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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43388 del 30 novembre 2005
«La nozione di amministratore di fatto, introdotta dal art. 2639 c.c. postula l'esercizio in modo continuativo e significativo dei poteri tipici inerenti alla qualifica od alla funzione; nondimeno, «significatività» e «continuità» non comportano...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 474 del 14 gennaio 2016
«Il mandatario, in forza di una procura generale o speciale "ad negotia", può esercitare tutti i poteri e le facoltà spettanti al mandante inerenti e necessarie all'esecuzione del mandato ricevuto, compresa quella di instaurare un giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9463 del 10 maggio 2016
«Ai fini della qualificazione come lavoro subordinato del rapporto di lavoro del dirigente, quando questi sia titolare di cariche sociali che ne fanno un "alter ego" dell'imprenditore (preposto alla direzione dell'intera organizzazione aziendale o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20805 del 14 ottobre 2016
«In tema di attribuzione della qualifica di dirigente, va tenuto conto di quanto stabilito dalla contrattazione collettiva e dalle prassi sindacali, che ne hanno portato al riconoscimento anche a lavoratori che, pur non investiti di quei poteri di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35577 del 6 aprile 2016
«In tema di abuso d'ufficio, la prova del dolo intenzionale, che qualifica la fattispecie criminosa, può essere desunta anche da una serie di indici fattuali, tra i quali assumono rilievo l'evidenza, reiterazione e gravità delle violazioni, la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22136 del 26 maggio 2016
«In tema di poteri del giudice di appello, l'illegittimo diniego di accesso al rito abbreviato non rientra tra i casi tassativi di atti affetti da nullità assolute ed insanabili che, ai sensi dell'art. 604 cod. proc. pen., legittimano...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4672 del 31 gennaio 2017
«...sia stato sollecitato dalla parte attraverso l'invito al giudice di merito ad avvalersi dei poteri discrezionali di integrazione probatoria di cui all'art. 507 cod. proc. pen. e da questi sia stato ritenuto non necessario ai fini della decisione.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6091 del 19 maggio 1988
«In tema di violenza carnale presunta, la condizione di inferiorità psichica, in quanto prescinde da uno stato patologico di carattere organico o funzionale ma è prevista come una specifica causa di invalidazione del consenso all'atto sessuale, non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4023 del 18 aprile 1996
«...L. 7 agosto 1992 n. 356 dispone che per i reati concernenti le armi e gli esplosivi il pubblico ministero procede a giudizio direttissimo anche fuori dei casi previsti dagli artt. 449 e 556 c.p.p. salvo che siano necessarie speciali indagini).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3707 del 9 marzo 1999
«Nel procedimento di riparazione per l'ingiusta detenzione il principio dispositivo, per il quale la ricerca del materiale probatorio necessario per la decisione è riservata alle parti tra le quali si distribuisce in base all'onere della prova, è...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16 del 30 giugno 2000
«...senza tener conto del materiale probatorio affetto da vizi di nullità o inutilizzabilità, sussiste, tuttavia, il suo potere di assumere, anche di ufficio, gli elementi necessari ai fini della decisione nelle forme previste dall'art. 422 c.p.p.).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21567 del 18 settembre 2017
«L'art. 1306, comma 2, c. c., nel consentire al debitore solidale di opporre al creditore la sentenza più favorevole pronunciata nei confronti del condebitore esclude, ove il primo abbia manifestato la volontà di avvalersi del giudicato, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13627 del 30 maggio 2017
«Nei contratti con prestazioni corrispettive, in caso di denuncia di inadempienze reciproche, è necessario comparare il comportamento di ambo le parti per stabilire quale di esse, con riferimento ai rispettivi interessi ed alla oggettiva entità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11311 del 9 maggio 2017
«L’art. 2087 c.c. che, integrando le disposizioni in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro previste da leggi speciali, impone all’imprenditore l’adozione delle misure necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15885 del 15 giugno 2018
«L'abuso del diritto non è ravvisabile nel solo fatto che una parte del contratto abbia tenuto una condotta non idonea a salvaguardare gli interessi dell'altra, quando tale condotta persegua un risultato lecito attraverso mezzi legittimi, essendo,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14550 del 29 marzo 2018
