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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4828 del 21 gennaio 1998
«La sentenza della Corte costituzionale n. 77 del 3 aprile 1997, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 294, comma primo, c.p.p. (nella parte in cui non prevede l'interrogatorio della persona in stato di custodia cautelare in...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 17 luglio 1997
«Tale divieto si applica a condizione che siano desumibili dagli atti, entro i limiti temporali rispettivamente previsti dal primo e dal secondo periodo del citato art. 297, terzo comma, per le diverse situazioni in essi previste, tutti gli...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5825 del 13 gennaio 2000
«...ed impugnabili, nei termini previsti dalla legge. (Fattispecie relativa alla revoca da parte della Corte di appello di sua precedente ordinanza, con la quale era stata dichiarata la inefficacia della custodia cautelare per decorrenza dei termini).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2255 del 22 luglio 1997
«L'obbligo di sentire previamente il difensore, che l'art. 301, comma 2, c.p.p. — nel testo risultante dalla parziale illegittimità costituzionale di cui alla sentenza della Corte costituzionale n. 219 del 29 maggio - 8 giugno 1994, nella parte in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4310 del 4 gennaio 1996
«L'obbligo di sentire previamente il difensore, che l'art. 301, comma 2, c.p.p. — nel testo risultante a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 219 del 1994 con la quale è stata dichiarata la parziale illegittimità della norma — pone...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29941 del 27 luglio 2001
«...operare qualora sopravvenga una causa di sospensione del procedimento a tempo indeterminato, come si verifica nel caso di rimessione degli atti alla Corte costituzionale per la decisione di una questione incidentale di legittimità costituzionale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3521 del 21 giugno 1999
«Nel caso di regressione del procedimento ad una fase diversa, con conseguente decorso ex novo dei termini di durata massima della custodia cautelare previsti per quella fase, ai sensi dell'art. 302, comma 2, c.p.p., deve tenersi conto, qualora...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4361 del 1 settembre 1995
«Per questa ragione, la trasmissione degli atti al P.M. presso il giudice competente, invece che direttamente a quest'ultimo, prevista dall'art. 23, comma 1, c.p.p. dopo la sentenza n. 76 del 1993 della Corte costituzionale, implica la regressione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42589 del 24 novembre 2001
«...l'interpretazione, da definire costituzionalmente obbligata, fornitane dalla Corte costituzionale con sentenza 18 luglio 1998 n. 292. (Fattispecie relativa a sospensione dei termini disposta a seguito di dichiarazione di ricusazione del giudice).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 149 del 17 febbraio 2000
«In tema di termini massimi della custodia cautelare in caso di regressione del procedimento, anche dopo la sentenza (interpretativa di rigetto) n. 292 del 1998 della Corte costituzionale, non è consentito il cumulo di fasi disomogenee al fine del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4202 del 5 gennaio 2000
«Nel caso di regressione del processo ai sensi dell'art. 303, comma 2, c.p.p., ai fini del computo dei termini di durata massima della custodia cautelare in carcere, a seguito della sentenza n. 292 del 1998 della Corte costituzionale, in virtù...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3090 del 9 dicembre 1999
«Tale regola discende dalla interpretazione, costituzionalmente imposta, indicata dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 292 del 1998, con la quale si è osservato che la previsione dell'art. 304, sesto comma, c.p.p. individua il limite...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1623 del 14 aprile 2000
«La portata generale che, in base alla sentenza interpretativa di rigetto della Corte costituzionale n. 292 del 1998, va riconosciuta alla regola contenuta nell'art. 304, comma 6, c.p.p. (secondo cui la durata della custodia cautelare non può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5149 del 18 ottobre 1999
«Pertanto, nel caso di regressione del procedimento ai sensi dell'art. 303, comma 2, cp.p., il termine massimo di custodia cautelare — tenuto conto della sentenza interpretativa di rigetto della Corte costituzionale n. 292 del 1998, secondo cui la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1993 del 3 agosto 1999
«La disciplina di cui all'art. 304, comma 6, c.p.p., applicabile, in base a quanto affermato dalla Corte costituzionale con sentenza interpretativa di rigetto n. 292 del 1998, anche nel caso di regressione del procedimento ad una fase o ad un grado...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3629 del 23 giugno 1999
