizio in sede di legittimità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12912 del 13 luglio 2004
«...raggiunte conclusioni, ben potendo al riguardo disattendere taluni elementi ritenuti incompatibili con la decisione adottata; e tale apprezzamento è insindacabile in cassazione in presenza di congrua motivazione, immune da vizi logici e giuridici.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2707 del 12 febbraio 2004
«...non anche la materia della valutazione dei risultati ottenuti mediante l'esperimento dei mezzi di prova, che è viceversa disciplinata dagli artt. 115 e 116 c.p.c., e la cui erroneità ridonda quale vizio ex art. 360, primo comma n. 5, c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16087 del 25 ottobre 2003
«La valutazione delle risultanze probatorie rientra nei compiti istituzionali del giudice di merito, il quale è libero di attingere il proprio convincimento da quelle prove o risultanze di prove che ritenga più attendibili ed idonee alla formazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5133 del 26 maggio 1999
«Qualora il giudice del merito ritenga sussistere un insanabile contrasto tra le varie deposizioni testimoniali in ordine ai fatti costitutivi della domanda e quindi rigetti la stessa, è configurabile la violazione del criterio dell'art. 116, primo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15399 del 4 novembre 2002
«Rientra nei compiti del giudice di merito il giudizio circa la idoneità degli elementi presuntivi a consentire illazioni che ne discendano secondo il criterio dell'id quod plerumque accidit, essendo il relativo apprezzamento sottratto al controllo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 701 del 21 gennaio 1995
«Nondimeno gli elementi su cui si fonda la presunzione devono presentare i caratteri della gravità, univocità e concordanza, mentre le argomentazioni giustificative del convincimento del giudice devono essere immuni da incoerenza logica e da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11555 del 14 maggio 2013
«...per farne ridondare la nullità nel processo di approdo, senza dedurre vizi del contraddittorio in quest'ultimo processo, poiché a rilevare è l'effettiva esplicazione del contraddittorio nel processo nel quale la prova viene utilizzata.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4652 del 25 febbraio 2011
«Il giudice di merito può utilizzare, in mancanza di qualsiasi divieto di legge, anche le prove raccolte in un diverso giudizio tra le stesse parti o tra altre parti, delle quali la sentenza che in detto giudizio sia stata pronunciata costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10055 del 27 aprile 2010
«...quali esso si fonda, non essendo sufficiente il generico richiamo alla pronuncia penale. che si tradurrebbe nella elusione del dovere di autonoma valutazione delle complessive risultanze probatorie e di conseguenza nel vizio di omessa motivazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9157 del 15 settembre 1997
«...tale obbligo era stato escluso nei confronti di alcuni di essi. In applicazione del suesposto principio, la Suprema Corte ha ritenuto di poter superare in via interpretativa il dedotto vizio di contraddittorietà tra motivazione e dispositivo).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9019 del 30 aprile 2005
«Qualora sia denunziata la nullità di sentenza collegiale nella cui intestazione risulti il nominativo del magistrato relatore ed estensore con errata indicazione del prenome e che contenga il nominativo di altro magistrato diverso da quello che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6494 del 8 giugno 1995
«L'omessa indicazione, nell'intestazione della sentenza resa da un giudice collegiale e sottoscritta dal presidente e dall'estensore, del terzo giudice partecipante alla deliberazione, ogni qual volta tale partecipazione non sia desumibile, ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10793 del 23 luglio 2002
«L'omessa, incompleta o inesatta indicazione, in sentenza, di tutte le parti in causa (nella specie, omessa indicazione degli eredi di una delle parti, deceduta, nonché omessa indicazione della qualità di erede di altra parte costituita) non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12475 del 10 novembre 1999
«...rospettati. In particolare, se dalla motivazione della sentenza risulta che le conclusioni delle parti siano state effettivamente esaminate, il vizio si risolve in una semplice imperfezione formale irrilevante ai fini della validità della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11603 del 19 maggio 2009
