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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2306 del 1 marzo 2000
«Nel codice civile tra le norme sulla locazione e quelle sull'affitto, compreso l'affitto d'azienda, corre il rapporto tipico tra norme generali e norme speciali, per cui se la fattispecie non è regolata da una norma specificamente prevista per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10390 del 30 luglio 2001
«...locatore, ai sensi del menzionato art. 1591 c.c., limitatamente al periodo di sospensione dell'esecuzione, ferma restando, al di fuori di tale ambito temporale, l'applicabilità delle regole ordinarie dettate dalla citata norma del codice civile.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11194 del 17 luglio 2003
«Nel contratto di trasporto di persone, regolato dal codice civile, il viaggiatore che abbia subito danni a causa del trasporto (quando cioè il sinistro è posto in diretta, e non occasionale, derivazione causale rispetto all'attività di trasporto)...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1712 del 16 febbraio 2000
«In tema di responsabilità del vettore nel trasporto di cose, nel vigente codice civile non sussiste più la presunzione iuris et de iure che la perdita dei valori non denunciati sia dovuta al fatto dello stesso mittente. Attualmente, combinando...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1673 del 10 marzo 1984
«...ivi non previsto) della normativa del codice civile e collettiva in materia di contratto d'agenzia, perché indicativo della concreta disciplina giuridica di tale rapporto, quale voluta dalle parti nell'esercizio della loro autonomia contrattuale.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9386 del 11 luglio 2001
«In base a quanto dispone l'art. 1753 c.c., la disciplina degli agenti di assicurazione è contenuta negli usi e negli accordi collettivi del settore e solo in mancanza di questi è consentito applicare in via analogica le norme del codice civile in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10934 del 18 maggio 2011
«In tema di cessazione del rapporto di agenzia, il recesso senza preavviso dell'impresa preponente - secondo la disciplina del codice civile prima delle modifiche introdotte, in attuazione della direttiva comunitaria 86/653/CE del 18 dicembre 1986,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3437 del 8 marzo 2002
«Posto che né il codice civile né la legge speciale 3 febbraio 1989, n. 39 prevedono l'incompatibilità di una pluralità di mediatori rispetto al medesimo affare, l'affidamento successivo del medesimo incarico ad altro mediatore non concreta un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5107 del 26 maggio 1999
«L'art. 1759, comma primo, codice civile, laddove impone al mediatore di comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e sicurezza dell'affare, che possono influire sulla sua conclusione, deve essere letto in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10158 del 28 novembre 1994
«Il contratto di albergo non può in sé considerarsi un contratto tipico, non trovando alcuna specifica regolamentazione nel codice civile (il quale agli artt. 1783 e 1785 disciplina solo il deposito delle cose portate in albergo o consegnate...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9640 del 10 settembre 1999
«Nel nostro ordinamento processuale civile la valutazione preventiva dell'attendibilità del teste è riservata al legislatore (come emerge dagli artt. 246 e 247 c.p.c.) ed è quindi inibita al giudice, che può valutare, secondo il suo prudente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2742 del 10 marzo 2000
«I cosiddetti «benefondi», ossia l'uso interbancario di richiedere e dare, a mezzo del telefono o con altri strumenti di comunicazione, conferma dell'esistenza di una sufficiente provvista in relazione al pagamento di assegni di conto corrente, può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8825 del 9 ottobre 1996
«Il contratto con il quale una parte si obbliga, in corrispettivo (del trasferimento di un bene o) della cessione di un capitale, a fornire all'altra prestazioni alimentari o assistenziali per tutta la durata della vita (cosiddetto vitalizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9298 del 15 dicembre 1987
«...e che nel caso di diversa delimitazione del rischio assunto e garantito con la nota è richiesta per la validità della relativa clausola una specifica approvazione per iscritto a norma del secondo comma dell'art. 1341 del codice civile.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7278 del 29 maggio 2001
