-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2465 del 15 marzo 1994
«La dichiarazione sfavorevole alla parte contenuta nella comparsa di risposta o nella comparsa conclusionale, o anche nell'atto di opposizione o nell'atto di citazione, non può essere considerata confessione giudiziale spontanea ai sensi dell'art....»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5359 del 2 giugno 1994
«L'inottemperanza, da parte del convenuto, alle prescrizioni dell'art. 416, comma 3, c.p.p. — il quale stabilisce, in particolare, che nella memoria di costituzione il convenuto deve prendere posizione, in maniera precisa e non limitata ad una...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4562 del 22 aprile 1995
«Nel rito del lavoro, l'interrogatorio non formale, reso a norma dell'art. 420, comma 1, c.p.c., non essendo preordinato a provocare la confessione della parte, ma, essendo diretto a chiarire i termini della controversia, non costituisce mezzo di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7630 del 19 agosto 1996
«Nel rito del lavoro, la preclusione, stabilita dall'art. 416, secondo comma, per le domande riconvenzionali e per le eccezioni processuali e di merito non rilevabili d'ufficio che non siano state proposte dal convenuto nella memoria di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9760 del 1 ottobre 1998
«La confessione resa nel giudizio penale non ha efficacia di piena prova in quel processo e nel giudizio civile può essere considerata solo quale elemento indiziario, salvo che a quel procedimento l'avversario abbia partecipato come parte civile.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10825 del 16 agosto 2000
«Le dichiarazioni rese agli organi di polizia giudiziaria, ancorché non siano vincolanti in sede civile, costituiscono confessione stragiudiziale fatta ad un terzo che il giudice ha il potere-dovere di apprezzare liberamente. (Fattispecie relativa...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7523 del 4 giugno 2001
«Le enunciazioni contenute in un ricorso per decreto ingiuntivo (nella specie, non firmato dalla parte) non possono legittimamente considerarsi come dichiarazioni sfavorevoli alla parte stessa, atteso che, ai fini della configurabilità di una...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15515 del 16 ottobre 2003
«Le dichiarazioni rese in giudizio dal difensore, contenenti affermazioni relative a fatti sfavorevoli al proprio rappresentato e favorevoli all'altra parte non hanno efficacia di confessione ma costituiscono elementi di libero apprezzamento da...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18987 del 11 dicembre 2003
«L'affermazione della parte o, se questa è una società, del suo legale rappresentante, di fatti a sé sfavorevoli resa al consulente tecnico d'ufficio, considerato come terzo al di fuori del processo, integra una confessione stragiudiziale...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15618 del 11 agosto 2004
«La confessione può esser invalidata (e non «revocata », perché gli effetti sostanziali e processuali di essa non sono rimessi alla volontà del dichiarante ) soltanto se il confitente dimostra non solo l'inveridicità della dichiarazione, ma anche...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6632 del 24 marzo 2006
«La prova della simulazione di un contratto solenne, stipulato da un soggetto poi deceduto, da parte degli eredi al medesimo succeduti a titolo universale, ed allo scopo di far ricomprendere l'immobile tra i beni facenti parte dell'asse ereditario,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21509 del 18 ottobre 2011
«La confessione deve avere ad oggetto fatti obiettivi - la cui qualificazione giuridica spetta al giudice del merito - e non già opinioni o giudizi. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza impugnata che aveva escluso potesse integrare una...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 8585 del 29 maggio 2012
«È inammissibile il ricorso per cassazione nel quale la parte abbia erroneamente inquadrato, tra quelli previsti dall'art. 360 c.p.c., il vizio che ha inteso denunciare, esigendola tassatività e la specificità del motivo di censura una precisa...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 15464 del 20 giugno 2013
«Le dichiarazioni rese dall'imputato nel dibattimento penale sono soggette al libero apprezzamento del giudice civile e non possono integrare una confessione giudiziale nel giudizio civile, atteso che questa ricorre, ai sensi dell'art. 228 c.p.c.,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15538 del 20 giugno 2013
«Ai sensi dell'art. 2731 c.c., l'efficacia probatoria della confessione postula che essa sia resa da persona capace di disporre del diritto cui i fatti confessati si riferiscono, ossia da persona che abbia la capacità e la legittimazione ad agire...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 16119 del 26 giugno 2013
