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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8304 del 16 agosto 1990
«Le condizioni per l'esperibilità del retratto successorio ai sensi dell'art. 732 c.c. sussistono quando il coerede vende i diritti di comproprietà su tutti i beni immobili e mobili lasciati dal de cuius, giacché in tal caso è ravvisabile il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25041 del 27 novembre 2006
«L'art. 732 c.c., che fa obbligo di notificare al coerede la proposta di alienazione della quota ereditaria, al fine di consentirgli di esercitare il diritto di prelazione, prevede che l'accettazione di essa da parte del suo destinatario determini,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4537 del 11 agosto 1982
«Agli effetti di cui all'art. 732 c.c., la «notificazione» al coerede avente diritto a prelazione della proposta di alienazione di quota ereditaria è da ravvisare in qualsiasi forma di comunicazione, anche verbale, che tale coerede riceva...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2387 del 4 marzo 1998
«La domanda di riscatto proposta dal coerede ex art. 732 c.c. costituendo un atto dispositivo di diritti deve necessariamente provenire dalla parte e non dal suo difensore munito di ordinaria procura alle liti. Pertanto la formulazione di tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8049 del 8 agosto 1990
«È valida la clausola testamentale che attribuisce ad uno degli eredi la facoltà di scelta dei beni per la formazione delle varie porzioni, rientrando detta facoltà nella previsione del primo comma dell'art. 733 c.c. e prescindendo dalla stima dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15501 del 14 luglio 2011
«Quando il testatore provvede alla ripartizione in quote tra gli eredi del suo patrimonio immobiliare, individuando i beni destinati a far parte di ciascuna di esse, non si configura l'ipotesi della cosiddetta divisione regolata (art. 733 cod....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16216 del 17 luglio 2006
«La disposizione testamentaria con cui un determinato bene viene destinato ad uno dei coeredi, comprendendolo nella quota di sua spettanza, ha natura di norma volta a regolare la futura divisione, ai sensi dell'art. 733 c.c., e, esprimendo una mera...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2560 del 2 ottobre 1974
«L'ipotesi di omessa chiamata testamentaria del legittimario all'eredità, in relazione alla quale si profila l'azione generale di cui all'art. 554 c.c., e l'altra ipotesi nella quale il testatore abbia operato una divisione attribuendo al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2453 del 28 giugno 1976
«I beni che i coeredi non donatari possono prelevare dalla massa ereditaria, a seguito della collazione per imputazione effettuata dai coeredi donatari, devono essere stimati per il valore che avevano al tempo dell'apertura della successione - e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2163 del 27 febbraio 1998
«La collazione per imputazione costituisce una fictio iuris per effetto della quale il coerede, che, a seguito di donazione operata in vita dal de cuius , abbia già anticipatamente ricevuto una parte dei beni a lui altrimenti destinati solo con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18054 del 8 settembre 2004
«In tema di successioni mortis causa la collazione del denaro si attua naturalmente per imputazione, sul presupposto necessario che si sia in precedenza proceduto ad un'operazione di divisione dell'asse ereditario, realizzandosi l'imputazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24792 del 8 ottobre 2008
«In caso di cessione della locazione o di sublocazione, il locatore, che non abbia liberato il cedente e che pretenda l'adempimento degli obblighi contrattuali non adempiuti dal cessionario o dal subconduttore, può agire direttamente contro il solo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24657 del 28 novembre 2007
«I crediti del de cuius, a differenza dei debiti, non si ripartiscono tra i coeredi in modo automatico in ragione delle rispettive quote, ma entrano a far parte della comunione ereditaria, essendo la regola della ripartizione automatica dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13953 del 30 giugno 2005
«In tema di ripartizione dei debiti ereditari, l'art. 752 c.c. concerne solamente i rapporti tra coeredi, e non è pertanto invocabile dai creditori del de cuius per i quali trova viceversa applicazione l'art. 754 c.c., in base al quale essi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 562 del 19 gennaio 2000
«Il debito ereditario di cui all'art. 752 c.c. è quello esistente in capo al de cuius al momento della sua morte - che si trasmette, insieme con il suo patrimonio, ai suoi successori, ex lege o per testamento, ripartendosi automaticamente tra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2050 del 5 giugno 1976
