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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6208 del 26 giugno 1997
«Anche per i reati imputati ai sensi dell'art. 40 cpv. l'elemento psicologico si configura secondo i principi generali, sicché è sufficiente che il «garante» abbia conoscenza dei presupposti fattuali del dovere di attivarsi per impedire l'evento e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1471 del 12 febbraio 1992
«In tema di sospensione dell'esecuzione della condanna civile da parte della Cassazione, per la relativa pronunzia da adottarsi con ordinanza in camera di consiglio, si esige una richiesta di carattere interlocutorio, da introdursi medio tempore,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 851 del 27 gennaio 1996
«Allorché l'appello si sia svolto con le forme previste dall'art. 599 c.p.p., e cioè in camera di consiglio, la lettura del dispositivo in udienza, imposta dall'art. 545 stesso codice solo per i processi che si svolgono in dibattimento pubblico, è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32970 del 29 luglio 2004
«In caso di ricorso per manifesta illogicità della motivazione, il giudice di legittimità può esaminare la sentenza di primo grado al fine di valutare se il giudice di appello abbia tenuto nel debito conto, sia pure per disattenderle, le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 550 del 6 maggio 1999
«Nel caso di annullamento di una decisione da parte della Corte di cassazione, non è necessario il rinvio al giudice di merito per un nuovo giudizio solo quando la decisione impugnata è tipicamente contra o extra legem. Il rinvio al nuovo giudice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41635 del 13 novembre 2007
«Il principio dell'immutabilità del giudice, sancito dall'art. 525, secondo comma, c.p.p., non è applicabile alla pronuncia sull'estradizione emessa dalla Corte di appello. Ne consegue che, una volta rinviato il giudizio sull'estradabilità ad altra...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38344 del 23 ottobre 2001
«È inammissibile l'incidente di esecuzione proposto nei confronti di un provvedimento di rigetto della richiesta di revoca o di sostituzione di una misura cautelare, che riconoscendo l'insussistenza delle condizioni per l'adozione di una misura...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15031 del 26 giugno 2009
«Le controversie tra sostituto d'imposta e sostituito, relative al legittimo e corretto esercizio del diritto di rivalsa delle ritenute alla fonte versate direttamente dal sostituto, volontariamente o coattivamente, non sono attratte alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2686 del 7 febbraio 2007
«In tema di Iva, spetta al giudice ordinario la giurisdizione in ordine alla domanda proposta dal consumatore finale nei confronti del professionista o dell'imprenditore che abbia effettuato la cessione del bene o la prestazione del servizio per...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 3343 del 19 febbraio 2004
«La controversia fra sostituto d'imposta e sostituito, avente ad oggetto la pretesa del primo di rivalersi delle somme versate al fisco a titolo di ritenuta d'acconto non detratta dagli importi erogati al secondo, esula dalla giurisdizione delle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6774 del 5 maggio 2003
«Spetta al giudice tributario la giurisdizione in tema di Iva sugli spettacoli ai sensi dell'art. 2 del D.L.vo n. 546 del 1992, anche alla luce del suo nuovo tenore testuale, a seguito dell'art. 12 legge 448 del 2001, la quale ha abbandonato il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 225 del 21 gennaio 1985
«La domiciliazione in Italia imposta allo straniero dall'art. 6 della legge sull'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile (n. 990 del 1969) non trova applicazione per tutte le azioni risarcitorie a carico di stranieri per sinistri da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18855 del 9 luglio 2008
«L'art. 4 del D.L. 23 dicembre 1976, n. 857, come modificato dalla legge di conversione 26 febbraio 1977, n. 39, nel disporre che in caso di danno alle persone, quando agli effetti del risarcimento si debba considerare l'incidenza dell'inabilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16521 del 4 novembre 2003
«In tema di assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, la riduzione proporzionale dei diritti dei danneggiati, imposta dall'art. 27 della legge n. 990 del 1969 in caso di massimale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 13549 del 15 settembre 2003
«Nella nozione di danneggiato dalla circolazione di veicolo o natante soggetti all'obbligo assicurativo, in relazione al quale l'art. 18 della legge 24 dicembre 1969, n. 990 prevede l'azione diretta contro l'assicuratore, vanno incluse non soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28227 del 20 dicembre 2005