«Le dichiarazioni aggiunte alla confessione, tendenti ad infirmare l'efficacia del fatto confessato ovvero a modificarne o ad estinguerne gli effetti, sono solo quelle provenienti dallo stesso soggetto confitente, in quanto l'art. 2734 c.c., che ne...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18079 del 25 luglio 2013
«L'interrogatorio formale, mirando a provocare la confessione giudiziale, va reso esclusivamente dal titolare del potere di disposizione del bene o del diritto controverso ed è ammissibile anche qualora questi, come nell'ipotesi del legale...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21827 del 24 settembre 2013
«La relazione tecnica di parte prodotta in giudizio, dalla quale si traggono elementi a favore della controparte, non assume valore di confessione, la quale è atto della parte e va espressa in relazione ad un fatto in essa esplicitato, non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23971 del 22 ottobre 2013
«La quietanza, come dichiarazione di scienza del creditore assimilabile alla confessione stragiudiziale del ricevuto pagamento, può essere superata dall'opposta confessione giudiziale del debitore, che ammetta, nell'interrogatorio formale, di non...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24683 del 4 novembre 2013
«Non è censurabile in cassazione, ove congruamente e logicamente motivato, il provvedimento con il quale si faccia divieto al genitore di condurre i figli minori, al medesimo affidati, alle riunioni della confessione religiosa, cui egli abbia...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24754 del 5 novembre 2013
«Nell'ipotesi di dichiarazioni aggiunte alla confessione, opera, ai sensi dell'art. 2734 c.c., il principio di inscindibilità, nel senso che la mancata contestazione di controparte comporta l'esonero del dichiarante dall'onere di provare i fatti...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17719 del 6 agosto 2014
«In tema di prove, l'art. 232 cod. proc. civ. non ricollega, automaticamente, alla mancata risposta all'interrogatorio formale, per quanto ingiustificata, l'effetto della confessione, ma riconosce al giudice soltanto la facoltà di ritenere come...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17732 del 6 agosto 2014
«Nel contratto bancario regolato in conto corrente, gli atti di accreditamento e di prelevamento non sono qualificabili alla stregua di autonomi negozi giuridici o di pagamenti, vale a dire come atti estintivi di obbligazioni, ma si presumono, fino...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19888 del 22 settembre 2014
«La quietanza "tipica", essendo indirizzata al "solvens", fa piena prova dell'avvenuto pagamento, sicché il quietanzante non è ammesso alla prova contraria per testi, salvo dimostri, in applicazione analogica dell'art. 2732 c. c., che il rilascio...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6192 del 18 marzo 2014
«Le dichiarazioni contenute negli atti processuali possono assumere il carattere proprio della confessione giudiziale spontanea, alla stregua di quanto previsto dall'art. 229 cod. proc. civ., purché sottoscritte dalla parte personalmente, con...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 20476 del 12 ottobre 2015
«L'interrogatorio formale reso in un processo con pluralità di parti, essendo volto a provocare la confessione giudiziale di fatti sfavorevoli alla parte confitente e favorevoli al soggetto che si trova, rispetto ad essa, in posizione antitetica e...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24539 del 1 dicembre 2016
«La parte che produce in giudizio una scrittura privata (nella specie, un bonifico bancario) da lei apparentemente sottoscritta e della quale contesta l'autenticità deve fornire la prova, con gli ordinari mezzi, della falsità della sottoscrizione,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11970 del 13 dicembre 1985
«La diminuente di cui all'art. 630, quinto comma, c.p. in tema di sequestro di persona a scopo di estorsione, per essere applicata, richiede che si verifichino da parte dell'eventuale beneficiario quei comportamenti di dissociazione che consentono...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5618 del 16 giugno 1986
«Nell'ipotesi di uso di violenza fisica e di privazione della libertà personale esercitate dall'agente nei confronti di persona sospettata di furto, al fine di ottenere la confessione di tale reato, sono ravvisabili le ipotesi delittuose,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10574 del 9 ottobre 1987
«Nel tentativo (delitto tentato) l'idoneità degli atti va considerata in concreto, con riferimento, cioè, all'evento che effettivamente l'agente si riprometteva di raggiungere, così come l'univocità va desunta dal modo con cui gli atti sono stati...»