«Poiché ciascun erede è tenuto a soddisfare il debito ereditario esclusivamente in proporzione della quota attiva in cui succede, al fine della determinazione dell'entità di detto obbligo, quando si tratti di institutio ex re certa , è necessario...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4461 del 28 febbraio 2006
«La norma di cui all'art. 754 c.c. deve essere interpretata nel senso che il coerede convenuto per il pagamento di un debito ereditario ha l'onere di indicare al creditore la sua qualità di coobbligato passivo pro quota con la conseguenza che,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7231 del 29 marzo 2006
«L'effetto dichiarativo-retroattivo della divisione — che poggia in via esclusiva sull'art. 757 c.c. e che l'art. 1116 c.c. estende al rapporto fra comproprietari che non sono coeredi — comporta che ciascun condividente sia considerato titolare ex...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 796 del 8 febbraio 1986
«Nella divisione dell'eredità fatta dal testatore, la circostanza che l'erede, dopo l'acquisto del bene attribuitogli (che si verifica dal momento dell'apertura della successione), subisca la perdita del bene medesimo, per effetto di esecuzione per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8077 del 24 luglio 1995
«L'errore costituisce causa di annullamento della divisione solo quando ha prodotto l'omissione dalla massa di uno o più beni dell'eredità, quando il condividente ha subito la lesione oltre il quarto — ipotesi per le quali sono stati previsti gli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10333 del 19 ottobre 1998
«Il coerede, onde evitare la rescissione per lesione della divisione, non può limitarsi a ricondurre ad equità la disuguaglianza tra le porzioni, ma deve dare una porzione, in danaro o natura, idonea a reintegrare il valore della quota.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10734 del 4 maggio 2010
«A norma dell'art. 117 cod. civ., e dei principi generali in tema di interesse ad agire, il matrimonio può essere impugnato dai terzi a condizione che essi abbiano un interesse legittimo ed attuale all'impugnazione; a tal fine, gli eredi necessari...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3735 del 21 giugno 1985
«Le limitazioni alla disponibilità del bene oggetto di donazione, eredità o legato, che vengano imposte dal donante o dal testatore, non incidono sulla natura sostanziale dell'atto di liberalità, e configurano mero onere o modus con esso...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21477 del 12 ottobre 2007
«L'atto col quale taluno eriga una fondazione, disponendo che i beni ed i redditi di essa siano destinati, dopo la morte del fondatore, ad un proprio erede legittimario, costituisce un legato disposto con un testamento assimilabile a quello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7068 del 24 marzo 2009
«A differenza dell'erede - il quale succede di diritto nella situazione possessoria del "de cuius", pur essendo tenuto all'accettazione dell'eredità - il legatario, che acquista il legato senza bisogno di accettazione, dipende dall'erede per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9470 del 19 luglio 2000
«In tema di rendimento del conto finale della tutela, gli «interessati», nel contraddittorio dei quali il giudice provvede qualora il conto non sia stato presentato o sia impugnata la decisione del giudice tutelare (art. 386, terzo comma c.c.), non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6595 del 5 dicembre 1988
«La servitù di passaggio costituita con testamento a favore di un fondo lasciato ad un erede e divenuto intercluso a seguito di altre disposizioni dello stesso testamento, è soggetta al regime legale dell'estinzione per cessata interclusione, ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3282 del 13 ottobre 1975
«Uno dei coeredi può acquistare per usucapione non soltanto l'intero compendio ereditario, ma anche esclusivamente la quota di uno soltanto degli altri coeredi. Quest'ultima ipotesi si realizza nel caso in cui il coerede abbia posseduto animo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1299 del 7 febbraio 1991
«Anche nel caso in cui con riguardo alla divisione relativa ad una comunione ereditaria uno dei coeredi abbia provveduto al pagamento di un debito solidale contratto per la comunione, senza ottenerne il rimborso «pro quota» da parte degli altri...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16292 del 19 novembre 2002
«In caso di frazionamento della proprietà di un edificio, a seguito del trasferimento, dall'originario unico proprietario ad altri soggetti, di alcune unità immobiliari, si determina una situazione di condominio per la quale vige la presunzione...»