«L'omesso esame di specifici elementi probatori idonei a fornire la rappresentazione dei fatti oggetto di accertamento e che risultano suscettibili di determinare una diversa decisione della causa da parte del giudice comporta un vizio di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 161 del 8 gennaio 2009
«...fatto che si limiti a recepire, trascrivendola, la motivazione di un altro provvedimento giudiziale adottato sulla medesima questione, ferma la necessità che la motivazione trascritta non presenti, essa stessa, i vizi della motivazione apparente.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26040 del 29 novembre 2005
«Il suddetto vizio di nullità, rilevabile anche d'ufficio, comporta la rimessione della causa al medesimo giudice che ha emesso la sentenza carente di sottoscrizione, il quale viene investito del potere dovere di riesaminare il merito della causa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9616 del 16 giugno 2003
«Ne consegue che, ove il presidente del collegio che ha emesso la sentenza venga successivamente a cessare dal servizio e rifiuti per qualsiasi motivo di porre in essere gli adempimenti di competenza in ragione delle funzioni già esercitate...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 4326 del 19 marzo 2012
«Ne consegue che, ove il presidente del collegio, che ha emesso la sentenza, venga successivamente a cessare dal servizio o rifiuti per qualsiasi motivo di porre in essere gli adempimenti di competenza in ragione delle funzioni già esercitate...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3677 del 14 marzo 2001
«È nulla per vizio di sottoscrizione la sentenza che definisce un procedimento di primo grado dinanzi al giudice unico qualora quest'ultimo, designato con decreto presidenziale a sostituire il titolare del procedimento, abbia tenuto alcune udienze...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15424 del 4 dicembre 2000
«Il suddetto vizio, rilevabile anche di ufficio, comporta, anche in esito al giudizio di cassazione, la rimessione della causa al medesimo giudice che ha emesso la sentenza carente di sottoscrizione, il quale viene investito del potere-dovere di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7552 del 12 ottobre 1987
«...del presidente o di altro suo impedimento, che deve essere assoluto e definitivo ovvero tale da protrarsi per un periodo di tempo indeterminato e di estesa durata, quale non può essere l'assenza dal servizio del magistrato nel periodo feriale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17453 del 31 luglio 2006
«...quanto prestava servizio altrove — in quanto l'ufficiale giudiziario avrebbe dovuto lasciare l'atto a persona addetta all'ufficio o, quanto meno, avrebbe dovuto lì assumere informazioni sulla dimora, sul domicilio o la residenza del destinatario).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2506 del 21 marzo 1997
«Per ufficio del destinatario, ai sensi dell'art. 139 c.p.c., deve intendersi non solo quello da costui creato, organizzato o diretto per la trattazione degli affari propri, ma anche quello dove egli presta comunque servizio o svolga una sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7329 del 5 luglio 1993
«In tema di notificazione, agli effetti della disposizione di cui all'art. 139 c.p.c., il termine «ufficio» comprende il luogo in cui il destinatario svolga in modo continuativo attività lavorativa o presti, comunque, servizio, anche se trattasi di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23587 del 3 novembre 2006
«...introduttivo dei gradi pregressi; il vizio di nullità della notificazione di quest'ultimo, che si trasmette alla sentenza, ricade infatti nell'ambito della disciplina generale dettata dall'art. 161 c.p.c., traducendosi in motivo di impugnazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6194 del 29 marzo 2004
«...insuscettibile di sanatoria; mentre è viceversa nullo, e come tale sanabile ex art. 156, ultimo comma, c.p.c., qualora sia soltanto privo di un elemento, (o inficiato da un vizio), essenziale ai fini della produzione di effetti processuali.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5160 del 4 marzo 2009
«...con conseguente sanatoria del vizio ex art. 156, terzo comma, c.p.c.; in tal caso, la sanatoria si produce con decorrenza dalla data di ricezione dell'atto da parte del cancelliere ai fini processuali, ed in nessun caso da quella di spedizione.»