«In tema di competenza per territorio, il criterio di cui all'art. 1182, terzo comma, c.c. trova applicazione anche rispetto all'obbligazione di restituzione di ciò che sia stato pagato indebitamente, sempre che detta obbligazione non dia luogo ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1260 del 11 febbraio 1997
«La competenza del giudice del luogo dell'aperta successione, a norma dell'art. 22 c.p.c., per qualunque causa fra coeredi fino alla divisione, permane oltre il momento all'esaurimento delle operazioni divisionali previste dall'art. 713 c.c. sin...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12395 del 29 novembre 1995
«In caso di liquidazione coatta amministrativa dell'impresa assicuratrice della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli a motore e dei natanti, l'obbligazione risarcitoria del Fondo di garanzia vittime della strada ex art. 19,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 468 del 15 gennaio 2003
«L'indicazione del foro ritenuto competente da parte del convenuto che eccepisce l'incompetenza per territorio del giudice adito è imposta dall'art. 38, secondo comma, c.p.c. in funzione dell'eventuale adesione dell'attore, dalla quale deriva la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17399 del 8 agosto 2007
«L'indicazione del foro ritenuto competente da parte del convenuto che eccepisce l'incompetenza per territorio del giudice adito è imposta dall'art. 38, secondo comma, c.p.c. in funzione dell'eventuale adesione dell'attore, dalla quale deriva la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 96 del 9 gennaio 1996
«In sede di regolamento di competenza la Corte di cassazione deve provvedere alla designazione del giudice competente anche a prescindere dalle richieste e deduzioni di parte (e salvo il caso di preclusioni che fossero intervenute) esaminando ogni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12967 del 23 novembre 1999
«Il giudice non può accogliere l'istanza di una parte che subordina il suo consenso all'espletamento di un atto istruttorio — nella specie fermo degli impianti industriali per espletare gli accertamenti indicati dal Ctu — al versamento di una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 474 del 15 febbraio 1973
«Perché gli inventari di tutela, di eredità beneficiata o fallimentare o fatti in seguito ad apposizione di suggelli, disposta dall'autorità giudiziaria immediatamente dopo l'apertura della successione, possano ritenersi idonei a vincere la...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5407 del 4 aprile 2012
«In tema di imposta sulle successioni, il chiamato all'eredità che abbia dichiarato di accettarla con il beneficio di inventario deve completare l'inventario stesso nei tre mesi successivi (sei nel caso di proroga) alla pronuncia del decreto con il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10917 del 4 novembre 1993
«Il decreto, reso dal presidente del tribunale, ai sensi dell'art. 745 c.p.c., su ricorso avverso il rifiuto del cancelliere di rilasciare copia di sentenza (nella specie, in ragione del mancato pagamento dell'imposta di registro), non è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10029 del 29 aprile 2006
«La conversione del sequestro conservativo in pignoramento si opera ipso iure nel momento in cui il sequestrante ottiene sentenza di condanna esecutiva, iniziando in quello stesso momento il processo esecutivo, di cui il sequestro stesso, una volta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1879 del 14 giugno 1972
«L'intimazione di licenza o di sfratto, richiesta per il procedimento di convalida, non ha il contenuto e gli effetti sostanziali della disdetta. Essa è una dichiarazione precettiva del locatore o concedente che tende ad avere incidenza diretta...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 3362 del 5 ottobre 1998
«Il processo celebrato all'estero nei confronti del cittadino italiano non preclude la rinnovazione del giudizio in Italia per lo stesso fatto, in quanto nell'ordinamento giuridico italiano non vige il principio del ne bis in idem internazionale....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12741 del 29 dicembre 1995
«L'interdizione temporanea dai pubblici uffici, ai sensi dell'art. 29 c.p., consegue a condanna alla reclusione per tempo non inferiore a tre anni di reclusione. Detta pena, in caso di reati unificati per continuazione, è quella irrogata per quello...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8263 del 11 settembre 1997
«Ai fini dell'applicazione della pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici, occorre far riferimento alla pena alla quale l'imputato è stato condannato e cioè a quella in concreto comminata dopo il computo di tutte le attenuanti...»