«In caso di annullamento con rinvio da parte della Corte di cassazione e di conseguente regressione del processo, ai fini del computo dei termini di durata massima della custodia cautelare in carcere, dopo la sentenza n. 292 del 1998 della Corte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8 del 4 gennaio 1996
«La pregiudiziale costituzionale, per espressa previsione normativa (L. 11 marzo 1953, n. 87, art. 23, secondo comma), determina la sospensione obbligatoria del procedimento che priva il giudice della potestas decidendi fino alla definizione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3428 del 31 marzo 1999
«Qualora la richiesta di riesame venga presentata, ai sensi del combinato disposto degli artt. 309, comma 4, e 582, comma 2, c.p.p., presso la cancelleria della pretura del luogo in cui si trova il richiedente, il termine di cinque giorni entro il...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 39915 del 26 novembre 2002
«...per il reato in ordine al quale tale misura è stata applicata, non risultando alterata la portata della dichiarazione di incostituzionalità dell'art. 309 c.p.p. intervenuta con sentenza 15 marzo 1996, n. 71 della Corte costituzionale.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 131 del 18 marzo 1997
«...ha l'obbligo di provvedere esclusivamente alla pronunzia di nullità dell'atto, non essendo configurabile un provvedimento «sostitutivo» in ordine all'emissione di un valido provvedimento (v. ordinanza della Corte costituzionale n. 101 del 1996).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4974 del 13 settembre 1999
«Nel giudizio di Corte d'Assise l'eventuale presenza in camera di consiglio dei giudici supplenti nelle fasi precedenti la chiusura del dibattimento è giustificata dalla necessità che essi, in ragione della decisione interlocutoria da adottare, si...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 603 del 10 marzo 1997
«La sentenza della Corte costituzionale n. 45 del 31 gennaio 1991, nel ritenere che l'ottavo comma art. 309 in relazione al terzo comma dell'art. 127 c.p.p. vada interpretato nel senso che non è vietata la comparizione dell'indagato ove ne sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1720 del 5 agosto 1999
«L'inosservanza dei termini stabiliti per lo svolgimento e la conclusione del procedimento di riesame, se non dedotta o rilevata prima che la decisione adottata all'esito di detto procedimento sia divenuta definitiva, non può essere più dedotta o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2226 del 29 febbraio 1996
«Qualora nel corso del procedimento di riesame, il tribunale ritenga rilevante e non manifestamente infondata una questione di legittimità costituzionale e rimetta quindi agli atti, per la relativa decisione, alla Corte costituzionale, la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3132 del 19 dicembre 1998
«...decorre non dalla data di spedizione della raccomandata ma — anche a seguito della sentenza della Corte costituzionale 1-22 giugno 1998, n. 232 — dalla data in cui la raccomandata perviene alla cancelleria del giudice competente per il riesame.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 31 maggio 1995
«La liquidazione dell'indennizzo per la riparazione dell'ingiusta detenzione è svincolata da parametri aritmetici o comunque da criteri rigidi, e si deve basare su una valutazione equitativa che tenga globalmente conto non solo della durata della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1953 del 23 agosto 1994
«La declaratoria di illegittimità costituzionale dell'art. 12 quinquies, comma 2, D.L. n. 306 del 1992, convertito in L. 7 agosto 1992, n. 356, intervenuta con la sentenza 17 febbraio 1994, n. 48 della Corte costituzionale, comportando...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2780 del 15 marzo 1996
«La facoltà dell'ufficiale o dell'agente di polizia giudiziaria, esaminato come testimone, di servirsi dei verbali e degli altri atti di documentazione delle attività compiute dalla polizia giudiziaria, deve ritenersi estesa, dopo la sentenza n. 24...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3191 del 7 giugno 2000
«Ciò anche in adesione a quanto ritenuto dalla Corte costituzionale nell'ordinanza n. 436 del 1991, secondo cui il decorso del termine per le indagini preliminari non comporta la decadenza del pubblico ministero dal potere di formulare le sue...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9479 del 10 marzo 2010
«A seguito della dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 405, comma primo - bis, c.p.p. (per effetto della pronuncia Corte costituzionale n. 121 del 2009), non sussiste l'interesse dell'indagato a ricorrere per l'annullamento di...»