(massima n. 1)
La dichiarazione sfavorevole alla parte contenuta nella comparsa di risposta o nella comparsa conclusionale, o anche nell'atto di opposizione o nell'atto di citazione, non puņ essere considerata confessione giudiziale spontanea ai sensi dell'art. 229 c.p.c., atteso che detti atti non possono ritenersi «atti processuali» per tali intendendosi solo quegli atti che si compiono nel processo nel contraddittorio delle parti in causa specie quando non siano neppure sottoscritti dalla parte, come inequivocabilmente richiesto dalla norma citata.