«Ai fini dell'operatività della così detta "clausola di equivalenza" di cui all'art. 40, secondo comma, cod. pen., non è necessario che il titolare della posizione di garanzia sia direttamente dotato dei poteri atti ad impedire la lesione del bene...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 30253 del 15 dicembre 2017
«Il curatore speciale, nominato a norma dell'art. 78 c.p.c., resta in carica finché non venga meno la situazione contingente che ne abbia reso necessaria la nomina, con la conseguenza che, non esaurendosi i relativi poteri con la pronunzia della...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 14929 del 8 giugno 2018
«L'inammissibilità della revocazione delle decisioni, anche della Corte di cassazione, ai sensi dell'art. 395, n. 4, c.p.c., per errore di fatto, qualora lo stesso abbia costituito un punto controverso oggetto della decisione, ricorre solo ove su...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15285 del 5 aprile 2018
«In tema di misure di prevenzione, la procura speciale al difensore ex art. 122 cod. proc. pen. per azionare pretese civilistiche (nella specie l'ammissione al passivo del credito vantato) nei confronti di un soggetto sottoposto a misura di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28753 del 9 novembre 2018
«Detta ratifica non deve necessariamente risultare da un atto che manifesti espressamente la volontà del "dominus", potendo questa pure desumersi implicitamente da altro atto, comunque redatto per iscritto, che, formato per fini consequenziali alla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46468 del 12 ottobre 2018
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione, pur essendo onere dell'interessato, secondo i principi civilistici, dimostrare i fatti posti a base della domanda, e cioè la sofferta custodia cautelare e la sopravvenuta assoluzione, deve tuttavia...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3071 del 26 ottobre 1962
«...internazionale derivantegli da un trattato o per sua libera determinazione; sicché, in caso di opposizione, la rogatoria, anche se concernente cittadini italiani, va necessariamente indirizzata e trasmessa a norma del comma 1 dell'art. 204.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1948 del 29 maggio 1976
«Avverso la sentenza che pronuncia sulla querela di falso, con l'intervento obbligatorio del pubblico ministero (art. 221, terzo comma, c.p.c.), il ricorso per cassazione deve essere notificato anche alla predetta parte necessaria del processo. La...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 940 del 9 febbraio 1990
«Nel regime di commissariamento dell'Inadel, essendone la legale rappresentanza affidata ad un unico commissario straordinario, dotato anche di poteri deliberativi, la sottoscrizione, da parte di questo, della procura speciale ex art. 365 c.p.c. è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8532 del 3 agosto 1991
«Il collegamento economico-funzionale tra imprese gestite da società di un medesimo gruppo non comporta il venir meno dell'autonomia delle singole società dotate di personalità giuridica distinta, alle quali continuano a far capo i rapporti di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1167 del 5 febbraio 1994
«Pertanto, quando né nell'intestazione del ricorso per cassazione proposto da una società o da altro ente collettivo, né nella procura risulti il nome della persona fisica che l'ha conferita (perché non vi è nominativamente indicata e la firma è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4562 del 22 aprile 1995
«Nel rito del lavoro, l'interrogatorio non formale, reso a norma dell'art. 420, comma 1, c.p.c., non essendo preordinato a provocare la confessione della parte, ma, essendo diretto a chiarire i termini della controversia, non costituisce mezzo di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8969 del 24 agosto 1995
«Pertanto, quando né nell'intestazione del ricorso per cassazione proposto da una società o da altro ente collettivo, né nella procura risulti il nome della persona fisica che l'ha conferita (perché non vi è nominativamente indicata e la firma è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5711 del 20 giugno 1996
«Non sussiste nullità dell'atto introduttivo del giudizio quando la sottoscrizione del procuratore risulta apposta soltanto sotto la certificazione dell'autenticità della firma della parte conferente la procura redatta in calce o a margine...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10343 del 5 agosto 2000
«In base al disposto dell'art. 416, terzo comma, c.p.c., a soddisfare l'onere della prova non è sufficiente la produzione di un documento ritenuto idoneo dal convenuto, ma è altresì necessario che questi indichi specificamente l'uso che intende...»