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli, e con riguardo alla controversia che l'assicurato promuova per l'accertamento dell'avvenuta disdetta alla naturale scadenza del contratto,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4631 del 28 febbraio 2007
«La determinazione del premio nei contratti di assicurazione contro i danni, fissata convenzionalmente in base ad elementi variabili (cosiddetta assicurazione con clausola di regolazione del premio assicurativo), comporta che l'adempimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15801 del 6 luglio 2009
«In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione di autoveicoli, l'assicuratore è tenuto a risarcire il terzo danneggiato quando il sinistro si sia verificato entro il quindicesimo giorno dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23313 del 8 novembre 2007
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli, qualora l'esistenza del rapporto assicurativo venga contestata da parte dell'assicuratore, il danneggiato è tenuto a fornire la prova della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9693 del 28 settembre 1998
«Nel caso in cui un agente o un subagente di assicurazione stipulino un contratto di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile dipendente dalla circolazione dei veicoli avente decorrenza dalle ore ventiquattro del giorno della stipula...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9715 del 7 novembre 1996
«In materia di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il mancato pagamento del premio da parte dell'assicurato, una vola decorso il termine di cui all'art. 1901 comma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2724 del 27 marzo 1996
«In materia di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il rilascio del certificato assicurativo all'assicurato impegna l'assicuratore nei confronti dei terzi per il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 797 del 6 febbraio 1990
«L'art. 1906 c.c., ove prevede, in tema di assicurazione contro i danni, che l'assicuratore non risponde, salvo patto contrario, del pregiudizio prodotto da vizio intrinseco della cosa assicurata, non è suscettibile di applicazione estensiva alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3544 del 23 febbraio 2004
«In tema di responsabilità civile obbligatoria derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, nell'ipotesi di coesistenza di più contratti di assicurazione di un medesimo interesse e contro un medesimo rischio, stipulati presso diversi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 238 del 12 gennaio 1984
«In detta previsione normativa non può farsi rientrare, nello specifico campo dell'assicurazione della responsabilità civile, l'obbligo assunto dall'assicurato di dare tempestiva comunicazione delle richieste giudiziali del danneggiato, derivante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3901 del 28 novembre 1974
«Nell'assicurazione contro i danni, quale è quella per la responsabilità civile di cui all'art. 1917 c.c., l'inadempimento dell'obbligo dell'assicurato di dare all'assicuratore entro tre giorni avviso del sinistro, ai sensi dell'art. 1913 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3356 del 12 febbraio 2010
«In tema di recupero delle prestazioni previdenziali ed assistenziali erogate al danneggiato a seguito di sinistro stradale, all'ente gestore dell'assicurazione sociale spetta la scelta di agire in surrogatoria nei confronti del terzo responsabile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6091 del 24 giugno 1994
«Ne consegue che, mentre la rinuncia dell'assicuratore all'esercizio della surroga per tutto l'ammontare della indennità corrisposta all'assicurato o al beneficiario giova solo al responsabile civile, l'importo del risarcimento residuo (eccedente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10135 del 25 giugno 2003
«Il diritto dell'assicurato per la responsabilità civile, nel quale l'assicuratore si è surrogato ai sensi dell'art. 1916 c.c., essendo diretto ad ottenere dai terzi corresponsabili dell'evento dannoso l'ammontare del danno corrispondente alla loro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6071 del 17 ottobre 1983
«L'assicurazione per la responsabilità civile non può riguardare i fatti meramente accidentali, dovuti cioè a caso fortuito o forza maggiore, dai quali non sorge responsabilità, ma, per la sua stessa denominazione, importa necessariamente che il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2979 del 15 giugno 1978
«La norma dell'art 1917 c.c., che regola in via generale l'assicurazione della responsabilità civile, non permette di stabilire nei singoli casi la portata dell'esclusione del rischio pattuita in relazione a determinati terzi, trattandosi di un...»